Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
venerdì 03 maggio 2024  | aggiornato alle 02:22 | 104936 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Roero

Mascherine bloccate perché care? Allora via subito i vertici di Consip

La società di Stato che si occupa degli acquisti centralizzati avrebbe deciso di non comprarli perché i prezzi erano superiori agli standard. Da il grave ritardo dell'Italia sulle forniture. Una decisione folle che ha portato al contagio di oltre 5mila fra medici e infermieri. Se avvero fosse colpa della burocrazia occorre cacciare i vertici .

di Sergio Cotti
25 marzo 2020 | 12:03
Mascherine bloccate perché care? 
Allora via subito i vertici di Consip
Mascherine bloccate perché care? 
Allora via subito i vertici di Consip

Mascherine bloccate perché care? Allora via subito i vertici di Consip

La società di Stato che si occupa degli acquisti centralizzati avrebbe deciso di non comprarli perché i prezzi erano superiori agli standard. Da il grave ritardo dell'Italia sulle forniture. Una decisione folle che ha portato al contagio di oltre 5mila fra medici e infermieri. Se avvero fosse colpa della burocrazia occorre cacciare i vertici .

di Sergio Cotti
25 marzo 2020 | 12:03
 

L’allarme è arrivato direttamente dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli: «Dovremmo poter comprare i ventilatori da terapia intensiva nei supermercati, le mascherine ad ogni angolo e invece stiamo faticando».  L’Italia è in piena emergenza da coronavirus e i dispositivi necessari per la prevenzione del contagio e per la cura della malattia, mancano. Com’è possibile? Colpa di una burocrazia lenta, ammette lo stesso Borrelli, che impiega troppo tempo per individuare e comprare il materiale sanitario che servirebbe.

Medici con le mascherine - Mascherine bloccate perché care? Allora via subito i vertici di Consip

Medici con le mascherine

Non fa nomi, né cognomi, Borrelli, ma dietro alla “burocrazia” qualcosa (o meglio, qualcuno) c’è: è la Consip, la società che si occupa degli acquisti per conto dello Stato. Nei giorni scorsi il suo amministratore delegato, Cristiano Cannarsa, ha assicurato che ventilatori e mascherine arriveranno, intanto però – soprattutto in alcuni ospedali – le mascherine di protezione mancano persino per i medici (come a Brescia). A stretto contatto con i malati, in tantissimi sono stati contagiati e 24 di loro hanno perso la vita.

Colpa di una burocrazia arrivata tardi? Se così fosse, chiedere la rimozione immediata dei vertici di Consip sarebbe il minimo. Purtroppo, più di un indizio che farebbe pensare a un’imperdonabile leggerezza dell’azienda di Stato, ce l’abbiamo: all’inizio del periodo emergenziale, un’intera partita di respiratori non è stata acquistata perché i prezzi, si è detto, “non erano in linea con gli standard di Consip”. E con la giustificazione che non avrebebro voluto creare un danno "erariale". E intanto hanno mesos in ginocchio un Paese per la mancanza di senso di responsabilità. Nel frattempo le terapie intensive si stavano riempiendo e chi non riusciva a trovare posto in ospedale, rischiava di morire a casa, senza neppure una bombola d’ossigeno (e per fortuna che una serie di aiuti sono arrivati dalla Cina).

Così è successo anche per alcune partite di mascherine, bloccate chissà dove invece di arrivare alla bocca dei medici in prima linea che intanto andavano avanti a lavorare e a infettarsi per salvare vite umane. Ora che da una parte si annunciano arrivi in blocco di materiale, dall’altra i canali di approvvigionamento diventano sempre più stretti. In Italia questo tipo di dispositivi non vengono ancora prodotti e chi li fa, come Polonia, India, Russia, Romania e Turchia ha bloccato le esportazioni, con il probabile aumento dei prezzi. E allora, tanto valeva acquistarli prima e salvare la vita a chi non ce l’ha fatta.

Il risultato è un bollettino di guerra all’interno di quello quotidiano che riporta il numero di contagiati e morti in Italia: nel nostro Paese, al momento, tra medici e operatori sanitari sono stati contagiati in 4.824, il doppio di quelli ammalatisi in Cina. Di loro, 24 - come dicevamo - sono morti, la maggior parte in Lombardia. Numeri insostenibili, perché si parla di persone che non si sono risparmiate fino all’ultimo, nel tentativo di salvare a loro volte altre vite umane, e ancor più inaccettabili da digerire se davvero dietro a questa tragedia ci fosse la leggerezza colpevole della macchina dello Stato.

Se davvero fosse stato per ragioni burocratiche che non si è potuti proteggere il personale sanitario, questo è ben più grave che se qualcuno avesse preso una "stecca" e il Governo deve rimuovere immediatamente questi vertici e, se del caso, richiedere un intervento della magistratura. Una cosa è certa, questa cosa non può finire qui e passare sotto silenzio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Electrolux
Bergader
Siggi
Union Camere

Electrolux
Bergader

Siggi
Consorzio Barbera Asti
Cosi Com'è