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Stoccafisso all’anconitana La tradizione continua e piace

Al Ristorante La Fonte del Seeport Hotel a Portonovo (An), 200 persone hanno partecipato alla serata organizzata dall’Accademia dello Stoccafisso per celebrare un piatto icona della città.

di Carla Latini
 
06 novembre 2019 | 11:07

Stoccafisso all’anconitana La tradizione continua e piace

Al Ristorante La Fonte del Seeport Hotel a Portonovo (An), 200 persone hanno partecipato alla serata organizzata dall’Accademia dello Stoccafisso per celebrare un piatto icona della città.

di Carla Latini
06 novembre 2019 | 11:07
 

L’Accademia dello Stoccafisso all’anconitana nasce nel 1997 dalla volontà dei soci fondatori Aldo Amleto Roscioni, Terenzio Montesi, Roberto Farroni e Gualberto Compagnucci con lo scopo di mantenere viva e diffondere la ricetta tipica, da secoli tradizione nella città dorica. Fu infatti tra i primi porti a conoscere il merluzzo essiccato diffuso grazie a Pietro Querini che lo portò a Venezia dopo un tragico naufragio in Norvegia.

200 persone all'evento (Stoccafisso all’anconitana La tradizione continua e piace)

200 persone all'evento

Tutti gli elementi codificati del piatto sono ricordi da tramandare e condividere. L’Accademia è un punto di riferimento importante per la vita sociale della città. Il 30 ottobre scorso, al Ristorante La Fonte del Seebay Hotel a Portonovo, circa 200 persone sono accolte da un aperitivo di benvenuto brindando con le bollicine dell’Azienda Agraria degli Azzoni Avogadro Carradori di Montefano. Lo chef Claudio Api anticipa i giochi proponendo il suo stoccafisso sulla pizza. Gli chef Marco Cupido e Marco Ravaglia lo “nascondono” dentro soffici bon bon. Gli ospiti girano fra le isole del mare, dei latticini e dei salumi con Co.Pe.Mo, Cooperlat Tre Valli e Salumificio del Conero. Si ringrazia il Consorzio della Baia di Portonovo sempre presente quando si tratta di tradizioni e territorio.

Il presidente, Pericle Truja, nella sala congressi, saluta e ringrazia gli ospiti e le autorità presenti. Dalla prima fila applaudono le associazioni: la Confraternita bacalà alla vicentina, con il presidente Luciano Righi, l' Accademia dello stoccafisso della Calabria con il presidente Enzo Cannatà, gli Amici del Merlin Cocai con il presidente Otello Fabris, l'Accademia dello stoccafisso alla fermana con il presidente Saturnino Di Ruscio, i tre frati della Vulnerabile Confraternita dello Stofiss dei Frati e Trym Eidem Gundersen, responsabile del Norvegian Seafood Council che garantisce l’origine norvegese dei prodotti ittici. Con loro il segretario dell’Accademia, Gilberto Graziosi.

Racconta Truja che, per tenere alto l’interesse e rendere omaggio alla sua missione, organizzano incontri didattici, dibattiti e cene a tema dove lo stoccafisso rimane il punto focale con lo sguardo rivolto al mondo. I nuovi progetti per il 2020 riguardano i cambiamenti climatici che rischiano di compromettere anche la pesca del merluzzo intorno alle isole Lofoten in Norvegia e si rivolgono, principalmente, ai giovani. Come coinvolgerli? Con serate create ad hoc, ricche di sane e intelligenti “contaminazioni” come la prossima con gli Amici del Verdicchio dei Castelli di Jesi che si terrà il 26 novembre all’Osteria della Piazza.

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