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Sui colli piacentini, i vini "autoctoni" e bio de La Stoppa

Gestiti secondo le norme dell’agricoltura biologica, i vini della cantina non subiscono sofisticazioni. Da uve di Malvasia di Candia aromatica, Barbera e Bonarda prendono vita il Trebbiolo, l’Ageno e il Macchiona

 
01 dicembre 2021 | 10:30

Sui colli piacentini, i vini "autoctoni" e bio de La Stoppa

Gestiti secondo le norme dell’agricoltura biologica, i vini della cantina non subiscono sofisticazioni. Da uve di Malvasia di Candia aromatica, Barbera e Bonarda prendono vita il Trebbiolo, l’Ageno e il Macchiona

01 dicembre 2021 | 10:30
 

I colli piacentini sono il regno di questa storica azienda, La Stoppa, che con le sue capacità e i suoi vini fortemente ancorati ai vitigni autoctoni ha dato lustro ad un territorio un tempo bistrattato per la bassa qualità ed i numeri industriali.

La Stoppa sui colli La Stoppa sui colli piacentini - foto: La Stoppa- foto: La Stoppa La Stoppa: a Piacenza la storia si fa BIO

La Stoppa sui colli piacentini - foto: La Stoppa

Rispetto dell’ambiente recuperando la tradizione

Esistesse un premio per coerenza e coraggio andrebbe dato ad Elena Pantaleoni. Coadiuvata dall’enologo Giulio Armani, in pochi hanno perseguito la via del biologico, delle macerazioni e della “sbanalizzazione” dei vini come ha fatto lei.

Degustando

Un ottimo punto di partenza per la nostra degustazione è il vino rosso Trebbiolo 2019. Taglio di uve Barbera e Bonarda macerate sulle bucce per circa 20 giorni con fermentazione spontanea indotta da lieviti indigeni in vasca di acciaio e cemento, illumina il bicchiere di un rosso lucente. Sfavillante al naso di ciliegie, erbe balsamiche e note boisé, trasmette al palato anche rimandi di frutta scura, tabacco e caffè. Rotondo, armonico e giovanile, incoraggia facilmente il secondo bicchiere.

Gioca e Parti

L’Emilia Rosso Macchiona 2010 nasce da uve Barbera e Bonarda. Fermentato con lieviti propri, dopo una lunga macerazione viene affinato in legno per due anni senza essere filtrato. Di colore rosso vivo con riflessi violacei, al naso appare molto fruttato con note di amarena, frutti di bosco e fragranti rimandi floreali. Al sorso si aggiungono note di mirtilli e prugne selvatiche, sottobosco ed humus. L’acidità tipica della Barbera e la corposità composta della Bonarda, con note di kirsch, cacao e lievi accenni speziati, producono una combinazione vincente.

La Macchiona 2010 - foto: CataWiki

La Macchiona 2010 - foto: CataWiki

Dulcis in fundo l’Emilia Bianco Ageno 2015, dedicato all’avvocato Giancarlo Ageno, che fondò e condusse l’azienda fino al 1973 quando venne ceduta alla Famiglia Pantaleoni. Il vino, nato da uve Malvasia di Candia aromatica, Ortrugo e Trebbiano lungamente macerate in barrique di rovere usate e acciaio, riposa in bottiglia per 36 mesi. Di colore ambrato inteso e dal sorso teso, fresco ed elettrizzante, al naso la Malvasia rimanda note di fiori d’arancio, frutta esotica e pesca bianca, l’Ortrugo apporta sensazioni di glicine e note vegetali mentre il Trebbiano regala sentori di zagara, iris e melograno.

 

Azienda Vitivinicola La Stoppa
località Stoppa 220 - 29029 Rivergaro (Pc)
Tel 0523 958159
www.lastoppa.it

 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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