
Dpo le polemiche che si sono alzate nei giorni scorsi sul Consorzio di tutela della Mozzarella di bufala campana Dop, è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del 14 gennaio 2010 sulla 'Sospensione delle funzioni del Consorzio per la tutela del formaggio Mozzarella di bufala campana Dop”. E diventa così operativo il 'provvedimento Zaia” per affidare i controlli sul latte usato per la mozzarella Dop a una commissione ad hoc.
Nel frattempo la Coldiretti e l'Associazione italiana allevatori (Aia) hanno annunciato la messa a punto della prima rivoluzionaria "macchina della verità" che consente di scoprire se i formaggi e le mozzarelle in vendita o nella pizza sono realmente prodotti da latte fresco.
Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'1 febbraio 2010, il decreto ministeriale 14 gennaio 2010, relativo alla 'Sospensione delle funzioni del Consorzio per la tutela del formaggio Mozzarella di bufala campana Dop”, è diventato pienamente operativo. Il provvedimento prevede un'apposita commissione con l'incarico di verificare l'operato della struttura consortile.
L'iniziativa ministeriale, che non mette in dubbio la qualità della vera 'Mozzarella di bufala campana Dop”, dovrà servire, come ripetutamente sollecitato da Confagricoltura, a rendere possibile l'avvio di un concreto progetto di rilancio del prodotto.
Confagricoltura da tempo chiedeva l'adozione di un'iniziativa finalizzata a ricostruire all'interno della struttura consortile un clima di collaborazione e fiducia tra gli operatori e le strutture incaricate di vigilare sulla corretta e completa applicazione del disciplinare produttivo. Auspica ora che l'azione ministeriale possa realizzare, nei tempi indicati, gli obiettivi prefissati.
«Ci auguriamo anche - continua l'Organizzazione degli imprenditori agricoli - che si arrivi finalmente ad una corretta rappresentatività delle varie categorie economiche nell'ambito del Consorzio, superando tutti i possibili conflitti di interesse e le irregolarità nella sua conduzione».
«Tra l'altro - sottolinea Confagricoltura - l'attivazione di una nuova operatività della struttura consortile, nonché l'avvio di nuove metodiche di controllo della filiera produttiva, consentirebbero di offrire le garanzie che il consumatore richiede a tutela della qualità di un formaggio che rappresenta un "unicum" nel panorama caseario, non solo nazionale, per storia e tradizione».
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