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Pechino tende la mano all'Italia Medici e macchinari subito pronti

Il governo cinese sta inviando nel nostro Paese aiuti agli ospedali per affrontare l'emergenza sanitaria. Accordi utili nell'immediato e positivi per una ripartenza futura che viaggi sulla Via della Seta.

 
11 marzo 2020 | 12:31

Pechino tende la mano all'Italia Medici e macchinari subito pronti

Il governo cinese sta inviando nel nostro Paese aiuti agli ospedali per affrontare l'emergenza sanitaria. Accordi utili nell'immediato e positivi per una ripartenza futura che viaggi sulla Via della Seta.

11 marzo 2020 | 12:31
 

Mentre sembra che stia uscendo dalla “zona rossa” (intesa come momento di massima emergenza) la Cina guarda già all’estero con l’obiettivo di aiutare gli altri Paesi ad affrontare la crisi, forti della loro esperienza. E i primi aiuti non possono che arrivare in Italia, visto il numero di contagi che sta alzandosi sempre di più.

L'accordo è stato firmato nelle scorse ore - Virus, da Pechino aiuti all'Italia Medici e macchinari subito pronti

L'accordo è stato firmato nelle scorse ore

In giornata è previsto l’arrivo nel nostro Paese di un team di medici e tecnici dalla Cina per sostenere il nostro settore sanitario. In più Pechino ha annunciato la disponibilità a donare all'Italia 100mila mascherine di alta tecnologia, ventimila tute protettive, e più di 50mila tamponi adatti ad effettuare il test.

E non è tutto, perché il Governo sta anche predisponendo le pratiche per l’acquisto di mille ventilatori polmonari per la terapia intensiva che sono prodotti da aziende cinesi. Una sorta di concessione in più di Pechino dal momento che un numero così alto di strumentazioni, da quelle parti, non serve più così urgentemente.

Gli accordi sono passati dalle vive voci del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del suo omologo e consigliere di Stato di Pechino, Wang Yi. Accordi che fanno bene in primis perché daranno senz'altro una mano concreta all’Italia nell’immediato e poi perché aprono a nuove prospettive future, quando l’eccezionalità dell’evento sarà passata, per proseguire su accordi bilaterali vantaggiosi e costruttivi. La speranza è che, se è vero che le economie di Cina e Italia saranno le prime a ripartire (perché le prime ad essere colpite), lo faranno a braccetto, tornando a imboccare di nuovo quella Via della seta di cui - specialmente le nostre eccellenze agroalimentari - hanno tanto bisogno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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