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domenica 28 dicembre 2025  | aggiornato alle 09:35 | 116534 articoli pubblicati

Viaggi lunghi in aereo: ecco come proteggere gambe e circolazione

Restare seduti per ore in cabina, l'aria secca e gli spazi ridotti possono alterare il ritorno venoso e aumentare il disagio. Strategie mirate, calzature adeguate e micro-movimenti riducono i rischi

 
28 dicembre 2025 | 07:30

Viaggi lunghi in aereo: ecco come proteggere gambe e circolazione

Restare seduti per ore in cabina, l'aria secca e gli spazi ridotti possono alterare il ritorno venoso e aumentare il disagio. Strategie mirate, calzature adeguate e micro-movimenti riducono i rischi

28 dicembre 2025 | 07:30
 

Alcuni italiani - tra i più fortunati che hanno potuto organizzare qualche giorno di ferie - stanno per imbarcarsi su un aereo per festeggiare il Capodanno lontano da casa. C’è chi volerà in Europa per qualche giorno di pausa, chi accoglierà il nuovo anno in una capitale dall’altra parte del mondo e chi ha scelto mete esotiche che richiedono viaggi di molte ore. Proprio per chi si prepara a passare tanto tempo in volo, vale la pena ricordare alcune indicazioni pratiche per viaggiare con maggiore comfort e tutelare la salute della circolazione.

Viaggi lunghi in aereo: ecco come proteggere gambe e circolazione

Viaggi lunghi in aereo: ecco come proteggere gambe e circolazione durante il volo

Tra le domande più comuni troviamo: che scarpe indossare durante un viaggio aereo? E soprattutto, che cosa si intende per trombosi da viaggio? Ne parla il professor Corrado Lodigiani, responsabile del Centro trombosi e malattie emorragiche dell’Irccs Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.

Quali scarpe indossare in aereo?

Il consiglio generale è semplice: scegliere scarpe comode, non troppo strette sulla pianta del piede e sul polpaccio, ed evitare modelli rigidi come stivali o stivaletti che comprimono la gamba. Meglio una calzatura pratica, con tacco moderato, che permetta di alzarsi facilmente e camminare senza difficoltà. In particolare, durante un volo - soprattutto se lungo - sarebbe opportuno non togliersi le scarpe. Può sembrare un dettaglio, ma tenerle ai piedi favorisce la mobilità e invoglia ad alzarsi periodicamente. Al contrario, restare scalzi o in calze rischia di far rimanere seduti per ore, riducendo l’attività delle gambe e aumentando i fattori di rischio.

Che cos’è la trombosi da viaggio?

La cosiddetta trombosi da viaggio è una trombosi venosa (superficiale o profonda) che può manifestarsi durante o dopo tratte aeree particolarmente lunghe. Il rischio cresce con la durata del volo: sopra le 16 ore è circa sei volte superiore rispetto ai voli brevi. L’immobilità protratta rallenta il ritorno del sangue dagli arti inferiori verso il cuore; ciò può favorire la formazione di coaguli nelle vene delle gambe. Se un frammento raggiunge il polmone, può verificarsi un’embolia polmonare, evento anche grave. A incidere contribuiscono anche disidratazione e aria meno ossigenata dell’abitacolo.

Come ridurre il rischio?

Anche senza predisposizioni particolari, alcuni accorgimenti sono utili a tutti:

  • alzarsi e fare qualche passo lungo il corridoio con regolarità;
  • idratarsi con acqua durante il viaggio;
  • muovere le gambe e fare piccoli esercizi da seduti (flessioni dei piedi, rotazioni della caviglia).

Chi è più esposto?

Il rischio aumenta in caso di:

  • obesità o insufficienza venosa (vene varicose);
  • predisposizioni ereditarie alla coagulazione (trombofilia);
  • assunzione di contraccettivi orali, in particolare se associati al fumo;
  • altezza superiore a 1,85 m o inferiore a 1,60 m, per questioni posturali e di spazio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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