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Stampa estera, Italia nel mirino? Nasce la task force della Brambilla

Italia sotto il tiro della stampa internazionale. Il premier Silvio Berlusconi oggetto di incessanti attacchi calunniosi. A difesa della reputazione del nostro Paese all'estero il ministro del Turismo organizza una task force di esperti comunicatori. L'ennesimo sperpero di soldi pubblici?

di Lucio Tordini
13 ottobre 2009 | 18:11
Stampa estera, Italia nel mirino? Nasce la task force della Brambilla
Stampa estera, Italia nel mirino? Nasce la task force della Brambilla

Stampa estera, Italia nel mirino? Nasce la task force della Brambilla

Italia sotto il tiro della stampa internazionale. Il premier Silvio Berlusconi oggetto di incessanti attacchi calunniosi. A difesa della reputazione del nostro Paese all'estero il ministro del Turismo organizza una task force di esperti comunicatori. L'ennesimo sperpero di soldi pubblici?

di Lucio Tordini
13 ottobre 2009 | 18:11
 

Michela Vittoria Brambilla in versione L'Italia è sotto il tiro della stampa estera. Il premier Silvio Berlusconi sarebbe oggetto di incessanti attacchi calunniosi. A pagare il conto sarebbero gli imprenditori, che soffrono dell'immagine screditata del Paese. Ed ecco il progetto di una vera e propria task force, un pool agguerrito di pronto intervento che si occuperà di 'raddrizzare” il look dell'Italia all'estero. Lo sta realizzando il ministro per il Turismo, Michela Vittoria Brambilla (nella foto), che tra i propri compiti annovera il sostegno e la valorizzazione dell'immagine italiana nel mondo, e che promette di 'bombardare” le redazioni straniere per salvaguardare la reputazione del Paese e del premier.

«Berlusconi ha fatto bene, benissimo, a dire che stanno rovinando la nostra immagine all'estero. Quello che sta facendo la sinistra da un po' di mesi sui giornali stranieri è devastante per il nostro Paese». Queste le prime dichiarazioni di Michela Brambilla dopo aver saputo quello che il premier ha detto alla festa del Pdl a Benevento, accusando l'opposizione di «sputtanare» l'Italia. Da ministro del Turismo, condivide in pieno quelle parole. E siccome, da imprenditrice, è abituata a passare dalle parole ai fatti, ha già messo al lavoro il pool di esperti che dovrà curare la nostra comunicazione all'estero.

«Fa parte - spiega - dell'unità di crisi per il rilancio dell'immagine dell'Italia nel mondo. L'avevamo istituita per l'emergenza a Napoli, non avrei mai pensato di utilizzarla per un caso come questo». Peccato che l'unità di crisi sia un organismo che fa capo unicamente alla Farnesina: come viene definita dal sito www.esteri.it, è «la struttura del ministero degli Affari esteri a cui è affidato il compito istituzionale di assistere i connazionali e tutelare gli interessi italiani all'estero in situazioni di emergenza».

«Sarà una comunicazione basata su fatti, notizie», ha dichiarato il ministro del Turismo in un'intervista rilasciata al quotidiano Il Tempo. «Darà conto di tutte le cose belle che succedono da noi, delle manifestazioni artistiche e culturali, di tutte le nostre eccellenze dell'Italia che lavora. E sarà diversa a seconda dei Paesi a cui ci rivolgiamo perché ognuno ha le sue specificità di interesse. Siamo pronti per partire a fine mese, invieremo queste notizie 'vere” a tutti i mezzi di comunicazione, i direttori di tv e giornali le riceveranno direttamente sul loro tavolo».

«Sono mesi - prosegue la Brambilla - che sono sommersa di mail di nostri corrispondenti, di uffici di aziende italiane che non si spiegano come sia possibile che vi sia qualcuno che, in nome dei propri interessi di fazione e di partito, cerchi di distruggere la nostra immagine nel mondo. Ma come, il nostro è un Paese pieno di eccellenze, di bellezze e invece c'è una parte politica che lo vorrebbe vedere a pezzi? Durante il G8 sono addirittura arrivati a comprare pagine intere sui giornali stranieri per dire che l'Italia è a rischio, che non c'è più democrazia. Pure farneticazioni. Che però ci danneggiano. L'immagine dell'Italia condiziona turismo e made in Italy. E colpirla vuole dire arrecare gravi danni all'economia, alle imprese e alle famiglie dei lavoratori».

Le nostre imprese hanno subito contraccolpi? «L'immagine dell'Italia all'estero è forte, siamo un 'faro” nel mondo. Ma i nostri imprenditori che lavorano fuori sono preoccupati. C'è stato un crollo delle importazioni a causa della crisi mondiale e ora che ci stiamo riprendendo è fondamentale lavorare tutti insieme nella stessa direzione. Invece c'è chi si diverte a denigrare il premier e il Paese, esportiamo insulti». E il turismo come ha reagito? «Per il momento ha tenuto, proprio grazie al fatto che, a dispetto dei catastrofisti, noi siamo un punto di riferimento nel mondo. L'organizzazione mondiale del turismo aveva dato un calo del 6% degli arrivi in tutto il mondo. Noi ci siamo fermati al 2%. Però ora basta. è una situazione che non possiamo più tollerare».

è facile immaginare come potrà reagire la stampa estera a tale 'bombardamento” mediatico. è da ottusi credere che un provvedimento del genere possa avere una qualche efficacia nel senso auspicato. L'iniziativa, secondo i colleghi stranieri, rasenta l'autolesionismo e, come se non bastasse, potrebbe sperperare altri soldi pubblici per fare propaganda governativa all'estero, con la Brambilla che invece di occuparsi della promozione turistica inonderà le redazioni internazionali di comunicati-stampa che cercheranno faticosamente di mettere in risalto le buone qualità del premier, confermando così l'anomalia italiana. Temiamo che sia assai difficile, infatti, che un giornale straniero prenda spunto dalle 'veline” del ministero del Turismo italiano per farci qualcosa di diverso dal prenderci in giro ulteriormente. Non rendersi conto di tale rischio sembra, inoltre, rivelare un'abitudine a considerare i giornali come casse di risonanza degli uffici-stampa aziendali e delle attività del Governo.

Tanta solerzia sarebbe spesa meglio se il Ministero intervenisse per spiegare, ad esempio, quali sono le sagre 'giuste” e quelle 'sbagliate” tra le innumerevoli che spuntano come funghi in tutte le piazze italiane soprattutto nella stagione estiva. O perché in questo Paese capita che interi comuni crollino per i dissesti idro-geologici dovuti alla cattiva amministrazione politica del territorio. O perché molti musei hanno diverse sale chiuse e non abbiamo abbastanza personale per garantire le esposizioni. O perché nei luoghi d'arte italiani non ci sono sufficienti strumenti di informazione in lingue straniere.


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13/10/2009 18:11:00
3) Un'iniziativa che non va alla radice del problema...
Condivido. Invece di andare alla radice, cioè evitare i comportamenti che danno pessima immagine dell'Italia all'estero, si intraprende una campagna per coprire le notizie di tali comportamenti. Ma contando, poi, su cosa? Si pensa di far passare i comunicati stampa del governo sulle pagine dei giornali esteri, come se in Italia non ci fossero stuoli di corrispondenti accreditati delle più importanti testate internazionali che sanno fare il loro mestiere e informare i loro lettori della realtà italiana.


13/10/2009 18:11:00
2) La Brambilla farà solo spamming
In gergo si chiama spamming. La strada migliore per perdere la reputazione (dopo il disastro di italia.it).


13/10/2009 18:11:00
1) Un'iniziativa che non va alla radice del problema...
Condivido. Invece di andare alla radice, cioè evitare i comportamenti che danno pessima immagine dell'Italia all'estero, si intraprende una campagna per coprire le notizie di tali comportamenti. Ma contando, poi, su cosa? Si pensa di far passare i comunicati stampa del governo sulle pagine dei giornali esteri, come se in Italia non ci fossero stuoli di corrispondenti accreditati delle più importanti testate internazionali che sanno fare il loro mestiere e informare i loro lettori della realtà italiana.




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