Più di 200 viticoltori hanno preso parte nella cantina sociale di Canneto Pavese alla presentazione del progetto di Cantine Ermes, la grande realtà siciliana che a inizio 2024 si è aggiudicato il brand e l’immobile della storica cantina cooperativa della Valle Versa. Un numero veramente significativo di presenti attenti alla nuova progettualità che sta a significare l’attenzione del mondo vitivinicolo oltrepadano al piano di rilancio della cooperativa, molti anche i viticoltori che già conferiscono uve ad altre realtà simili che operano sul territorio, tutti particolarmente attenti ad ascoltare dai vertici societari le proposte di “ingaggio”.

Più di 200 viticoltori hanno preso parte nella cantina sociale di Canneto Pavese alla presentazione del progetto di Cantine Ermes
Presenti il presidente di Cantine Ermes, Rosario Di Maria, il direttore generale Paolo Di Maria, Salvatore Li Petri, responsabile dello sviluppo aziendale, il direttore commerciale Pietro Parisi e Samuele Lullo, responsabile del progetto Oltrepo. In sala, tra il pubblico, la sindaca di Canneto Pavese, Francesca Panizzari, il consigliere di regione Lombardia Claudio Mangiarotti, Carlo Alberto Panont, ex direttore del Consorzio vini Oltrepo e la dirigenza di Colline & Oltre, società di Intesa Sanpaolo e Banca del Monte, che ha mediato l’arrivo di Ermes in Oltrepò.
Cantine Ermes, l’obiettivo della prossima vendemmia in Oltrepò
Per la prossima vendemmia, da quanto è trapelato in queste ore dall’incontro, l’obiettivo di Cantine Ermes è quello di ritritare tanta uva quanta la cantina ne può lavorare (ovvero 80mila quintali, ndr). Così Rosario di Maria, presidente del gruppo Ermes che ha appena acquisito la Cantina di Canneto Pavese, avrebbe annunciato durante l’incontro con i viticoltori di questa settimana. Un incontro a cui sono stati invitati i viticoltori dell’Oltrepò che hanno partecipato in buon numero.
La storia di cantina sociale di Canneto Pavese
Circa 200 i produttori presenti, alcuni dei quali già associati alla passata gestione finita con il fallimento e l’asta della cantina, acquisita lo scorso 30 gennaio dal gruppo siciliano. Durante l’incontro i vertici della cooperativa hanno illustrato la storia dell’azienda, che oggi può contare su oltre 2500 soci conferitori (sparsi in 5 regioni, la Lombardia è la sesta), un fatturato di circa 130 milioni di euro ed esportazioni in 42 Paesi del mondo.
Cantina sociale di Canneto Pavese e il vino sfuso
Nonostante non si faccia mistero del fatto che il fulcro del business sia il vino sfuso, il direttore commerciale Pietro Parisi ha spiegato che al momento vengono prodotti circa 15 milioni di bottiglie di vino nelle varie denominazioni. Quanto alle uve, l’interesse principale sarebbe rivolto ai vitigni internazionali come Pinot nero, per la produzione di Metodo Classico, Pinot grigio e moscato, ma anche alle varietà autoctone alla base di prodotti iconici come Buttafuoco e Sangue di Giuda. Il responsabile del progetto Oltrepò ha spiegato che per associarsi alla cantina è sufficiente versare un importo di 52 euro una tantum, poi, entro giugno, il viticoltore dovrà accordarsi sulle tipologie di uve da conferire.