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Per diventare barman, non solo passione ma anche sacrificio e dedizione al lavoro

 
01 febbraio 2018 | 09:27

Per diventare barman, non solo passione ma anche sacrificio e dedizione al lavoro

01 febbraio 2018 | 09:27
 

Il consiglio che il barman Francesco Giannettino, siciliano verace, rivolge ai giovani di oggi è quello di perseguire le proprie aspirazioni con tenacia e abnegazione, affidandosi ad un’associazione come Abi Professional.

Nato a Palermo, classe 57, Francesco inizia il suo percorso professionale all’inizio degli anni Settanta all’alberghiero del capoluogo della regione siciliana. Subito mostra interesse per quel lavoro affascinate che lo spinge a conseguire con buoni voti il diploma e a lavorare successivamente in una realtà affascinante quale l’Hotel Zagarella Sea Palace di Santa Flavia (Pa). L’hotel è un 4 stelle e resort di lusso ubicato nelle vicinanze del sito archeologico di Solunto, con una splendida vista del mare di Bagheria, dove Francesco matura la scelta che lo porterà a costruire una luminosa carriera.

(Per diventare barman, non solo passione ma anche sacrificio e dedizione al lavoro)

Qualche anno più tardi si sposta, ma di poco a dire il vero: va all’hotel Kafara a Sant’Elia, suggestiva struttura dall’indimenticabile scogliera su cui si erge. Il lavoro del bar gli piace, eccome, ma non gli basta, così, dopo l’Hotel Arcipelago sull’isola del Vulcano ritorna all’Hotel Zagarella e da lì, un paio di anni dopo, prende il volo per l’isola di Jersey per affinare il suo inglese. È un luogo ben frequentato, soprattutto da aristocratici inglesi e nobili francesi. Qui Francesco ha l’occasione di apprendere anche le maniere giuste per rapportarsi con i clienti. Tatto, garbo e una buona dose di savoir faire sono gli ingredienti giusti per formare una solida professione, ai quali si aggiungono le conoscenze merceologiche acquisite calcando le pedane dei lounge bar degli alberghi lussuosi.

Francesco però sembra pervaso dalla passione e dal desiderio di conoscere. Ben presto parte per la Germania, Francoforte, dove migliora il suo tedesco e impara a conoscere questi territori del freddo nord e le sue genti. Gli bastano un paio di anni per ripartire e ritornare sul suolo natio. Nel 1988 lo troviamo a Palermo in un American bar, il Gran Cafè Nobel. Scomparso ormai da tempo, il Gran Cafè Nobel, ex Caffe del Viale nel 1956, fa parte di quei locali storici di Palermo che hanno avuto grande successo e poi si sono spenti o sono stati sostituiti con destinazioni diverse. Le cause di queste variazioni sono da ricercare negli affitti proibitivi che hanno fatto lievitare i costi di gestione, oltre che nelle speculazioni edilizie e commerciali varie del centro storico di Palermo. Così Francesco riprende la strada degli alberghi e soprattutto delle viste mozzafiato. Dal 1992 guida l’American bar all’Hotel Palace di Mondello, albergo affacciato sulla spiaggia di Palermo con centro congressi, minigolf, piscina e tante attrezzature degne di una struttura di pregio.

A Palermo Francesco, stimato professionista, sciorina tutte le sue conoscenze e allaccia contati con altri colleghi. Alla nascita di Abi Professional collabora e si iscrive arricchendo così anche il proprio valore professionale. «Non si può essere professionisti - spiega - se non ci si riconosce in una associazione, e se un’associazione non ci soddisfa si lavora per cambiarla, portando idee innovative e conoscenze a disposizione di tutti i soci». In Sicilia Abi Professional è ispirata dai grandi professionisti che la compongono. Guidata da Domenico Randazzo, membro del comitato esecutivo nazionale, e Nino Li Causi, coordinatore regionale, l’associazione ha realizzato molteplici iniziative per i soci ma anche per le istituzioni, sempre più attenta alla cultura del bere moderato, sua “mission” principale.

«Ai giovani consiglio di impegnarsi e imparare a sacrificarsi, perché la nostra bella professione è fatta di sacrificio, abnegazione e dedizione al lavoro». Questo è quello che ha sentito sulla sua pelle Francesco, quando svariati anni fa ha iniziato a pensare seriamente al suo futuro professionale, e questo pensiero lo rivolge alle giovani leve che oggi, dopo qualche corso o master, si sentono già professionisti, ma alle prime difficoltà gettano la spugna perché non si sono fatti le ossa con la gavetta. «Bisogna perseguire tenacemente i nostri sogni se vogliamo realizzarli e le associazioni come Abi Professional ci possono prendere per mano e accompagnarci lungo il cammino».

Lasciamo Francesco non prima di farci consigliare un suo drink molto apprezzato dalla clientela che frequenta il Palace di Mondello. Si chiama Marzia e, come le donne che si fanno amare e sanno farsi amare, si presenta fresco e profumato, al palato dolce e fruttato, un ottimo Sparkling adatto a rinfrescarci a tutte le ore.

(Per diventare barman, non solo passione ma anche sacrificio e dedizione al lavoro)

Marzia
30 ml rum bianco
40 ml succo fresco di ananas
10 ml granatina sciroppo
5 ml succo di limone
Shakerare e aggiungere 30 ml di prosecco. Decorare con una fetta d’arancia.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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