Siamo nei pressi della Reggia di Caserta. Melanconicamente deserta durante il lockdown e in questi giorni risorgente così come pur tra innegabili difficoltà tutto il nostro Paese. Di nuovo i turisti, attratti dal capolavoro architettonico del Vanvitelli, Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Nei pressi della Flora, l’area verde voluta e progettata dal Vanvitelli a cingere il lato est del Palazzo Reale, ha riaperto buona parte dei locali attrattivi per residenti e turisti. Tra questi, a brillare di luce propria, svettante per qualità del cibo, per garbo di servizio adeguatosi prontamente alle nuove disposizioni vigenti e per competenza di meditata proposta, la Public House di Ornella Buzzone.
L'invitante "Abbraccio di ferro" (foto: wearefactory.it)
Passione grande, voglia di fare e di ritagliarsi un proprio ruolo, bene attenta a non confondersi con quanti, sull'erroneo convincimento di una clientela gregge, basano parvenza di un effimero successo. Qui
il successo lo si costruisce grazie al quotidiano impegno di Ornella, che governa l’impresa curando gli avvicendamenti delle proposte e i rapporti con i fornitori. In sala la sorella Simona e di aiuto in cucina ed alla griglia il prode griller
Tullio Diglio. Pochi tavoli ben distanziati, qualche civettuolo accessorio a vivificare le pareti, funzionale il banco per mescita di birre.
Culto dell'hamburger ben fatto. Le carni sono di
Sabatino Cillo. Ornella sa trattare i tagli propizi e il griller Tullio sa governare abilmente le cotture accondiscendo alle preferenze dei clienti. Di gustosa pregevolezza l’hamburger
“Abbraccio di ferro”. Gli spinaci freschi vengono saltati al burro di panna di latte del caseificio la Teresina. Il burger è di razza chianina. Opportuna, per contributo di aroma e di freschezza la zest di limone. A completare la non semplice preparazione di questo squisito hamburger: cipolla fritta, maionese all’aglio e, grande valore aggiunto, la stracciatella di
Mozzarella di Bufala Campana Dop.
Ornella Buzzone (foto: wearefactory.it)
Più che abusato km zero, più che filiera corta comunque ben presente nei criteri di selezione dei prodotti, con Ornella è d’uopo parlare di “serra zero”: i prodotti orticoli o sono freschi, secondo la loro stagione che natura propizia, o sono semplicemente assenti. Il pane è molto buono e concorre di suo alla bontà del risultato finale. Ad intervallare morsi generosi, una gagliarda birra chiara del birrificio K-birr.
Ornella, in coerenza con i cicli stagionali, prepara gustose salse, inclusa la salsa ketchup. Essere vegetariani e venire al Public House di Ornella Buzzone non genera contraddizione estrema; e ciò grazie al fatto che ci sono anche proposte non di carne. Ragguardevole, tra i dolci, la cheesecake. Prezzi in linea con l'alta qualità delle proposte.