Festività: chiusura sì, anzi no. A sintetizzare così una certa confusione sulle misure che l'Italia si appresterebbe ad adottare in vista delle feste di fine anno, è neurologo Rosario Sorrentino, divulgatore scientifico e autore del volume "La paura ci può salvare" (Solferino). Parlando con l'Adnkronos Salute, Sorrentino stigmatizza questa sorta di «stop and go che non aiuta il cervello degli italiani. L'azione del governo, nei messaggi che lancia, mostra infatti una pericolosa ambiguità ed è un ossimoro. E' un po' come una madre ansiosa che raccomanda al figlio: "Corri piano!".
Cervello in panne per il Covid
Cervello in crisi a causa dei cambiamenti repentiniMa come si fa a correre piano? «Come verranno percepiti
questi cambi di fronte? Come vengono percepite le parole della mamma dal suo bambino?». Un giorno i dati sono in
miglioramento e l'Italia diventa quasi tutta
gialla, un altro si richiude o si minaccia di farlo. «Cambiare idea - continua il neurologo - è un'operazione cognitiva complessa, il
cervello fatica molto a rivedere, riconsiderare le proprie idee e impiega tempo», a modificare le proprie certezze.
«Ma farlo troppo spesso è pure
peggio: si rischia - avverte Sorrentino - di perdere il contatto con la
realtà. Nei momenti di crisi la comunicazione deve essere semplice, chiara e senza dietrofront repentini. E questo anche in caso di decisioni
impopolari, altrimenti è il caos e si perde il controllo. Il vero leader sfida la popolarità e va avanti forte del proprio convincimento», conclude l'
esperto, invocando chiarezza e semplicità nella comunicazione agli italiani.
Insomma, il grigiore del
Governo non fa male solo alla salute in chiave coronavirus, all'economia, alla progettazione di
bar e ristoranti e all'impossibilità di organizzare le feste per tempo, ma anche alla salute mentale di noi poveri cittadini continuamente
sballottati dal giallo al rosso senza alcun ritegno.