Mentre non si placa il malcontento per la decisione del Governo sul coprifuoco alle 22 e sulle nuove restrizioni che danno il colpo di grazia a turismo e ristorazione, torna il giallo per decreto da lunedì. Il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità registra un Rt pari a 0,81 a livello nazionale.
Zona gialla per quasi tutte le regioni da lunedì
Italia gialla e arancione, solo la Sardegna rimane zona rossa
Con un indice Rt inferiore a 1 e un’incidenza di casi settimanali inferiore a 250 per 100mila abitanti, diventano
gialle a partire dal 26 aprile: Abruzzo, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Umbria, Veneto e le provincie autonome di Trento e Bolzano. Anche Campania e Toscana hanno numeri da gialle.
Ancora in
arancione rimarrà la Sicilia. Insieme a Basilicata, Calabria, Puglia e Valle d'Aosta.
Sardegna unica che potrebbero restare in rosso.
Le evidenze dell'Istituto superiore di sanità
Nel dettaglio, nel periodo 31 marzo - 13 aprile 2021,
l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,81, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto l’uno anche nel limite superiore.
La situazione non è uniforme però in tutta Italia: in 4 regioni l’Rt si mantiene sopra il livello 1 (Basilicata, Calabria, Molise e Sicilia). Cala invece l’incidenza dei casi ogni 100.000 abitanti: da 160,5 a 157,4.
L'Iss fa anche notare, però, che rimane alto il numero dei territori (12) con un tasso di occupazione in
terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica del 30% (è al 35%), anche se il numero di persone ricoverate è in diminuzione.
Vaccinati senza mascherina? Sì dall'Ecdc
In vista della prossima ripresa delle attività economiche e del ritorno alla normalità,
arriva ua buona notizia dall'Ecdc (il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie). Nuove linee guida pubblicate in uno studio (per quanto provvisorie) prevedono che
le persone che hanno concluso il percorso vaccinale potranno incontrarsi senza indossare la mascherina né rispettare il distanziamento. Prospettiva che, se confermata, aprirebbe nuovi scenari per tutto il mondo dell'accoglienza ancora fermo al palo dell'1 giugno quando si potrà tornare a sedersi ai tavoli al chiuso, ma solo in zona gialla e a pranzo.
In questo modo,
viene meno il dubbio sulla protezione dall'infezione (e non solo dalla malattia) offerta dai vaccini. I dati che arrivano dalla Gran Bretagna e da Israele dimostrano che, laddove è stata messa in atto una campagna di vaccinazione di massa, i casi sono calati drasticamente e permetterebbero di dedurre alcune informazioni utili sulla trasmissibilità del virus da parte di un vaccinato (che potrebbe essere affetto dal virus ma risultare asintomatico).
Il bollettino del 23 aprile
Nelle ultime 24 ore, i nuovi casi di coronavirus in Italia sono stati 14.761. Sale così ad almeno 3.935.703 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 342. I tamponi effettuati, secondo il bollettino del 23 aprile, sono stati 315.700, ovvero 49.104 in meno rispetto a ieri quando erano stati 364.804. Mentre il tasso di positività è 4,7%