Marchesi Antinori si regala una collina per il compleanno dei 50 anni del Tignanello

In occasione della ricorrenza, l'azienda fiorentina annuncia di aver completato l'acquisizione dei quattro ettari di terreno mancanti della Collina del Tignanello. Sulla nuova superficie, vitigni Sangiovese

21 gennaio 2021 | 16:01
Il migliore regalo per i 50 anni di un vino che ha fatto la storia? Una collina, ovviamente. Così la famiglia Antinori, proprietaria dell'omonima cantina, ha deciso di riportare in casa i quattro ettari mancanti del Tignanello.

La collina del Tignanello

«Il ritorno in famiglia di questi quattro ettari di terreno della collina di Tignanello mi rende particolarmente orgoglioso - commenta il marchese Piero Antinori, presidente onorario dell’azienda di famiglia - Tignanello, per mille ragioni, è un vino che mi sta particolarmente a cuore, avendo contribuito in prima persona alla sua nascita con la prima annata nel 1971. Un’idea maturata grazie a studi e ricerche, molte delle quali avvenute partendo proprio da quel vigneto, situato in un’area del territorio del Chianti Classico particolarmente vocata alla produzione di vini dalla grande qualità».

La storia e il presente
Nato come un vino non convenzionale, precursore del suo tempo, Tignanello ha rappresentato un punto di svolta nel panorama enologico italiano, contribuendo a quello straordinario movimento oggi conosciuto come "Rinascimento", iniziato alla fine degli Anni 60. Ora, con l'aggiunta del nuovo terreno, verrano introdotte nuove viti a Sangiovese utilizzando il materiale già presente nell'attuale vigneto.


La famiglia Antinori, al centro il marchese Piero Antinori

A monitorare le operazioni, la famiglia Antinori che 50 anni fa, nelle persone di Niccolò e Piero Antinori in collaborazione con l'enologo Giacomo Tachis, fu l'artefice di alcune felici intuizioni maturate dopo attente ricerche in vigna e viaggi nelle principali terre vitivinicole del mondo che portarono alla nascita del Tignanello.

«Poter contare su altri quattro ettari di un vigneto dalle caratteristiche così straordinarie è motivo di grande soddisfazione - ha affermato Renzo Cotarella, ceo ed enologo di Marchesi Antinori - Si tratta di un terreno molto ben drenato, ricco di sassi quali Alberese e Galestro, in grado di donare al vino grande identità territoriale e personalità. Qui il Sangiovese riesce a esprimere al meglio tutto il suo carattere. Una varietà “nervosa” che va saputa comprendere e interpretare ma, se gestita in maniera corretta, ha la capacità di sorprendere per la sua straordinaria qualità. È il Sangiovese di Tignanello; vibrante, elegante, deciso senza essere mai troppo invasivo».  
 
Per informazioni: www.antinori.it

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Alberto Lupini


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