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lunedì 15 dicembre 2025  | aggiornato alle 09:32 | 116318 articoli pubblicati

Gentleman 2025, ecco la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia

Rosazzo Terre Alte 2021 e Rarity 2011 guidano la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia secondo Gentleman: 12 le Regioni presenti, il Nord monopolizza il podio, ma Centro e Sud crescono tra i primi dieci

 
23 luglio 2025 | 12:30

Gentleman 2025, ecco la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia

Rosazzo Terre Alte 2021 e Rarity 2011 guidano la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia secondo Gentleman: 12 le Regioni presenti, il Nord monopolizza il podio, ma Centro e Sud crescono tra i primi dieci

23 luglio 2025 | 12:30
 

La classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia 2025, elaborata da Gentleman incrociando i giudizi delle cinque principali guide enologiche italiane, restituisce un quadro ampio, articolato e rappresentativo della qualità diffusa lungo la penisola. Al vertice della graduatoria si affiancano due vini diametralmente opposti: da una parte un'icona del Friuli Venezia Giulia con oltre quarant'anni di storia, dall'altra una rarità dell'Alto Adige affinata per oltre un decennio.

Gentleman 2025, ecco la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia

I tre migliori vini bianchi d'Italia secondo la classifica di Gentleman
 

Friuli e Alto Adige emergono poi come le due regioni più rappresentate, con nove etichette ciascuna nella top 50, ma il vero elemento di rilievo è la pluralità di territori coinvolti: dodici le regioni presenti, a testimonianza di una biodiversità vitivinicola che continua a distinguere l'Italia nel panorama internazionale. A sorprendere, inoltre, è la varietà degli stili produttivi: vini monovitigno si alternano a uvaggi complessi, mentre i metodi di vinificazione spaziano dalla fermentazione spontanea in acciaio fino all'affinamento in legno, terracotta o acciaio sotto pressione.

Al vertice: la tradizione di Rosazzo e l'unicità di Rarity

Ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica è il Rosazzo Terre Alte 2021 della storica cantina Livio Felluga, prodotto per la prima volta nel 1981. Si tratta di un vino simbolo del territorio friulano, frutto di un sapiente assemblaggio di Sauvignon, Pinot Bianco e Friulano. I primi due vengono vinificati e maturati in acciaio, mentre il Friulano fermenta e affina in barrique, conferendo al vino complessità e profondità. È un'etichetta che unisce la conoscenza enologica alla coerenza territoriale, capace di mantenere continuità qualitativa nel tempo.

Gentleman 2025, ecco la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia

Il Rosazzo Terre Alte 2021 di Livio Felluga

Al secondo posto si posiziona il Rarity 2011 della Cantina Terlano, un Pinot Bianco in purezza di rara eleganza. Prodotto in quantità estremamente limitata, si distingue per un lungo percorso di maturazione. Dopo un anno in legno, viene affinato per dieci anni in acciaio sotto pressione, una scelta tecnica che consente di preservare una freschezza sorprendente, nonostante la lunga evoluzione. È un vino che rappresenta appieno la vocazione di Terlano alla produzione di bianchi longevi, capaci di sfidare il tempo pur mantenendo integrità aromatica e tensione gustativa.

Gentleman 2025, ecco la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia

Il Rarity 2011 della Cantina Terlano

Tra quota e barrique: identità regionali a confronto

Al terzo posto troviamo il Sopraquota 900, realizzato dalla famiglia Rosset in Valle d'Aosta. Il vino nasce da uve Petit Arvine coltivate a oltre 900 metri di altitudine, su pendii con forti pendenze nel territorio di Villeneuve. La vinificazione, condotta in acciaio, terracotta e legno, mira a valorizzare le specificità di un vitigno adattato all'ambiente montano, in un equilibrio tra mineralità, acidità e precisione espressiva. Segue, in quarta posizione, il Braide Alte della cantina Livon, una delle etichette più riconoscibili del Collio friulano. Ottenuto da un uvaggio di Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo, viene vinificato con pressatura soffice e macerazione a freddo, quindi fermentato e affinato in barrique nuove di rovere Allier per otto mesi. Ogni varietà è vinificata separatamente, e il blend finale riflette uno stile ricco, strutturato e di grande longevità.

Gentleman 2025, ecco la classifica dei 50 migliori vini bianchi d'Italia

Il Sopraquota 900 della cantina Rosset

La quinta posizione è occupata dal Trebbiano d'Abruzzo Vigneto di Popoli dell'azienda Valle Reale, una realtà che ha scelto un approccio essenziale e rispettoso del frutto. Il vino è prodotto nel comune di Popoli, in provincia di Pescara, secondo i principi della vinificazione spontanea: lieviti indigeni, fermentazione in acciaio e affinamento sulle fecce per 18 mesi, senza filtrazioni né chiarifiche. Il risultato è un bianco di grande pulizia espressiva, fedele interprete dell'ambiente pedemontano abruzzese. A pari merito, il Fiorano Bianco della Tenuta di Fiorano, ai margini di Roma, rappresenta il ritorno di un vino storico, riportato in produzione da Alessandro Jacopo Boncompagni Ludovisi. L'uvaggio di Grechetto e Viognier in eguali proporzioni fermenta con lieviti indigeni e affina in botti di rovere e castagno per un anno. È un vino che custodisce una memoria enologica unica, originata dal lavoro visionario del principe Alberico Boncompagni Ludovisi, interrotto nel 1998 e oggi recuperato con rispetto filologico.

Le posizioni dalla settima alla decima ospitano esclusivamente vini monovitigno, ma con provenienze e approcci differenti. Tra le varietà internazionali, si segnalano il Müller Thurgau Feldmarschall Von Fenner di Tiefenbrunner, che coniuga eleganza aromatica e profondità alpina, il Sauvignon Riserva Gran Lafoa di Colterenzio, e il Gewürztraminer Nussbaumer della Cantina Tramin, espressione classica dell'Alto Adige aromatico. Sul versante delle varietà autoctone italiane, emergono due Fiano di Avellino, rispettivamente delle aziende I Favati (Riserva Pietramara Etichetta Bianca) e Colli di Lapio, due Verdicchio, il Vecchie Vigne Historical dei Castelli di Jesi (Umani Ronchi) e il Riserva Cambrugiano di Matelica (Belisario), e infine il Radix, prodotto da Casale del Giglio da uve Bellone, una varietà quasi dimenticata, riscoperta nel territorio pontino.

50 Top bianchi di Gentleman: la classifica completa

Ecco la classifica completa dei 50 migliori vini bianchi d'Italia secondo Gentleman:

Metodo di valutazione: cinque guide, un punteggio condiviso

La classifica si basa sull'analisi comparativa dei vini premiati dalle edizioni 2025 di cinque tra le più importanti guide italiane: Vini d'Italia del Gambero Rosso, I Vini di Veronelli, Guida Essenziale ai Vini d'Italia di Daniele Cernilli, Vitae (Ais) e Bibenda (Fondazione italiana sommelier). Il criterio adottato da Gentleman prevede la conversione di simboli e giudizi in punteggi centesimali, per consentire un confronto coerente. I giudizi espressi già in centesimi (come quelli di Veronelli, Cernilli e Vitae) vengono sommati, mentre per le altre guide sono stati applicati criteri di equivalenza: ad esempio, i Tre Bicchieri del Gambero Rosso sono stati equiparati a 97 punti, mentre i 5 Grappoli di Bibenda sono stati modulati in base alla media dei punteggi ricevuti dagli altri recensori. In questo modo si è costruita una classifica trasversale, capace di restituire una sintesi attendibile del consenso critico.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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