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Gdo e online "rimpiazzano" l'Horeca Almaverde Bio, pre e post Covid-19

Il presidente dell'azienda Ilenio Bastoni parla di un passaggio di vendite dal settore della ristorazione alla grande distribuzione, di un boom dell'e-commerce e della necessità di lavoratori stagionali.

 
01 aprile 2020 | 11:58

Gdo e online "rimpiazzano" l'Horeca Almaverde Bio, pre e post Covid-19

Il presidente dell'azienda Ilenio Bastoni parla di un passaggio di vendite dal settore della ristorazione alla grande distribuzione, di un boom dell'e-commerce e della necessità di lavoratori stagionali.

01 aprile 2020 | 11:58
 

Una valutazione interessante, quella tracciata dal presidente di Almaverde Bio Ilenio Bastoni, che vuol dare un'idea concreta della situazione di emergenza odierna, tracciando un quadro completo dell'andamento del marchio leader nel bio italiano, da un'analisi pre-coronavirus all'andamento dell'atttività in queste settimane.

Ilenio Bastoni - Gdo e online rimpiazzano l'Horeca Almaverde Bio, pre e post Covid-19

Ilenio Bastoni

«Esiste un pre-coronavirus - ha dichiarato il presidente Ilenio Bastoni - nel quale possiamo evidenziare una sostanziale stabilità del fatturato della società consortile Almaverde Bio rispetto all’andamento 2018, con un andamento deflattivo nel primo semestre e un sostanziale recupero nel secondo semestre. In termini di valore si registra una conferma dei fatturati mentre i volumi sono sostanzialmente aumentati. Abbiamo visto consolidata la forza del marchio Almaverde Bio, con un importante sviluppo soprattutto per alcuni segmenti come il canale Horeca, la linea bar monomarca, le Isole a vendita assistita».

Nel 2019 il marchio ha iniziato a rafforzare il posizionamento anche su alcuni mercati esteri, soprattutto nord europei. Il biologico di marca registra un costante aumento delle vendite e dell’apprezzamento dei consumatori. «La marca – continua Bastoni – vive e si alimenta di innovazione e si posiziona meglio rispetto ai prodotti unbranded. Lo abbiamo ben chiaro guardando le performance dei prodotti Almaverde Bio commercializzati con packaging innovativi come quello compostabile, utilizzato per i surgelati a marchio o per l’ortofrutta».

«L’obiettivo è quello di avere entro il 2020 tutti gli imballaggi compostabili o monomateriale riciclabile. Stiamo facendo un grande sforzo in questa direzione analizzando approfonditamente e con attenzione il ciclo industriale dei prodotti e degli imballaggi per offrire soluzioni che abbiano il minor consumo di risorse possibili, sia in termini di acqua che di energia. Nel 2019 abbiamo lanciato tante nuove linee di prodotto, per assecondare i trend di consumo del biologico, nuove varietà, nuove tipologie di prodotto nel settore uva da tavola, mele, pesche e nettarine, fragole, ma anche lanciando il biodinamico, come specifica nicchia di mercato. Siamo andati a identificare per il marchio Almaverde Bio novità varietali sezionate per la resistenza alle malattie e quindi meno esigenti sul piano produttivo ma anche buone e apprezzate dai consumatori».

Poi, però, ecco il periodo del'emergenza: «In era coronavirus dobbiamo dire prima di tutto che il biologico rassicura il consumatore – continua Bastoni – e questo è un elemento che vale sempre ma, a maggior ragione vale in questo particolare momento storico, dove stiamo vivendo tutti, a livello mondiale le incertezze e le paure della pandemia. Per questo abbiamo rilevato, nell’ultimo mese, un importante incremento di consumi dei prodotti, soprattutto ortofrutta, del +15/20% rispetto al pari periodo dell’anno scorso».

«Il biologico, del resto – rimarca Bastoni - è un prodotto principalmente confezionato, garantito da certificazioni nazionali e internazionali, percepito come sicuro, dalla maggioranza dei consumatori. In questo ultimo mese abbiamo visto il crollo dell’Horeca e delle vendite nel settore della ristorazione collettiva, come è ovvio aspettarsi, data la chiusura forzata. Abbiamo registrato però un forte aumento delle vendite in Gdo. Volano poi le vendite delle nostre piattaforme online; sia lo shop online (www.shopalmaverdebio.it) dedicato ai prodotti ambient, sia Frutta Web per il fresco biologico».

Per dare qualche numero: lo shop online dei prodotti "ambient" ha realizzato, in un mese, il fatturato di tutto il 2019 e il portale Frutta Web ha un trend di vendita costante di oltre 180 ordini al giorno.

È una trasformazione importante, sicuramente legata al momento contingente, «ma sono certo - afferma Bastoni - che non si tornerà indietro e penso che con il tempo riusciremo a concentrare in un'unica piattaforma i due portali attualmente attivi. Abbiamo puntato sul digital e sul web anche negli investimenti in comunicazione dando valore allo storytelling sui prodotti e sulle nostre proposte innovative, in un contesto di notorietà di marca già consolidato».

«I punti di forza del nostro Gruppo, che oggi pesano positivamente sulle scelte dei consumatori, sono legati al fatto che, da sempre, siamo produttori, specialisti delle diverse categorie merceologiche che compongono il ventaglio dell’offerta Almaverde Bio. Produttori con esperienze, capacità e conoscenze tali da posizionarci sul mercato con una marcia in più rispetto a chi semplicemente commercializza quanto viene prodotto da altri».

Una differenza importante, secondo il presidente, che è quanto mai evidente e importante, in questo momento per l’ortofrutta.

«Il nostro biologico è fatto da piccoli produttori, aziende famigliari che trovano nel bio una sostenibilità, intesa in senso ampio, sia sul versante economico che ambientale che riserva loro quelle soddisfazioni e che li portano al massimo impegno per ottenere risultati ottimali. Oggi infatti non abbiamo problemi di manodopera, anche perché non è un periodo di massima produzione. Certamente, in piena stagione estiva, i problemi di reperimento di manodopera ci saranno a meno che non si capisca, anche a livello governativo, che l’agricoltura può essere una grande opportunità di occupazione per i tanti italiani che si possono trovare senza lavoro. Credo che si debba evitare che le persone preferiscano i sussidi piuttosto che il lavoro in agricoltura. Sarebbe paradossale non trovare manodopera e avere tanti cassaintegrati o con reddito di cittadinanza. Si deve evitare tutto questo incentivando il lavoro agricolo. L’agricoltura anche in momenti così difficili, resiste e garantisce continuità e sicurezza. Penso, che in questo momento, sia un gran cosa che, una volta, tanto va rimarcata».

Per informazioni: www.almaverdebio.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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