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Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

Disteso sulla dorsale nord che scende da Monte d’Alma, a 250 m. di altitudine, Scarlino è un borgo gioiello della Toscana. Ecco cosa vedere e dove mangiare e dormire per un weekend tra mare, storia e natura

di Vincenzo D’Antonio
 
29 febbraio 2024 | 08:30

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

Disteso sulla dorsale nord che scende da Monte d’Alma, a 250 m. di altitudine, Scarlino è un borgo gioiello della Toscana. Ecco cosa vedere e dove mangiare e dormire per un weekend tra mare, storia e natura

di Vincenzo D’Antonio
29 febbraio 2024 | 08:30
 

Riteniamoci ambasciatori del nostro Belpaese (e tutti dovremmo esserlo, in effetti) e poniamo che l'amico straniero ci chieda consiglio onde esaudire il suo desiderio di visitare, una volta che è qui in Italia, un'area che abbia nella varietà paesaggistica uno dei suoi asset. Orbene, a consigliargli la Toscana non sbaglieremmo di certo!

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

Il borgo di Scarlino

Tutta la bellezza della Toscana e della nord della Maremma

La Toscana, infatti, è regione dai paesaggi così pittorescamente diversi l'uno dagli altri; varietà di bellezze naturali e grande patrimonio ecologico. Trasvolata onirica e ammiriamo i rilievi appenninici ammantati da boschi, e le ondulate colline dove all'ulivo si abbraccia la vite, e le Alpi Apuane laddove il bianco è dato dal marmo e non dalla neve, e le folte pinete della fascia costiera, e le meraviglie dell'arcipelago elbano, e le spiagge così tanto belle. A proposito di spiagge, il litorale toscano è bagnato dal Mar Ligure nella zona della Versilia e dal Mar Tirreno nella Maremma. La Maremma la si suddivide in Maremma Sud e Maremma Nord.

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

A Scarlino ci si immerge in una natura lenta e incontaminata

La Maremma Nord è compresa tra le Colline Metallifere, che si estendono nella parte centro-occidentale della Toscana, e la costa tirrenica. Tutta la zona appartiene alla provincia di Grosseto. Il paesaggio delle Colline Metallifere è un insieme di panorami selvaggi. La ricchezza mineraria della zona ha dato origine a una diffusa attività estrattiva fin dal tempo degli Etruschi, che proprio sulla lavorazione dei metalli fondarono gran parte della potenza economica. Tale attività continuò nei secoli successivi e raggiunse l'apice tra la seconda metà del diciannovesimo secolo e il secondo dopoguerra. Parzialmente montuosa è anche la fascia costiera, interrotta dall'ampia zona pianeggiante che va da Follonica a Castiglione della Pescaia.

Scopriamo il borgo di Scarlino

Pressoché a metà strada tra queste due località balneari cerchiamo e troviamo, posto alle pendici del Monte d'Alma, ben visibile già da lontano la sua Rocca Pisana, l'antico borgo maremmano di Scarlino, il cui ampio territorio comunale si estende fino alla fascia costiera delle Bandite. Allo scopo di incrementare il flusso turistico costiero è da pochi anni in funzione l'ormeggio di Porto del Puntone.

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

La vista del borgo di Scarlino

Di notevole interesse due musei, il primo dei quali, graziosamente minuscolo, è il Centro documentazione del territorio “Riccardo Francovich”. Il Centro di documentazione del territorio “Riccardo Francovich” raccoglie i reperti archeologici che illustrano la storia del poggio su cui sorge la Rocca Pisana di Scarlino, dall'età del Bronzo al XVII secolo, senza trascurare i principali monumenti e siti archeologici del territorio. Di grande interesse è il “Tesoro di Scarlino”, costituito da cento monete d'oro del XV secolo rinvenuto durante gli scavi archeologici nella chiesa della Rocca.

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

Il porto di Scarlino

L'altro museo è il Maps Museo archeologico di Portus Scabris. Il Museo del Portus Scabris raccoglie i reperti emersi in occasione della costruzione del porto turistico nella rada di Portiglioni. Gli scavi subacquei hanno portato alla luce un consistente deposito archeologico che attesta, nella zona del Puntone di Scarlino, la presenza del celebre Portus Scabris, citato dalle fonti antiche. I reperti, anfore e vasellame di epoca tardo-etrusca e romana, documentano la vita dello scalo e i traffici commerciali in cui era inserito il territorio. Il museo ha sede in un casello idraulico dei primi del '900 affacciato sul padule di Scarlino, un tempo grande e salubre lago costiero, oggi area protetta di rilevanza naturalistica internazionale.

Il mare di Cala Violina a Scarlino

Tra le cale, tutte belle, quella davvero imperdibile è Cala Violina. Cala Violina si raggiunge a piedi o in bicicletta dal Puntone di Scarlino, subito dopo la zona di Portiglioni, oppure via mare salpando dal porto turistico di Marina di Scarlino, uno dei porti turistici più sicuri e protetti del Mediterraneo. A Cala Violina il suono della sabbia richiama la musica di un violino. Cala Violina, difatti, prende il nome da un particolare che la rende unica: minuscoli granelli di quarzo che ad ogni passo suonano una melodia. Le spiagge sonore sono un fenomeno antico, narrato già da Marco Polo tra le dune del deserto di Dunhang.

Ed è proprio dall'accorta e lungimirante gestione della spiaggia di Cala Violina da parte del Comune di Scarlino (il Sindaco di Scarlino è Francesca Travison) che si comprende quale possa essere e debba/voglia diventare l'unicità della proposta turistica. Si tratta di andare ben oltre l'aduso e forse obsoleto concetto di turismo balneare (abbiamo mai riflettuto su come una mano in tal senso ce la dà anche il cambiamento climatico?!) e intendere il turista che arriva a Scarlino come il temporary citizen del borgo.

Scarlino, perfetto per un albergo diffuso

A tale proposito il borgo collinare di Scarlino si presta perfettamente a divenire albergo diffuso. Ed è il concetto stesso di albergo diffuso, con quanto ne consegue in fruizione di spazi comuni e di servizi collettivi, a spronare e sollecitare un'offerta complessiva che predispone in selezione naturale (seleziona, non esclude) un target ben definibile di turisti/temporary citizen.

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

I resti del castello di Scarlino

Pertanto, mare e spiagge (e litorali) non concepite più come luoghi assolutizzanti ed egemoni di divertimentificio estivo, bensì come amene tessere di una vacanza che, nell'attenuarsi dei ritmi e nell'ampliarsi delle occasioni di svago salutare, si commuta (il passato che diviene futuro) nella villeggiatura attualizzata. Villeggiatura, pertanto, che naturalmente, senza forzature, concorre ad un ampliamento della stagione: è la destagionalizzazione “de facto”. Scarlino best practice di offerta per il turismo prossimo venturo: challenge sfidante ed ardimentoso, ma non velleitario.

E allora, rieccoci a Cala Violina, ben venga quanto gli affetti da neofobia hanno etichettato banalmente come “balzello”; sì, ben venga (e la si riattualizzi persino) la fee pressoché simbolica di un euro per accedere a Cala Violina istituendo un numero massimo di presenze attualmente posto a 700. Non è azione che esclude, bensì è misura che seleziona. Aiutare il vacanziero a non sentirsi protesi di ombrellone e sdraio bensì soggetto che ha diritto a vivere esperienze altre, è opera meritoria. E, rieccoci, Scarlino in tal senso è proprio il luogo ideale. Si è già detto, sebbene in necessaria brevità, della placida bellezza del borgo collinare e dei due piccoli musei da visitare. Ma c'è ben altro!

Gli asini di Ponte alla Catene a Scarlino

Esperienza unica, piacevole per tutti ed imperdibile per quanto anche istruttiva e formativa per i giovanissimi, quella con gli asini di Ponte alla Catene.
Il Podere Ponte alle Catene nella frazione Puntone di Scarlino è un'istituzione per tutta la Maremma. Qui Bandite di Scarlino alleva da tempo una razza di asino molto particolare: il miccio amiatino.

Alla scoperta del nord della Maremma: tappa nel borgo di Scarlino

Gli asini di Ponte alla Catene a Scarlino

Questo asino è molto socievole e ama stare in compagnia dell'uomo. Ha un pelo morbido e soffice e adora essere grattato in testa. Gli asini vivono allo stato brado. Le asine vengono munte ed il latte d'asina è un vero e proprio nettare il suo basso contenuto di grassi, oltre ad essere un antibatterico naturale e contenere vitamina D e calcio. Storica testimonial, roba di appena due millenni, degli usi del latte d'asina in cosmesi fu Poppea, la bellissima seconda moglie di Nerone.

Visita del Convento di Monte di Muro a Scarlino

Di notevole interesse anche l'escursione al Convento di Monte di Muro. Il convento francescano di Monte di Muro risale agli anni immediatamente successivi al 1419, quando Tommaso Bellacci, minore francescano di origine fiorentina passato alla storia ed entrato nella leggenda come il beato Thomma di Scarlino, fu autorizzato da papa Martino V a prendere possesso dei “luoghi” già esistenti in Maremma nel Principato degli Appiano.

La Padule di Scarlino

La magia di tutta l'area è in prevalenza data dal Padule di Scarlino. Quello che oggi chiamiamo il Padule di Scarlino, all'incirca otto secoli fa era uno stagno con superficie di circa 650 ettari, habitat favorevole al flagello della malaria. Nell'anno 1824 sotto il Granducato di Leopoldo II di Lorena cominciò l'opera di bonifica. La bonifica del padule di Scarlino mirava essenzialmente a rendere abitabile Follonica in quanto importante centro siderurgico. La bonifica si intende terminata nel dopoguerra, dopo un lunghissimo, plurisecolare periodo di lavori.

Scarlino, tanti eventi nel nord della Maremma

Scarlino sta diventando punto di riferimento per la cultura e gli eventi della Maremma Nord. Difatti è in essere, si concluderà a fine aprile, la rassegna “Scarlino Oltrecielo. La bellezza che accoglie”. Tre i temi connotanti la rassegna: il gioco, l'identità al femminile e l'ambiente. Da venerdì 8 a domenica 10 marzo sarà la volta di “Identità al femminile”, una kermesse dedicata al pianeta donna in tutti i suoi aspetti. Da venerdì 19 a domenica 21 aprile “Salviamo il pianeta Festival”: una tre giorni che affronterà i temi relativi all'ambiente e che avrà il suo momento clou con il seminario nazionale “La cultura della sostenibilità al tempo della transizione energetica”.

Dove dormire e mangiare a Scarlino

Il posto buono per dormire bene è il piccolo B&B Botrona, circondato dal verde con solo cinque camere ed una graziosa e linda sauna. Il posto buono per cenare nel borgo di Scarlino, in pieno centro, è La Vecchia Locanda. Imperdibili la squisita tagliata ai porcini e gli spettacolari cantucci di mamma Rosa, da inzuppare in un ottimo vinsanto. Per smart buys, a cominciare dal latte d'asina imbottigliato, e per spuntino veloce quanto saporito, nonché per approvvigionamento della cambusa a Puntone di Scarlino c'è Il Paniere.

E poi arriva il momento, perché quel momento sempre arriva, che bisogna andare via da Scarlino. Ma è Scarlino che mai più andrà via da noi. E il commiato avviene con passeggiata al tramonto, a piedi nudi, lungo la spiaggia fatata di Cala Violino. In lontananza Montecristo, vicina a fungere da naturale poderoso frangiflutto l'Elba. I colori magici del tramonto. Soundtrack trascendente è il suono di violino generato dai minuscoli granelli di quarzo dolcemente calpestati.

Gli indirizzi

B&B Botrona
Loc. Botrona 41 - 58020 Scarlino (Gr)
Tel 339 205 1015

La Vecchia Locanda
Piazza Garibaldi 7 - 58020 Scarlino (Gr)
Tel 0566 866096

Il Paniere
Via delle Collacchie 11 - 58020 Puntone (Gr)
Tel 353 425 3956

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