Patrono e Nassa di Ramaddini, Nero d’Avola e Grillo esaltanti
La filosofia dell'azienda punta a valorizzare la peculiarità dei vigneti in terreni non fertili, paleovulcanici, vicini alla costa, ottenendo vini freschi, sapidi, sempre complessi
07 luglio 2021 | 08:30
di Gianni Paternò
Da subito l’intento è condurre i vigneti in maniera più naturale possibile e di introdurre in cantina meno interventi chimico-fisici, dal 2018 la certificazione biologica. Il nome dell’azienda era Feudo Ramaddini, ma recentemente anche per l’adesione a Fivi Vignaioli Indipendenti l’han cambiato in “Ramaddini, Vignaioli a Marzamemi”.
La mission di Scollo, che con l’ausilio dell’enologo Carlo Roveda si occupa dell’azienda, si basa sulle peculiarità dei vigneti in terreni non fertili, paleovulcanici, vicini alla costa, rinfrescati dalle brezze marine, ottenendo vini freschi, sapidi, qualche volta iodati, sempre complessi, monovarietali, che ottengono importanti riconoscimenti e medaglie dorate. Il concetto base viene dal nonno: “Metti concime e non pregare i santi”.
La cantina e un piccolo museo, dove si possono effettuare degustazioni anche con prodotti tipici in abbinamento, si trovano appunto a Marzamemi, minuscolo, stupendo borgo marinaro imperdibile dalle parti di Siracusa. La produzione normale è sulle 120mila bottiglie con 12 etichette.
Gustiamo il Nassa 2020 Grillo Doc Sicilia, in cantina breve macerazione sulle bucce a freddo, fermentazione e affinamento in acciaio e poi almeno 2 mesi in bottiglia. Nel calice colore paglierino; un’esaltazione di fiori, frutta gialla e della passione, agrumi, un’ombra di idrocarburi che lo completa e lo rende fascinoso; in bocca tanta fragranza, una mineralità che sfocia nel sapido, buona struttura e perfetto equilibrio, uno spettacolo da abbinare al mare o per iniziare un pasto al meglio. Sono 10mila bottiglie a 14 euro.
Non potevamo però esimerci dal gustare il vino top della cantina il Patrono Nero d’Avola Riserva Doc Noto Sicilia nell’annata 2016, già biologico ma ancora in conversione, la 2017 sta uscendo in questi giorni. Vigna a 50 m slm a cordone speronato, raccolta manuale a fine settembre con un’ottima maturazione, in vinificazione arrivano gli acini migliori, matura per un anno in acciaio, un altro in tonneau e non meno di 6 mesi in bottiglia, in pratica esce dopo 3 anni e più dalla vendemmia.
Nel calice colore rubino con riflessi brillanti; al naso esprime un’immediata complessità e fascino che ti invita a risentire i profumi di frutta rossa matura, ed è tanta, note balsamiche, pepe nero, liquirizia, cuoio, molto tabacco, un pizzico di vaniglia, insomma spettacolare; in bocca altrettanta complessità, una bomba equilibrata tannica e acida che esplode con i sentori già avvertiti, man mano diventa mansueto, morbido, vellutato, infinito, un vino indimenticabile che addirittura meriterebbe essere gustato a solo senza la contaminazione del cibo. Sono 7mila bottiglie che trovate a 26 euro. Tutti i vini possono acquistarsi anche nello shop online della cantina.
Per informazioni: www.feudoramaddini.com
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Alberto Lupini