Il fascino del borgo di Spello, tra balconi fioriti e ulivi
Tra antichità romane restaurate e vie strette colme di balconi fioriti, Spello in Umbria è la meta ideale per un weekend di riposo. A novembre, la sagra dedicata all'olio locale, cultivar Moraiolo
31 gennaio 2021 | 15:26
di Tiziano Argazzi
Vista su Spello, borgo in Umbria
Spello è uno dei Borghi più belli d’Italia
La cittadina, adagiata ai piedi del Monte Subasio è edificata, per buona parte, con il calcare rosato uscito dal cuore di questo gigante di pietra. Osservandola dall’alto, si ha l’impressione che le varie tonalità di rosa si diffondano sotto i raggi del sole e si rincorrano gioiose tra tetti mura e balconi, arricchendosi, in questa corsa, di una infinità di sfumature che ne fanno un suo tratto distintivo, che va ad aggiungersi alle tante peculiarità storiche, artistiche, culturali ed ambientali, che l’hanno fatto entrare nel prestigioso club dei “Borghi più belli d’Italia”. Per tali ragioni questo delizioso borgo umbro è la meta ideale per trascorrere alcuni giorni di riposo, visitando con calma e, nel contempo esplorandone gli interessanti dintorni.
Le torri di Properzio, verso il cuore del borgo
Un centro storico di impronta romana e medievale
Molto interessante il centro storico. Qui l’urbanizzazione medievale e le testimonianze del periodo romano, tra cui 2 chilometri di mura fortificate perfettamente conservate, convivono in modo sublime e conferiscono a Spello un fascino senza tempo. Una cosa unica che “si tocca con mano” per le antiche viuzze acciottolate che, dalle romaniche Porta Consolare, Porta Urbica e Porta Venere con le imponenti Torri di Properzio, si dipanano verso il cuore del borgo.
Lungo il percorso si incontrano negozi d’arte e botteghe di prodotti tipici e di artigianato di qualità e si passeggia in compagnia di antiche case colorate di rosa, abbellite da balconi fioriti. Numerose anche le osterie ed ristoranti che invitano a concedersi soste gustose per assaggiare alcune delle tante specialità del territorio.
Porta Venere
Indimenticabile il Belvedere di Pusterula. Dalla terrazza dove era costruito l’antico Foro romano, lo sguardo vaga sull’incantevole “giardino all’italiana” rappresentato dalla piana del Topino con la sua rigogliosa vegetazione e dalle dolci colline ricoperte di olivi che spaziano da Montefalco ad Assisi.Sulla via del ritorno si incrocia piazza Repubblica dove si trovano il Palazzo Comunale (costruito nella seconda metà del XIII secolo), il Palazzo Baglioni (eretto nel 1561 per volere di Adriano Baglioni, signore di Spello, su progetto di Battaglia di Pietro e Filippo di Giacomo) ed il Museo delle Infiorate che raccoglie i bozzetti e la mostra fotografica storica della tradizione artistica più radicata nella comunità spellana, in grado di portare ogni anno nel borgo dalle 80 alle 100mila persone.
Chiesa di Santa Maria Maggiore, cappella Baglioni
In Piazza Matteotti, merita una tappa la Collegiata di Santa Maria Maggiore, caratterizzata dalla facciata romanica del XIII secolo e da un campanile con le originarie campane del ‘200 e ‘400. All’interno l’altar maggiore con un tabernacolo del secondo decennio del ‘500, opera di Rocco da Vicenza e, soprattutto, la Cappella Baglioni (o Cappella Bella), affrescata dal Pinturicchio, con un lavoro pittorico completato in 8 mesi - tra l’autunno del 1500 e la primavera dell’anno successivo - che ancora oggi è considerato il suo principale capolavoro.Villa dei Mosaici e l’Anfiteatro Romano due perle della Antica Roma
Appena usciti dalla cerchia muraria, di grande interesse è la Villa dei Mosaici, in località Sant’Anna. Una antica residenza ed oggi moderno polo museale inaugurato nel 2018, con 360 mq di pavimenti a mosaico completamente restaurati, risalenti alla Roma imperiale del III e IV secolo d.C. Se rimane un po’ di tempo a disposizione, si possono visitare i resti dell’Anfiteatro Romano che si trova sulla strada che da Porta Venere arriva ad Assisi, fare una passeggiata nei giardini del parco di Villa Fidelia e concedersi qualche momento di relax nelle Terme Francescane, in località San Felice Terme, per godere dei benefici effetti dell’acqua solfurea proveniente dalle viscere del Monte Subasio, che poi sgorga nella pianura sottostante.
Villa dei Mosaici
Sempre a Spello, in via San Giuseppe, si trova un’altra autentica chicca. Si tratta dell’archivio della Fondazione Barbanera 1762 che comprende oltre 50mila documenti antichi di cui 3mila almanacchi, calendari e lunari provenienti da tutto il mondo. La pubblicazione più conosciuta è sicuramente l’Almanacco di Barbanera, che viene stampato ininterrottamente dalla metà del ‘700 e che ancora oggi dispensa consigli e buone pratiche per la vita di tutti i giorni offrendo la giusta dose di ottimismo e curiosità.Lo storico Almanacco Barbanera (www.barbanera.it) è stato inserito dall’Unesco nel “Patrimonio documentario dell’Umanità”. Un prezioso riconoscimento che ha eletto la Collezione Barbanera “Memoria del Mondo”, simbolo degli almanacchi di ogni epoca e nazione.
Il giardino nel centro storico di Spello
Spello, il borgo del buon mangiare
Spello, oltre ad essere uno dei Borghi più Belli d’Italia, fa anche parte delle Città dell’Olio. Le chiome degli olivi si estendono a perdita d’occhio sulle colline spellane. La pianta autoctona più diffusa è il Moraiolo, cultivar dalle cui olive si ricava l’olio evo “Dop Umbria Colli Assisi Spoleto” dal colore verde intenso e riflessi smeraldini. Tra i più pregiati d’Italia, si presenta al palato con una acidità molto contenuta e con note marcate di carciofo e mandorla acerba. Le olive sono ancora raccolte a mano per “brucatura”, cioè direttamente dalla pianta come secoli fa, e macinate a freddo per ricavare un olio extravergine di oliva di qualità superiore.
Particolare importante: la fascia olivata tra Assisi e Spoleto (www.fasciaolivata.it) è il primo territorio italiano ad essere inserito tra i Sistemi del Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
Una taverna a Spello
Per celebrare nel migliore dei modi l’arrivo dell’olio novello si svolge annualmente, nel mese di novembre, la Sagra dell’olivo e della bruschetta che tutti conoscono come la Festa dell’Oro di Spello, organizzata dalla locale Pro Loco (www.prospello.it). Durante la manifestazione si possono visitare i vari frantoi del territorio e partecipare a degustazioni guidate.
I festeggiamenti proseguono nelle osterie e nei ristoranti per assaggiare le specialità del territorio tra cui gli “strangozzi” al tartufo nero, gli spaghetti alla caciotta del Subasio con scaglie di tartufo nero e la faraona in salmì con spinaci, accompagnando il tutto con un buon calice di vino Doc o Docg scegliendolo tra quelli prodotti dalla Strada dei Vini del Cantico (www.stradadeivinidelcantico.it) che ricomprende anche il territorio di Spello. La festa poi si conclude con la sfilata dei carri allegorici della “Frasca” con accompagnamento di musica e scene di vita contadina.
Per informazioni: turismo.comune.spello.pg.it
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