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Crociera, l'unico viaggio possibile. Una bolla in mare con protocolli severi

Dall'estate scorsa ad oggi, l'unico modo per godersi un viaggio è stato (e sarà ancora per un po') la nave da crociera. Msc è riuscita a navigare grazie a regole molto rigide. Tra queste, un braccialetto in dotazione a tutti in grado di tracciare ogni contatto avuto a meno di un metro per più di un quarto d'ora

di Federico Biffignandi
18 aprile 2021 | 05:00
Msc Grandiosa Crociera, l'unico viaggio possibile Bolla in mare con protocolli severi
Msc Grandiosa Crociera, l'unico viaggio possibile Bolla in mare con protocolli severi

Crociera, l'unico viaggio possibile. Una bolla in mare con protocolli severi

Dall'estate scorsa ad oggi, l'unico modo per godersi un viaggio è stato (e sarà ancora per un po') la nave da crociera. Msc è riuscita a navigare grazie a regole molto rigide. Tra queste, un braccialetto in dotazione a tutti in grado di tracciare ogni contatto avuto a meno di un metro per più di un quarto d'ora

di Federico Biffignandi
18 aprile 2021 | 05:00
 

L’unico settore del turismo che ha potuto funzionare negli ultimi mesi, praticamente dalla fine dell’estate 2020 a oggi, è stato quello delle crociere. Protocolli rigidissimi, restrizioni alle escursioni e atmosfera internazionale tuttavia hanno frenato un po’ tutti tanto che in Italia solo Msc Crociere si è “tuffata” con una nave per garantire viaggi di una settimana.

L’esperienza di questi mesi surreali l’ha raccontata Leonardo Massa, managing director di Msc Crociere tra regole da rispettare, felicità dei passeggeri e prospettive per l’estate.

Msc Grandiosa Crociera, l'unico viaggio possibile Bolla in mare con protocolli severi

Msc Grandiosa


Massa, come sono stati questi mesi di navigazione mentre sulla terra ferma era proprio tutto… fermo?
Da agosto ad oggi abbiamo accolto sulla nostra nave da crociera 55mila ospiti. Siamo stati fermi solo a Natale e Capodanno per via dei decreti che hanno colpito anche noi, per il resto ci siamo dati da fare. Certo, a regime ridotto perché abbiamo sfruttato solo la Grandiosa in una flotta di 18 mezzi, ma ce l’abbiamo fatta.

Quale protocollo avete adottato per poter navigare in sicurezza?
Ci tengo a dire che il nostro protocollo è studiato nei minimi dettagli tanto da essere giò diventato una best practice per tutte le compagnie a livello internazionale, ma sarà utile anche per l’hospitality in genere. Tutti i passeggeri e lo staff effettuano un tampone nelle 96 ore precedenti all’imbarco, se negativo si può salire a bordo. Al momento dell’imbarco sottoponiamo tutti ad un altro tampone per accertarci che tutti siano sani. Una volta in viaggio si seguono le consuete norme di distanziamento e mascherine oltre ad un’igienizzazione serrata: igienizziamo le ascensori 48 volte al giorno. I sistemi di aria condizionata sono studiati in modo da igienizzare a loro volta l’aria presa dall’esterno. Ma la vera innovazione è un braccialetto che resta addosso a tutti coloro i quali sono a bordo e che, grazie ad una tecnologia installata sulla nave, riesce a individuare e registrare tutti i contatti avuti con una persona per più di 15 minuti rimanendo a meno di un metro. Dopo quattro giorni di navigazione effettuiamo un altro tampone, poi si scende a terra.

E in caso di positivo a bordo, che si fa?
Abbiamo predisposto un’area isolamento per chi viene trovato positivo e si risale a tutti i contatti avuti dall’infettato tramite il braccialetto. L’ospedale della nave è stato arricchito con 3 medici e 6 infermieri in modo da poter intervenire prontamente in caso di bisogno.

E per le escursioni come ci si regola?
Il principio è quello di mantenere la bolla creata a bordo e quindi i bus che trasportano a terra i passeggeri vengono sanificati mentre ad autisti e guide si effettua il tampone per accertare la negatività. Anche gli itinerari sono studiati ad hoc in modo da evitare il più possibile contatti con altre persone a terra.

Leonardo Massa Crociera, l'unico viaggio possibile Bolla in mare con protocolli severi
Leonardo Massa


A proposito di itinerari, quali ha compiuto la Grandiosa?
Siamo rimasti in Italia con un percorso che partiva da Genova e toccava poi Civitavecchia, Napoli, Malta, Palermo e poi Genova per una settimana. Dall’1 maggio entrerà in mare anche la Seaside che partirà da Genova e toccherà Malta, Siracusa, Taranto, Civitavecchia e Genova. Siracusa e Taranto sono due nuove mete per le crociere e questo rappresenta un aspetto positivo di questa situazione d’emergenza.

Quanti passeggeri avete trasportato?
Mediamente i viaggi prevedevano 2mila ospiti a settimana più un migliaio appartenente allo staff.

Quale è stato il profilo dei turisti che ha scelto la crociera in un periodo così complicato?
Abbiamo individuato due cluster. Uno composto da chi conosceva già la nostra realtà ed è tornato, l’altro da chi non avrebbe mai scelto la crociera, ma che vista la situazione ha trovato nelle nostre navi l’unica risposta possibile per poter tornare ad una semi normalità. E la soddisfazione di ritrovare la socialità e di respirare un’atmosfera rilassata e normale con bar e ristoranti aperti è stata tanta.

Ora che l’estate si avvicina cosa vi aspettate? Le crociere saranno avvantaggiate da questa partenza anticipata?
Per l’estate immaginiamo un turismo di prossimità. Noi effettueremo viaggi a medio raggio, al massimo navigheremo nel Mediterraneo ma sfruttando tanti porti italiani per imbarco e sbarco. In quest’ottica siamo la valida alternativa alla classica vacanza in un villaggio, in una seconda casa, in hotel. Ma del resto il mondo delle crociere italiane andava forte già prima: nel 2019 avevamo 820mila addetti e 14 miliardi di fatturato. Movimentavamo 12 milioni di ospiti, mentre a livello mondiale erano 30. Poi, da marzo, il crollo. Ora abbiamo bisogno di lavoro continuativo.

Pensa che questa situazione favorevole spingerà la ristorazione tradizionale a bussare la porta alla vostra realtà?
Lo spero. Noi abbiamo 13 ristoranti e 13 bar, ci auguriamo una crescita dell’offerta tanto nella ristorazione quanto per le palestre e tutte le attività che offriamo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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