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Come e perché vendere beni alimentari online: un fenomeno in crescita

Avviare e gestire un sito web o altri strumenti di e-commerce in ambito food è un’attività impegnativa che richiede risorse gestionali, economiche e di personale qualificato esattamente come qualsiasi altra attività

di Massimo A. Giubilesi
Founder & Ceo Giubilesi & Associati, Chairman FCSI Italian Unit
 
27 settembre 2021 | 08:30

Come e perché vendere beni alimentari online: un fenomeno in crescita

Avviare e gestire un sito web o altri strumenti di e-commerce in ambito food è un’attività impegnativa che richiede risorse gestionali, economiche e di personale qualificato esattamente come qualsiasi altra attività

di Massimo A. Giubilesi
Founder & Ceo Giubilesi & Associati, Chairman FCSI Italian Unit
27 settembre 2021 | 08:30
 

I dati statistici recenti ci mostrano come l’Italia nel corso del 2021 sia riuscita a posizionarsi ai vertici delle classifiche mondiali, oltre che per i risultati sportivi, anche per quanto riguarda lo shopping online. I numeri indicano che nel primo semestre del 2021 l’e-commerce a livello globale è cresciuto del 58%, ma ancora una volta l’Italia si è distinta registrando un aumento del 78%, “accontentandosi”, si fa per dire, del quarto posto dopo Canada, Olanda e Regno Unito (fonte: Shopping Index Report trimestrale Salesforce).

Sicuramente la crescita del fenomeno, per quanto riguarda l’Italia, è dovuta in larga misura dalle condizioni del mercato provocate dalla pandemia. Se nell’era pre-Covid gli imprenditori, ma anche i consumatori, si affacciavano con un certo timore alle vendite e agli acquisti online di beni alimentari, la crisi sanitaria ha costretto tutti a rivalutare questa opportunità. Da qui, le prospettive di sviluppo del mercato e-commerce Food and Grocery si profilano più che appetitose per tutti gli operatori del settore, che devono adeguarsi alle nuove abitudini ed esigenze delle persone che, avendo scoperto le comodità e i benefici degli acquisti online, difficilmente torneranno indietro.

Come e perché vendere beni alimentari online: un fenomeno in crescita

 

Grande successo, ma tanti anche gli esperimenti fallimentari

Inutile però non guardare anche l’altra faccia della medaglia che ha visto tantissimi tentativi di avvio di commercio online di prodotti alimentari finiti male o che faticano a decollare. Le cause di queste situazioni sono molteplici e difficili da sintetizzare in poche parole, ma senza paura di sbagliare si può dire che il più delle volte si tratta di un approccio errato o di mancanza di strategia. Presi dall’entusiasmo, ma anche dalla necessità di avere un canale alternativo di vendita extra-tradizionale, gli operatori sottovalutano l’aspetto fondamentale: avviare e gestire un sito web o altri strumenti di e-commerce è un’attività impegnativa che richiede risorse gestionali, economiche e di personale qualificato esattamente come qualsiasi altra attività. Forse anche di più, visto che la concorrenza ormai è tanta, ma anche perché il mondo digital corre ad altissima velocità cambiando quotidianamente, esigendo attenzione e capacità di sviluppo e di comunicazione importanti. Quindi, prima di pensare ed investire risorse nelle vendite online, bisogna valutare bene ogni aspetto e soprattutto prevedere e calcolare in dettaglio l’impegno e i costi ricorrenti e futuri necessari per la buona riuscita del progetto.

 

Norme e principi generali del commercio elettronico di prodotti alimentari

Oltre la parte puramente tecnologica che è sempre meglio affidare a tecnici e specialisti, l’altro aspetto dove è meglio evitare soluzioni “fai da te” è quello legato agli adempimenti amministrativi in funzione della legislazione vigente per il commercio online di prodotti alimentari, tenendo comunque sempre a mente e al primo posto la salute e la sicurezza dei consumatori. Il commercio elettronico in Italia, in quanto attività commerciale e contrattuale, è soggetto alle norme e principi generali del Codice civile e del Codice del consumo, oltre alla normativa secondo D.lgs. 70/2003 con quale il Governo ha adottato i principi derivanti dalla direttiva 2000/31/CE del Parlamento Europeo che regolamenta ambito e limiti del commercio elettronico. In più, tutti gli operatori che propongono la vendita di beni alimentari online devono rispettare le prescrizioni del D.lgs. 114/1998 (Decreto Bersani), modificato dal D.lgs. 59/2010, che impone requisiti morali e professionali per l’imprenditore digitale di beni di consumo e del Reg. UE 1169/2011 “relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori”.

Come e perché vendere beni alimentari online: un fenomeno in crescita

 

Requisiti morali e requisiti professionali

I requisiti morali limitano la possibilità di vendere online per i soggetti che:

  • sono stati dichiarati delinquenti abituali, professionali o per tendenza, salvo che abbiano ottenuto la riabilitazione;
  • sono stati condannati per delitto non colposo con una pena detentiva non inferiore nel minimo a tre anni;
  • hanno riportato una condanna per ricettazione, riciclaggio, insolvenza fraudolenta, bancarotta fraudolenta, usura, rapina, delitti contro la persona commessi con violenza, estorsione;
  • sono stati condannati per reati contro l’igiene e la sanità pubblica;
  • hanno riportato due o più condanne, nel quinquennio precedente all’inizio dell’esercizio dell’attività, per delitti di frode nella preparazione e nel commercio degli alimenti previsti da leggi speciali.

In caso di ditta individuale, società, associazioni i requisiti morali devono essere posseduti dal titolare o dal legale rappresentante.

Inoltre, il soggetto che intende vendere prodotti alimentari online deve essere in possesso di almeno uno di questi requisiti professionali:

  • avere frequentato con esito positivo un corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti, istituito o riconosciuto dalle regioni;
  • aver lavorato per almeno due anni, negli ultimi cinque, presso un’attività di vendita o di produzione alimentare;
  • essere in possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di laurea, anche triennale, o di altra scuola ad indirizzo professionale, almeno triennale, in un corso di studi su materie attinenti al commercio, alla preparazione o alla somministrazione degli alimenti;
  • aver esercitato in proprio, per almeno due anni anche non continuativi nell’ultimo quinquennio, un’attività di vendita all’ingrosso o al dettaglio di prodotti alimentari o avervi lavorato come dipendente, addetto alla vendita o all’amministrazione o alla preparazione degli alimenti.

 

Scheda tecnica del prodotto

Il complesso apparato normativo che regola le vendite online di prodotti alimentari è finalizzato allo scopo di garantire la creazione di un processo di vendita chiaro e trasparente e che consente al consumatore che intenda acquistare un prodotto alimentare tramite il web di ricevere tutte le informazioni necessarie. Per questo motivo è fondamentale che l’imprenditore faccia particolare attenzione alla presentazione (scheda tecnica) del prodotto e alle descrizioni che utilizza sul proprio sistema di comunicazione, che devono comprendere:

  • la denominazione dell’alimento;
  • l’elenco degli ingredienti;
  • l’eventuale presenza di allergeni nella composizione del prodotto;
  • le condizioni di conservazione e/o le condizioni d’impiego;
  • per i prodotti trattati, le indicazioni circa lo specifico trattamento che ha subito (ad esempio, se il prodotto è decongelato, surgelato, in polvere, ecc.);
  • il paese d’origine dell’alimento;
  • il grado alcolico per le bevande che contengono più di 1,2 % di alcol in volume;
  • la dichiarazione nutrizionale.

Come e perché vendere beni alimentari online: un fenomeno in crescita

 

Diritto di recesso

Un altro aspetto da considerare assolutamente nelle vendite online di beni alimentari e sul quale i consumatori devono essere chiaramente informati riguarda il diritto di recesso, che secondo il Codice del consumo è garantito all’acquirente per 14 giorni, a partire dalla data di consegna e che gli permette la restituzione del prodotto acquistato. Tale diritto di recesso è però escluso per la vendita dei beni che sono “suscettibili di deteriorarsi o scadere rapidamente”, il cui elenco è contenuto nell’art. 62 della Legge 27/2012 ed include:

  • prodotti agricoli, ittici e alimentari preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione di massimo sessanta giorni;
  • prodotti agricoli, ittici e alimentari sfusi, comprese erbe e piante aromatiche, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti a prolungare la durabilità degli stessi per un periodo superiore a sessanta giorni;
  • prodotti a base di carne;
  • tutti i tipi di latte;
  • bevande e gli alcolici in quanto soggetti ad alternazione.

 

Protezione dei dati personali

Non per ultimo, bisogna sempre ricordare che nelle vendite online si effettua uno scambio significativo tra acquirente e venditore di importanti dati personali e di conseguenza tutti i siti e-commerce sono soggetti agli obblighi imposti dal GDPR, Regolamento Europeo sulla protezione dati personali 2016/679.

 

 

Grandi potenzialità di crescita

In conclusione, nonostante le difficoltà di avviamento e gestione delle vendite online di prodotti alimentari, l’e-commerce è destinato a crescere dando enormi potenzialità di espansione anche per piccoli operatori che non necessariamente si devono appoggiare o competere con i grandi marketplace come Amazon, E-bay che sono stati i pionieri nel settore. Ormai è chiaro per tutti gli imprenditori che la crescita e il posizionamento permanente sul mercato dipende anche e soprattutto dalla reputazione acquisita grazie agli strumenti di comunicazione digitale, sino alle modalità di vendita di prodotti e servizi acquistabili su web. Il futuro sarà “sempre più digitale” e imparare ad utilizzare le opportunità di business offerte grazie allo sviluppo tecnologico si sta trasformando nella prossima barriera (culturale e gestionale) da superare e traguardo da raggiungere anche nel mondo del food.

 

Per informazioni: www.giubilesiassociati.com

 

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