Torino ed il Piemonte in questi ultimi mesi stanno regalando una galleria enogastronomica in grande fermento: nuove aperture, fresche idee, trasferimenti di chef da una cucina all’altra. Si può ben dire che la città dei bugianén, almeno in ambito enogastronomico si muove, eccome!
Torino
Da Scabin a Tesse: le novità di Torino
Iniziamo da Torino, a fine anno la novità più attesa è stata l’ingresso di Davide Scabin alla guida della ristorazione del Grand Hotel Sitea, ovvero ristorante il Carignano e bistrot Carlo e Camillo. Il menu degustazione (RAL 6001 Classic) offre un’alternanza di grandi classici e piatti inediti caratterizzato da un ordine di servizio non convenzionale che segue la logica dell’Up&Down. Fabrizio Tesse si trasferisce al ristorante La Pista sul tetto del Lingotto e diventa brand ambassador di Gerla 1927 firmando i menu dei diversi locali tra cui l’ultimo, aperto a marzo all’interno dell’Hotel NH Colelction Torino Santo Stefano, La Pista bistrot e quello di Platti, uno dei caffè più antichi e affascinanti d’Italia. Non solo si occupa del loro servizio catering e soprattutto della Gerla Academy che forma i giovani sia in aula sia con il ristorante Gerla Palestro, primo ristorante in Italia che mette uno dei suoi locali a disposizione della formazione dei giovani in maniera srutturata.
Altra apertura attesa quella di Scatto, all’interno del progetto Gallerie d’Italia di Intesa San Paolo, affidato ai Costardi Bros. A fine dicembre aveva già aperto il caffè e bistrot del San Carlo. Rimanendo in zona ad inizio gennaio Baratti & Milano, altro storico locale nella Galleria Subalpina, affida il menu e la selezione dei vini ai fratelli Alciati, proprietari del ristorante Da Guido nella tenuta Fontanafredda, a Serralunga d’Alba.
Raddoppia Massimiliano Prete con un locale nel quadrilatero romano che prima aveva ospitato la pizzeria Sicomoro. Stessa insegna, Sestogusto, con la stessa selezione di pizze dagli impasti leggerissimi dell’altro locale.
Terzo punto vendita per Poor manger, storico brand della patata ripiena torinese, a due passi da Porta Nuova. Il format delle jacket potatoes anglosassoni, rivisitandole in chiave tutta italiana con ricette realizzate con i prodotti del territorio. Mon mancano le nuove aperture, in via Cernaia ha aperto PlinTO, primo ristorante tutto dedicato al famoso agnolotto langarolo. Un’idea di quattro amiche torinesi, da PlinTo si possono trovare non solo i plin della tradizione, ma alcuni innovativi.
L’Enoteca Rabezzana, storico indirizzo della ristorazione e del buon bere, 150 anni dopo la fondazione dell’azienda vinicola ha aperto un nuovo spazio in via Monferrato 20/b, a pochi passi dalla Gran Madre. La vineria Rabezzana è una bottega minuscola, un luogo per aperitivi e pranzi veloci preparati dallo chef Giuseppe Zizzo, anche un’enoteca di riferimento per acquistare prodotti della tradizione piemontese.
Nel cuore di Eataly Torino Lingotto ha aperto Petit Baladin che racconta la birra artigianale prodotta a Piozzo ed anche un menu ricco di hamburger (anche vegetariani), si arricchisce di piatti del giorno e sfizioserie da accompagnare con una delle 6 birre alla spina o scegliendo dalla carta della birra che può contare su tutta la gamma prodotta nel birrificio agricolo di Teo Musso. Per completare l’offerta del bere, gli spirits, i beer cocktail e i gin tonic miscelati con il Gin Baladin e le toniche naturali prodotte da Baladin. Matteo Ercole da Genova insieme allo chef Cesare Cortini, hanno deciso di portare la loro idea di gastronomia con un menu che prevede piatti che uniscono alla tradizione italiana i sapori spagnoli. Non possono mancare ingredienti freschi, genuini e tipici del territorio ligure, uno fra tanti è la prescinsêua, un formaggio a pasta molle con cui di solito viene farcita la focaccia di Recco e che qui si trova racchiuso all’interno di tortelli integrali insieme a pesto, acqua di pomodoro e basilico.
A febbraio presso la Casa del Pingone, uno dei rari edifici di origine medioevale rimasti in città, ha aperto AB+, si tratta di un cocktail bar con piatti ed aperitivi di ispirazione asiatica e internazionale. Appena da un mesetto la nuova apertura di M**Bun, si tratta della quarta. Il nuovo locale, dotato anche di bar, si trova nel complesso di Acquatica Torino. All’interno è presente anche la più piccola gelateria del mondo di Alberto Marchetti, il suo sesto locale in città, destinata, ma stanno ancora aspettando la decisione del World Guinnes Record, ad essere una delle più piccole al mondo. Al momento ci accontentiamo nel dire che così piccola non esiste un’altra in Torino: 8,5 mq. 16 gusti mantecati freschi ogni giorno tra quelli più iconici del maestro gelatiere torinese. Modalità singolare per la fruizione del gelato: non si entra in gelateria, ma viene servito al cliente dalla finestra della torretta. Per consumarlo? All’interno di M**Bun o nel dehor esterno. Il doppio locale rimane aperto dalla colazione alla cena, passando per l’aperitivo.
Ci spostiamo in un’altra zona nel quartiere Aurora dove Chicca Vancini, sommelier di sake, emiliana di origine, profondamente torinese ha aperto Ailimè, un luogo dove si trovano piatti della gastronomia giapponese e di quella emiliana. La selezione dei vini parte dall’Italia, tocca il Giappone con un discreto assortimento di birre e di distillati, le bollicine sono emiliane. Interessante il menu con passatelli in brodo di shiitake, le tagliatelle al ragù, la cotoletta alla bolognese impanata e fritta accompagnata da curry di verdure e riso. Il menu cambia tutti i mesi.
Non solo Torino: cosa succede in Piemonte?
Andando in giro per il Piemonte troviamo Alessandro Mecca nel suo nuovo locale Alessandro Mecca al Castello di Grinzane Cavour con una cucina che utilizza materie prime provenienti da piccoli produttori locali, con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Nelle Langhe in borgata Brandini di La Morra è nato Coltivare, l’agri relais dello chef Luca Zecchin. Cucina a vista e la sala ristorante da 40 coperti, il centro benessere e il giardino con la piscina, le zone comuni e le cinque camere affacciate sui vigneti e sul Monviso, l’orto con dieci piazzole e un parco fotovoltaico sul tetto per raggiungere l’autosufficienza energetica. In Frazione Annunziata di La Morra, all’Osteria Arborina cambio di chef. Il nuovo chef Fernando Tommaso Forino, originario di Napoli, con numerose esperienze in importanti realtà in Italia e all’estero. Alla proposta di fine dining si affianca The Lab, un bistrot ma anche laboratorio culinario nella terrazza panoramica.
Osteria Arborina
Marc Lanteri, lasciato il ristorante Al Castello di Grinzane Cavour, ha aperto a Castagnito d’Alba, in provincia di Cuneo, tra le Langhe e Roero, un ristorante che prende il suo nome. Una cucina in cui la Francia, è nato sul versante francese della Valle Roya, ha studiato e lavorato presso i grandi chef francesi, è presente, soprattutto nelle salse e nei dolci, mentre l’Italia è nelle materie prime del territorio.
Arrivo al femminile per Villa Pattono, il Relais liberty di Costigliole d’Asti: Francesca Boano ha lavorato con Gabriele Boffa (Relais Sant’Uffizio) e anche lei ha esperienze internazionali importanti ed a Palàs Cerequio.
Vincenzo La Corte sarà al Palas Cerequio, a sostituzione di Damiano Nigro che aveva lasciato a fine dicembre 2022. A Cherasco ha aperto il secondo locale di Madama Piola, il locale di Christian Milone. Ma le novità in Langa l’apertura più attesa è il ritorno di Michelangelo Mammoliti e l’inaugurazione di Rei Natura, al Boscareto Resort di Serralunga d’Alba.