Come e cosa è cambiato nella nostra alimentazione con l’avvento del Covid? Tante risposte sono emerse durante il primo laboratorio d'informazione dedicato al tema “Le reazioni avverse al cibo in epoca pre e post Covid”, parte di un importante progetto realizzato da Il Mondo delle Intolleranze grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia. Progetto nato con lo scopo di fornire, a ogni evento, informazioni relative ai molti disturbi derivanti dalle intolleranze alimentari e alle difficoltà legate al periodo di emergenza sanitaria.
Danilo Angè
Come è cambiata la nostra alimentazione
In occasione del primo live,
professionisti in ambito medico sanitario hanno portato testimonianze legate al proprio ambito di
specializzazione su come è cambiata la nostra
alimentazione e il
nostro stile di vita in conseguenza al Covid-19, rispondendo in diretta alle domande dei numerosi spettatori collegati sul web.
Presentato da
Tiziana Colombo, presidente dell'Associazione Il Mondo delle Intolleranze e moderato da Sonia Re, Direttore Generale Apci (Associazione professionale cuochi italiani), l'evento si è aperto con l'intervento di Michele Di Stefano, specialista in gastroenterologia ed endoscopia digestiva che ha introdotto le modalità di svolgimento del format teorico-pratico in cui ad ogni evento verrà affrontata una specifica patologia attraverso testimonianze dirette di professionisti e associazioni.
L’effetto del lockdown sui bambini
Il primo ospite della serata è stato
Eugenio Rossi, presidente dell'associazione Forma Mentis, che ha fornito una panoramica sui cambiamenti riscontrati sui
bambini di età scolare a seguito del primo lockdown, sottolineando come spesso ci si soffermi giustamente sugli aspetti negativi della pandemia, trascurando tuttavia quei pochi aspetti positivi legati all'opportunità di trascorrere più tempo con le proprie
famiglie.
«Riflettendo sul
disagio giovanile ai tempi del Covid, emerge infatti che un gran numero di giovani soggetti con problemi famigliari abbia tratto vantaggio in termini comportamentali dal tempo trascorso in famiglia, mostrandosi migliorato nei comportamenti al rientro a scuola».
A seguire è stato intervistato
Raffaele Bruno, direttore dell'unità Malattie infettive dell'Università degli studi di Pavia convenzionato con la fondazione del Policlinico San Matteo di Pavia che alla domanda sulle modalità da perseguire per uscire dalla pandemia da Sars-CoV-2, ha risposto: «La situazione è ancora in ascesa ed è ancora molto difficile stabilire quali saranno i tempi della ripresa». Il professore si è soffermato inoltre sulle numerose
terapie domiciliari non appropriate ed errate in circolazione fornendo una lunga serie di controindicazioni legate a tali terapie.
Salmone, sedano rapa, puntarelle e arance
Le ricette di Danilo Angè
Dalla teoria alla pratica con lo
show cooking dello chef
Danilo Angè, chef docente de il Mondo delle Intolleranze, che ha realizzato in diretta, con l'aiuto di Tiziana Colombo, una
ricetta con
ingredienti di
stagione e facili da reperire al supermercato sotto casa, a base di salmone, sedano rapa, puntarelle e arance ideale per tutti coloro che soffrono di intolleranze.
Per affrontare il tema dell'impatto del Covid-19 sui
pazienti psichiatrici è intervenuto
Giorgio Bianconi, psichiatra presso la Uoc di Legnano dipartimento di salute mentale che ha illustrato come «Le figure più fragili a livello mentale siano maggiormente a rischio in questo periodo di emergenza sanitaria perché non pienamente in grado di prendersi cura della propria persona in modo autonomo».
Parentesi d’arte con i quadri di Botero
La serata si è conclusa con una
Pillola d’
arte a cura dagli Amici dei Musei e dei Monumenti Pavesi in collaborazione con Decumano Est che hanno illustrato le opere di
Botero e con l’intervento dell’Associazione Collodi sulla quotidianità in
famiglia durante il
lockdown.
Il fast gourmet per restare a galla
Sonia Re, moderatrice della serata, ha infine affrontato il tema della
ripartenza del settore ristorazione, che si trova oggi in grande difficoltà a causa delle continue restrizioni a cui è sottoposto. «In questi mesi abbiamo incentivato i servizi di
delivery e
take away con ogni mezzo, creando un vero e proprio innovativo fast gourmet, che permette ai nostri clienti di gustare comodamente a casa propria cibo di qualità con le stesse modalità del fast food», ha dichiarato il direttore generale dell’Associazione professionale Cuochi Italiani.