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Da Poke Sun-Rice pagando in Bitcoin si aiuta anche l'ambiente

La catena di healthy food nata nel 2019 a Vicenza ha deciso che devolverà una parte dei pagamenti in criptovaluta alla ONLUS Worldrise che si occupa di conservazione marina

 
11 maggio 2022 | 17:13

Da Poke Sun-Rice pagando in Bitcoin si aiuta anche l'ambiente

La catena di healthy food nata nel 2019 a Vicenza ha deciso che devolverà una parte dei pagamenti in criptovaluta alla ONLUS Worldrise che si occupa di conservazione marina

11 maggio 2022 | 17:13
 

Arriva in Italia la prima catena di poke che accetta pagamenti in Bitcoin. È Poke Sun-Rice, una community dedicata all’healthy food nata nel 2019 a Vicenza e che nel 2022 ha in programma di raggiungere 30 sedi in tutta Italia. Una crescita esponenziale arrivata in un periodo difficile per il settore della ristorazione. Crescita che ha indotto il giovane amministratore delegato e fondatore Mario Traverso, 34 anni, a intercettare le esigenze della sempre più numerosa clientela offrendo la possibilità di pagare con la criptovaluta più utilizzata. 

Da Poke Sun-Rice pagando in Bitcoin si aiuta anche l'ambiente

Le criptovalute e l'ambiente

«Una scelta che ci permette di guardare al futuro e di farlo in modo cosciente e sostenibile, - spiega Mario Traverso – siamo infatti consapevoli che l’utilizzo delle criptovalute, specialmente a causa del mining, sia un’attività particolarmente energivora. Per questo abbiamo deciso di avviare una collaborazione periodica con la ONLUS Worldrise, devolvendo loro parte dei pagamenti in Bitcoin che riceveremo in tutti i nostri ristoranti. Una scelta che permetterà ai nostri clienti, dall’estate 2022, di pensare oltre che alla loro salute, anche a quella dell’ambiente». 

I più recenti dati dell’Università di Cambridge, che monitora in modo continuo il consumo di energia della rete blockchain, dicono infatti che il consumo annuale di energia per la produzione di Bitcoin sia intorno a 103,31 TWh. Inoltre una singola transizione Bitcoin utilizza circa 2.100 kilowattora (kWh).

«Vista l’origine hawaiana della poke, - continua Traverso – abbiamo deciso di compensare l’impatto e di dare il nostro contributo all’ambiente partendo proprio dalla salvaguardia dei mari e dalla loro valorizzazione. È stata quindi scelta la collaborazione con Worldrise in quanto ONLUS che sviluppa progetti di conservazione e valorizzazione dell’ambiente marino attraverso percorsi incentrati sulla sensibilizzazione, la creatività e l’educazione. Grazie al coinvolgimento di giovani studenti e neolaureati l’organizzazione facilita la formazione dei futuri custodi dell’immensa ricchezza dell’ambiente marino». 

Mario Traverso  Da Poke Sun-Rice pagando in Bitcoin si aiuta anche l'ambiente

Mario Traverso

La storia di Poke Sun-Rice

Quella di Poke Sun-Rice è una storia di imprenditoria di successo, arrivata da un team composto da diverse professionalità grazie alle quali una realtà nata da un singolo punto vendita, appena prima dell’inizio della crisi pandemica, conta ora più di cento dipendenti che raddoppieranno entro la fine dell’anno. Forte di un 2021 con 13 sedi attive e oltre 7 milioni di fatturato (segnando +300% rispetto al 2020) e un 2022 che ha come obiettivo quello di chiudere superando i 20 milioni e i 30 punti vendita. 

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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