Con una facciata che racconta la Belle Epoque viareggina - quando sul lungomare si incontrava Totò e Petrolini, Pirandello e Ungaretti - il Grand Hotel Principe di Piemonte, uno tra i più suggestivi della costa versiliese, ospita al suo ultimo piano il ristorante Il Piccolo Principe. Questo è il regno indiscusso di Giuseppe Mancino, chef campano e socio Euro-Toques, l’unico a poter esibire le due stelle Michelin in questa zona.

Giuseppe Mancino
Di solito i giudizi si danno alla fine, ma io voglio precisare da subito che a Giuseppe Mancino le due stelle stanno strette. Impossibile elencare tutti i piatti degustati ma va sottolineata l’elasticità nel consentire ad un coppia di scegliere due
menu degustazione diversi e godere cosi della possibilità di scambiarsi le portate.
In cucina da Il Piccolo Principe
Estrapolo dal menu di terra le due portate più impressionanti: Agnolotti ripieni di cipolla fondente, coda di bue, salsa al pecorino, tartufo di stagione selezione Savini e sedano croccante. Seguiti dall’Anatra laccata alla vaniglia, i suoi fegatini, radicchio verde, cipollotto e sua salsa. Per entrambi userei un semplice aggettivo: superbi. Niente di più indicato di una bollicina per sostenere l’intensità di questi sapori. Dalla maison
De Sousa di Avize lo
Champagne Grand Cru Extra Brut Blanc de Blancs Mycorhize. Il vantaggio derivante dalle vecchie vigne della còte des Blancs (Avize, Cramant e Oger) consente allo Chardonnay di sprigionare tutta la sua eleganza, lo slancio fatto di note di sotto bosco, di Jerez andaluso, con una potenza sferica che avvolge il palato.
La Calamarata
Adesso parliamo del menu di mare. Anche qui due saggi di bravura della cucina. I Ravioli di farina di riso, granchio, lumachine di mare, aglio nero, polvere d’alghe e pomodorino giallo. Seguiti dal Morone, crostacei, variazione di zucchine e limone. Anche in questo caso spendo un solo termine: sontuosi. Per l’abbinamento vino torniamo in Italia con la
Cantina Produttori del Gavi ed il suo Gavi Primi Grappoli 2018. Premiato, non a caso, dall’Almanacco Berebene del
Gambero Rosso come Miglior vino piemontese del 2020, è il risultato di una realtà che può contare sull’apporto di 95 soci conferitori distribuiti sugli 11 comuni del territorio del Gavi. Questo
Primi Grappoli ha una trama gustativa ce colpisce per ricchezza e struttura. La frutta bianca, i profumi di felce e fiori di montagna, la pietra focaia e la sapidità delle alghe. Tutto questo per un pranzo
da due stelle e mezzo.
Per informazioni:
www.ristoranteilpiccoloprincipe.it