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Biologico, l'Ue raggiunge un accordo Entrerà in vigore dal 2021

 
20 novembre 2017 | 11:43

Biologico, l'Ue raggiunge un accordo Entrerà in vigore dal 2021

20 novembre 2017 | 11:43
 

I Paesi dell'Unione europea hanno finalmente approvato l'accordo sul nuovo regolamento inerente il settore biologico. L'iter per quest'approvazione si è protratto per ben tre anni. Il testo ora passa all'Europarlamento per ricevere l'ok formale e si applicherà in tutti i Paesi dell'Unione dal gennaio del 2021.

Il compromesso raggiunto, frutto di un accordo faticosamente raggiunto dalle istituzioni Ue, già nel giugno scorso doveva avere l'avallo dei ministri dell'Agricoltura, ma era stato rimandato per la richiesta di chiarimenti da parte di diversi Paesi.

(Biologico, l'Ue raggiunge un accordo Entrerà in vigore dal 2021)

Il nuovo regolamento prevede l'armonizzazione di molte norme di Paesi Ue, modifiche su controlli e importazioni di prodotti bio in Europa, oltre a introdurre novità come la certificazione di gruppo per le piccole aziende.

Un regolamento quindi che entrerà in vigore un anno dopo rispetto a quanto annunciato a giugno (a partire dal 2021, invece che dal 2020). L'Italia può stare ben tranquilla: come avevano specificato già a suo tempo le istituzioni Ue, Paesi che ad esempio hanno già in vigore valori limite per la contaminazione accidentale di prodotti bio da pestici non autorizzati, potranno mantenerli.

Una panoramica del bio in Italia, la riporta il TgCom su dati de Il Fatto Quotidiano: un settore che in Italia vale 5 miliardi di euro, che nel 2016 ne ha fatturati 3 grazie al mercato interno e 1,9 grazie all'export. L'Italia è infatti il secondo Paese per produzione bio al mondo (davanti, gli Usa). Le aziende agricole che producono bio sono 72mila e il loro numero nell'ultimo anno è cresciuto del 20%.

In una situazione tale, di continua crescita, un sistema che unifichi controlli e normative a livello europeo non può che essere utili, specialmente per quei controlli necessari a sventare truffe quali quella più recente tra Ragusa e Siracusa. Come riporta il TgCom, dei prodotti ortofrutticoli spacciati per bio dalle 9 aziende coinvolte, nessuno in Italia se n'era accorto: a segnalare la presenza di troppi pesticidi in un lotto di zucchine "bio" sono stati i controlli inglesi.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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