«Speriamo di ripetere l'iniziativa anche in futuro e di poter continuare a fare maturare le bollicine trentine sul fondo del Garda, per rendergli omaggio e valorizzare un territorio da due millenni vocato alla viticoltura». Così Giorgio Planchenstainer , presidente della Cantina Frantoio Agraria di Riva del Garda al termine della posa di 1261 bottiglie di quello che diventerà (nel 2023) ''Brezza, Riserva Blanc de Blancs''. Un Trento Doc, spumante metodo classico. Da sabato 27 giugno alle 10,30 si trovano sul fondo del Benaco, a Riva sponda trentina, nei pressi (60 metri) del porto San Nicolò.

I vigili del fuoco calano sul fondo del lago il cassone con le bottiglie di spumante
Sono state portate - con molta cautela - dai sommozzatori su una imbarcazione dei volontari dei Vigili del fuoco, ad una profondità di 38 metri, e lì rimarranno per un anno in quattro grandi cestoni di ferro. Sono legate fra di loro per evitare ogni brusco movimento provocato dalle correnti e proseguiranno così la loro lenta e incessante maturazione in condizioni del tutto particolari. Riposeranno ad una temperatura variabile fra i 9 e i 13 gradi, al buio, senza rumori. «Non è un esperimento nuovo - dice
Furio Battelini giovane enologo della cantina di Riva - esperienze sono già state fatte sul lago d'Iseo, in Liguria e in Sardegna. Noi ci crediamo, vogliamo creare un vino intrigante. Il processo di vinificazione iniziato con la pressatura soffice delle uve e solo il primo 55% della Cuvée utilizzata, proseguito un mese fa con il tiraggio e ora con 'il riposo' in profondità».
Si tratta di uve Chardonnay che crescono in un bel vigneto collocato nell'alto Tennese, alle spalle del lago, e condotte interamente in modo biologico, per una resa che non supera ai 40 hl per ettaro. «Ci aspettiamo - rimarca il Presidente -
uno spumante con perlage fine e persistente che fra un anno emergerà dal profondo del lago e consumerà la sua ultima fase di crescita per ulteriori due anni, fino alla commercializzazione come Pas Dosè».
Massimo Fia, direttore della cantina, esce dal lago
La cantina di Riva è un
piccolo gioiello nel mondo vitivinicolo trentino. Vi aderiscono 300 piccoli produttori, con terreni tutti in proprietà che punteggiano la collina, da 80 a 600 metri di altezza (fra due laghi di Garda e di Tenno) per una superficie vitata di 301 ettari. Si producono
240 mila bottiglie, per un fatturato annuo di oltre 11 milioni di euro. In questo contesto si colloca la sfida del ''Brezza''.
«Quello che rende originale questo esperimento è il fatto che per la prima parte della maturazione sui lieviti, le 1261 bottiglie - conclude Battellini - potranno letteralmente godere di un bassa differenza tra la pressione del lago e quella che si realizza nel loro interno. A quella profondità c'è sia una minore differenza tra la pressione interna della bottiglia, sia la quasi totale assenza di ossigeno. Queste sono condizioni difficilmente realizzabili in superficie e che abbattono decisamente lo scambio gassoso esterno-interno, permettendo una maturazione più lenta».
Le eccellenze racchiuse nella linea Le Selezioni
Cantina Riva del Garda ha concentrato la sua produzione d’eccellenza nella linea Le Selezioni. Il Pinot Nero Biologico di Maso Èlesi rappresenta la punta di diamante de Le Selezioni. Il cru bordolese di Maso Lizzone, invece, cresce nella valle del Sarca dove, appunto, i vigneti formano questo cru composto da Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Il Merlot Trentino DOC Créa, prende il nome proprio dalle argille nelle quali affondano le radici i vigneti più vocati nel Garda, mentre a Loré trovano posto i vigneti che danno origine allo Chardonnay Trentino Superiore DOC Loré.
Al Lago di Garda, una Storia millenaria che sposa la tradizione del vino
Da oltre due millenni, l’Alto Garda Trentino è terra ideale per la coltivazione dell’uva. Tradizione che si perde nella notte dei tempi, con il poeta e viticoltore Catullo capace di contagiare l’Imperatore Giulio Cesare e il suo amore per quel vino nato sulle rive del Lago di Garda. È proprio la storia del Benaco - così il lago veniva chiamato al tempo dei Romani - meta di pellegrinaggio di Dante e Goethe, a parlare costantemente di vino e di olio. Una tradizione enologica che si fonde con la Storia, raccolta da Cantina Riva del Garda nel lontano 1926. È la storia di 350 soci conferitori di vino e olio, appassionati della loro terra e degli splendidi prodotti che offre. Quale situazione migliore per un evento eccezionale, quindi, che vuole anche render omaggio al Lago di Garda: terra di confine tra acqua, terra e abbondanza.