Acrobatico, esuberante, perfezionista: Pino Arletto si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Pino Arletto di In Pizza Veritas a Roma, maestro pizzaiolo e consulente, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

21 agosto 2021 | 08:30
di Carla Latini

Pino Arletto è il maestro degli impasti, cresciuto nella tradizione della pizzeria di famiglia dal 1988 e diplomato alla Scuola Italiana Pizzaioli. Oltre 30 anni di esperienza gli hanno consentito di raggiungere importanti traguardi professionali come pizzaiolo, consulente e docente. Nel corso della sua carriera ha ottenuto grandi riconoscimenti tra i quali l’Oscar Qualità e Cortesia del Gambero Rosso, il primo posto al campionato mondiale “Free Style” di Salsomaggiore Terme, di Casa Telethon e del campionato regionale Pabogel. Noto anche per le esibizioni acrobatiche con la pizza, è stato ospite televisivo in importanti programmi Rai e Mediaset e, all’estero, alla BBC di Londra e a Telecinco in Spagna.

Dal 1994 è docente di pizza presso importanti enti di formazione in Italia e all’estero come il Gambero Rosso, la Scuola Italiana Pizzaioli, la Scuola Spagnola Pizzaioli e la Comunità di San Patrignano. Si occupa, inoltre, di consulenza seguendo i clienti in ambiti come l’avviamento di una pizzeria, formazione, preparazione e miglioramento del prodotto, il suo perfezionamento e il condimento. Gestisce e organizza spazi espositivi nell’ambito delle più importanti fiere del settore. A Roma lo scorso anno ha aperto la pizzeria “In Pizza Veritas”. Al momento collabora con Molino Dallagiovanna approfondendo miscele e lievitazioni per pane e pizza.

 

Da bambino cosa sognavi di diventare?

Astronauta

Il primo sapore che ti ricordi.

Pomodori con il riso

Qual è il senso più importante?

Vista

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.

Purè

Come hai speso il primo stipendio?

Vestiti

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?

Amatriciana, cacio e pepe, carbonara

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?

Birra

Qual è il tuo cibo consolatorio?

Gelato

Che rapporto hai con le tecnologie?

Pessimo

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?

Foie gras

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?

Belen

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?

L’Urlo di Munch

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?

“Ti amo” di Umberto Tozzi

 

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