Italiano, Inglese, Francese, Tedesco. E oggi anche Giapponese. Il sito ufficiale del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, già in 4 lingue, ha aggiunto una versione “orientale” curata da Mimma Coppola. Un salto di qualità assoluto, in quanto non si tratta di una semplice traduzione, ma di una pagina di impostazione nipponica.
La pagina giapponese del sito web del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese
In questo modo il Consorzio vuole mettere l’accento su
nuove strade, nuovi incontri di un
Oltrepò Divino che vuole accorciare le distanze parlando la stessa lingua, quella dell’amore per il vino e di chi lo fa con passione. Anche seminando
cultura sul web.
L’evento è stato promosso con un webinar il 3 febbraio che ha voluto non raccontare solo il perché di un sito di un consorzio in versione anche Giapponese, ma aprire una
nuova strada di comunicazione.
Far conoscere i valori della nostra terra del vino«Non dobbiamo e non possiamo stare fermi – ha ricordato la presidente del Consorzio
Gilda Fugazza – Il
cambiamento digitale ci permette di preparare il terreno, seminare cultura del vino e fare conoscere i valori della nostra terra del vino, di quel che stiamo facendo con passione e di quello che si farà. Nel segno della vera sostenibilità, innovazione, qualità e con una particolare
attenzione per l’enoturismo, che diventa una risorsa fondamentale e una parte importante del racconto e dell’esperienza del nostro
patrimonio vitivinicolo».
Gilda Fugazza e Carlo Veronese
Il
Giappone è un Paese con
126 milioni di abitanti, di cui 38 nella sola Tokyo. Un popolo che ha una grande
attenzione verso la cultura, ma anche verso la
natura e il
territorio.
«La
cucina giapponese – ha puntualizzato la presidente - è raffinata, sofisticata e utilizza
prodotti di stagione. È proprio questa
attenzione alla qualità che ci deve fare riflettere, una qualità che i giapponesi chiamano sociale. Ed ecco l’aggancio con la
sostenibilità, dove per sostenibilità pensiamo non solo a quella ambientale, ma anche
economica e sociale. Questi sono diventati i pilastri della nostra attività del Consorzio».
Processi inversi di abbinamentoUna
sinergia che si completa a tavola. La
cucina giapponese è molto varia e permette al Consorzio di
declinare al meglio tutti i suoi vini - le “
Perle d’Oltrepò” - dallo spumante al frizzante, al fermo, passando dal bianco al rosso, al rosato. «Il Giappone è un mercato immenso – puntualizza il giornalista
Tetsuro Akanegakubo, corrispondente da Roma per il Giappone – e i giapponesi amano bere ma si rapportano alla tavola in modo diverso. Mentre la
cucina italiana parte
dal cibo per proporre il vino in abbinamento, la nostra segue un processo inverso. Da una tipologia di
sake, per esempio,
si sceglie la preparazione gastronomica».
Vigneti in Oltrepò
Un'opportunità per le aziende vinicoleIl sito del Consorzio si rivela quindi un potente
strumento di promozione, una grande svolta per entrare in profondità nel
mercato giapponese. «Molto spesso noi italiani andiamo all’estero per promuovere i vini ai ristoranti italiani con l’idea che il vino italiano si abbini alla cucina italiana – ha sottolineato il direttore del Consorzio
Carlo Veronese - Altra cosa è invece andare ad
abbinare il vino ai
piatti delle nazioni che ci ospitano. Il Giappone vanta una
ricca gastronomia e noi ne conosciamo solo una piccola parte. Inoltre ha anche una produzione interna di vino, di qualità, ma soprattutto ha dimostrato sempre più interesse per il mondo italiano e per le sue tradizioni. Mi auguro che le nostre aziende utilizzino questa opportunità offerta dalla traduzione del sito in giapponese per
comunicare con i loro clienti in Giappone. Abbiamo fatto questo
passo importante. I consumatori del nostro vino in Giappone possono avere
più informazioni sul territorio utilizzando il sito del Consorzio».
Per informazioni:
www.consorziovinioltrepo.it