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Vent'anni di Ercole olivario Latina trionfa con 4 medaglie

Il premio spoletano Ercole olivario compie 20 anni, confermandosi appuntamento irrinunciabile per l'olio d'oliva di qualità. Sardegna, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Sicilia e Lazio sono state le regioni premiate nelle varie categorie e ben 4 medaglie sono state guadagnate della sola Latina

di Mariella Morosi
02 aprile 2012 | 09:46
Vent'anni di Ercole olivario Latina trionfa con 4 medaglie
Vent'anni di Ercole olivario Latina trionfa con 4 medaglie

Vent'anni di Ercole olivario Latina trionfa con 4 medaglie

Il premio spoletano Ercole olivario compie 20 anni, confermandosi appuntamento irrinunciabile per l'olio d'oliva di qualità. Sardegna, Emilia Romagna, Puglia, Campania, Sicilia e Lazio sono state le regioni premiate nelle varie categorie e ben 4 medaglie sono state guadagnate della sola Latina

di Mariella Morosi
02 aprile 2012 | 09:46
 


Cerimonia solenne a Spoleto per il ventennale dell'Ercole Olivario, che premia le eccellenze olearie territoriali italiane. Il Lazio ha fatto incetta di trofei, seguito da Sardegna, Campania, Puglia, Sicilia ed Emilia Romagna.

L'Amphora Olearia per la Migliore etichetta è stata assegnata alla Cooperativa Agraria di Riva del Garda (Tn) mentre sempre al Lazio è andata la Menzione speciale per l'Olio biologico. Sono state premiate le tradizionali categorie di Fruttato leggero, medio e intenso e per ognuna gli extravergine e quelli certificati Dop e Igp.

L'Azienda agraria biologica Paola Orsini di Priverno (Lt) ha conseguito due diversi trofei e altri due sono andati nella stessa famiglia, i Cetrone di Sonnino (Lt), tutti con una monocultivar di Itrana, una qualità autoctona detta anche Oliva di Gaeta.

89 i finalisti del concorso, relativo alla campagna 2011-2012, che ha visto la partecipazione di 275 aziende. è un numero importante perché dimostra come siano sempre più numerose quelle decise, tra le difficoltà dell'agroalimentare, a percorrere la via della massima qualità, pronte a mettersi in discussione e a sottoporsi alle regole e al giudizio di un panel qualificato.

La premiazione,al Teatro nuovo 'Giancarlo Menotti” di Spoleto, era molto attesa, per il top secret fino all'ultimo sui nomi vincitori, estratti sul palco dalle buste con sigillo notarile. Il premio speciale Lekyrhos è andato ad un ristoratore, Maurizio Ferreri, impegnato in Bulgaria a promuovere l'extravergine e le eccellenze italiane. Per la prima volta infatti, è stata invitata all'Ercole Olivario una delegazione di ristoratori italiani all'estero di Stati Uniti, Svezia, Inghilterra e Bulgaria, tutti aderenti al progetto di Unioncamere 'Ospitalità italiana - Ristoranti italiani nel mondo”, impegnati a promuovere il vero Made in Italy.

L'iniziativa, lanciata lo scorso anno da Unioncamere con la collaborazione dei ministeri degli Esteri, dello Sviluppo economico, delle Politiche agricole, dei Beni culturali e del Turismo, ha raccolto in breve tempo, attraverso le Camere di commercio italiane all'estero, l'adesione di circa 1.200 ristoranti italiani di 41 Paesi.

Le difficoltà nella distribuzione del prodotto d'eccellenza italiano e le proposte per favorire una migliore conoscenza nel consumatore sono state espresse dai ristoratori ospiti alla tavola rotonda 'Un filo d'Olio”, coordinata dal giornalista Marco Oreggia, autore della guida Flos Olei.

Ferruccio Dardanello, Colomba Mongiello, Michele Bungaro
L'incontro, nel Palazzo della provincia di Perugia, è stato trasmesso in diretta video in streaming, con 600 collegamenti da tutto il mondo. Alla cerimonia della premiazione, il giorno successivo a Spoleto, ha dominato il tema della dieta mediterranea e di quello che è stato definito il suo 'architrave”: l'extravergine, protagonista del gusto e alleato della salute ma non abbastanza valorizzato e soprattutto vittima di contraffazioni. Ne hanno parlato l'assessore all'Agricoltura dell'Umbria, Fernanda Cecchini, la senatrice Colomba Mongiello (nella foto), Ferruccio Dardanello (nella foto, a sinistra) presidente di Unioncamere, Giorgio Mencaroni del Comitato organizzatore del concorso, Anna Rita Fioroni dell'Università dei Sapori di Perugia, Mario Pera della Camera di Commercio e il sindaco di Spoleto Daniele Benedetti. Hanno moderato il dibattito la giornalista Eva Crosetta e Michele Bungaro (nella foto, a destra) dell'Unaprol, la più grande realtà dell'associazionismo olivicolo.

L'appuntamento umbro era già stato presentato al Senato il 14 marzo dal presidente Renato Schifani. Proprio nella prestigiosa sede istituzionale era cominciato nel 1997 il lungo percorso della legge sull'etichettatura di origine obbligatoria dell'olio e degli altri alimenti.

A dicembre l'assemblea di Palazzo Madama aveva approvato all'unanimità una mozione per la valorizzazione dei prodotti vitivinicoli e olivicoli italiani e nella stessa sede ha appena cominciato il suo iter un disegno di legge nato da una proposta Unaprol-Coldiretti-Symbola per rendere più comprensibile in etichetta - e con caratteri tipografici più grandi - il vero contenuto della bottiglia.

La nuova normativa viene invocata anche per evitare triangolazioni che concedono diritti di cittadinanza a prodotti stranieri e per rafforzare, in un eventuale giudizio, il parere degli assaggiatori professionisti. «La nostra olivicoltura è un patrimonio da tutelare - ha detto la senatrice Mongiello - e questo premio si conferma come la vetrina dei mille sapori e dei mille territori dell'olio, una risorsa di un Paese che vuole vincere la crisi con le proprie eccellenze».

L'olivicoltura ha anche il merito di salvaguardare il paesaggio, specialmente nelle zone collinari, salvandole dall'abbandono. «Non pensiamo solo ad ottenere il prodotto - ha detto Giorgio Mencaroni - ma cerchiamo di fare un lavoro di squadra, tutti con le stesse finalità, da Nord a Sud, valorizzando il paesaggio. Inoltre l'olivo per noi che siamo nella terra di San Francesco ha un valore simbolico particolare».

Durante la cerimonia sono state consegnate al Comitato del Premio una targa conferita dal capo dello Stato, Napolitano, e una medaglia commemorativa del presidente del Senato, Schifani. Con un milione di piccole e medie imprese impegnate - è stato sottolineato - l'olio extravergine è quindi un elemento identitario del Paese, è cultura, tradizione, risorsa economica e fonte di occupazione con 20 milioni di ore lavorative ogni anno.

Il patrimonio olivicolo italiano conta 250 milioni di piante per 350 varietà, 41 Denominazioni di origine protetta e una Igp, per una produzione di olio di oliva complessiva di 500mila tonnellate: un comparto economicamente vitale che va sostenuto anche nei mercati esteri. Purtroppo il nostro extravergine proprio per la sua grande qualità è forse il prodotto più sofisticato del mondo.

Significativo il punto di vista dei ristoratori italiani all'estero, sollecitati da Marco Oreggia e da un pubblico di produttori, degustatori e giornalisti ad esprimere le difficoltà a portare in tavola la vera cultura gastronomica italiana. Incoraggiante l'identikit del consumatore: consapevole, preparato, curioso, sa ascoltare,accetta consigli, ha viaggiato. Ma nonostante l'impegno degli Istituti di cultura e delle nostre istituzioni all'estero manca una proposta, una rete che possa arrivare fino a lui. Molte cose sono cambiate negli ultimi dieci anni, i ristoratori promuovono, cercano di comunicare la qualità con degustazioni, dispongono di più etichette. Ma c'è ancora molto da fare secondo la totalità delle opinioni espresse al convegno.

Per investire sul consumatore serve una più incisiva comunicazione che lo raggiunga, maggior impegno delle istituzioni, un più facile accesso alla distribuzione, definita l'anello mancante. Auspicati anche contatti diretti con piccoli produttori che possono unirsi per fare spedizioni uniche a minor costo. Ma al di là di tutto anche questa volta la conferma è stata netta: dovunque l'italian style è fashion, anche e sopratutto a tavola.

Di seguito le tre categorie di oli extravergine di oliva e Dop, fruttato leggero, medio, intenso, con la segnalazione speciale, 'Amphora Olearia”, per la migliore confezione, l'azienda che si aggiudica la menzione speciale per il miglior olio biologico in gara del 2012 e il vincitore del premio Lekythos.

Olio extravergine di oliva fruttato leggero

  1. Olio extravergine dell'Azienda Agricola Fois Giuseppe di Alghero, Sassari
  2. Olio extravergine dell'Azienda Agraria Peppetò di Tore Giuseppe di Ittiri, Sassari

Olio extravergine Dop fruttato leggero
  1. Olio extravergine Dop 'Colline di Romagna” del Frantoio Paganelli di Sant'Arcangelo di Romagna, Rimini
  2. Olio extravergine Dop 'Dauno Gargano” dell'Azienda Sio Società italiana olearia di Carpino, Foggia

Olio extravergine di oliva fruttato medio
  1. Olio extravergine dell'Azienda Olivicola Titerno di San Lorenzello, Benevento
  2. Olio extravergine dell'Azienda Badevisco di Cassetta Franco di Sessa Aurunca (Ce)

Olio extravergine Dop fruttato medio
  1. Olio extravergine Dop 'Colline Pontine” dell'Azienda Agraria Biologica Paola Orsini di Priverno, Latina
  2. Olio extravergine Dop 'Terre di Bari” dell'Azienda Agricola Ing. Minervini Gregorio di Molfetta, Bari
Olio extravergine di oliva fruttato intenso
  1. Olio extravergine dell'Azienda Agricola Tenuta Piscoianni di Sonnino, Latina
  2. Olio extravergine dell'Azienda Agricola Alfredo Cetrone di Sonnino, Latina

Olio extravergine Dop fruttato intenso
  1. Olio Extravergine Dop 'Monti Iblei – Monte Lauro” dell'Azienda Agraria Terraliva di Frontino Giuseppina di Siracusa
  2. Olio extravergine Dop 'Monti Iblei – Gulfi” dell'Azienda Frantoi Cutrera di Cutrera Giovanni di Chiaramonte Gulfi, Ragusa

Menzione speciale per l'olio biologico
Olio extravergine Dop 'Colline Pontine” dell'Azienda Agraria Biologica Paola Orsini di Priverno, Latina

Premio speciale Amphora olearia
Azienda Agraria Riva del Garda di Riva del Garda (Tn)

Premio Lekythos
Al ristoratore e assaggiatore Maurizio Ferreri
 

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