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Abuso di alcol in Italia A rischio anziani e giovanissimi

Dall'indagine Istat emerge che i comportamenti a rischio sono più diffusi tra gli anziani dai 65 anni in su, tra i giovani di 18-24 anni e tra gli adolescenti di 11-17 anni. Cresce fortemente il consumo di alcol fuori dai pasti dei giovanissimi. L'abitudine al binge drinking passa dall'8,3 al 7,5%

11 aprile 2012 | 11:24
Abuso di alcol in Italia A rischio anziani e giovanissimi
Abuso di alcol in Italia A rischio anziani e giovanissimi

Abuso di alcol in Italia A rischio anziani e giovanissimi

Dall'indagine Istat emerge che i comportamenti a rischio sono più diffusi tra gli anziani dai 65 anni in su, tra i giovani di 18-24 anni e tra gli adolescenti di 11-17 anni. Cresce fortemente il consumo di alcol fuori dai pasti dei giovanissimi. L'abitudine al binge drinking passa dall'8,3 al 7,5%

11 aprile 2012 | 11:24
 

I comportamenti a rischio nel consumo di alcol (per consumo giornaliero non moderato, binge drinking, ovvero consumo di sei o più bicchieri di bevande alcoliche in una sola occasione e consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni) riguardano otto milioni e 179mila persone. è quanto emerge dal report 2011 dell'Istat sull'uso e abuso di alcol in Italia. La quota, rispetto al 2010, appare in diminuzione principalmente per la riduzione nell'abitudine al binge drinking, che passa dall'8,3 al 7,5%.

I comportamenti a rischio sono più diffusi tra gli anziani tra i 65 e più (il 43% degli uomini contro il 10,9% delle donne), i giovani di 18-24 anni (22,8% dei maschi e l'8,4% delle femmine) e gli adolescenti di 11-17 anni (il 14,1% dei maschi e l'8,4% delle femmine).

Tra giovani cresce il consumo alcol fuori pasto  
Cresce fortemente il consumo di alcol fuori pasto dei giovanissimi. Lo rileva l'Istat nel report sull'uso e abuso di alcol in Italia. La quota di 14-17enni che consuma alcol fuori pasto passa dal 15,5% del 2001 al 18,8% del 2011. Tra i giovani di 18-24 anni che frequentano assiduamente le discoteche, i comportamenti di consumo di alcol a rischio sono più diffusi (31,9%) rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca (7,8%). Stesse differenze si riscontrano tra i frequentatori di spettacoli sportivi e concerti.

La popolazione più a rischio di binge drinking (il consumo di sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione) è quella giovanile, tra i 18 e i 24 anni: il 15,1% dei giovani (21,8% dei maschi e 7,9% delle femmine) si comporta in questo modo, perlopiù durante momenti di socializzazione. Tra i giovanissimi di 11-15 anni la quota di chi ha almeno un comportamento a rischio è pari all'11,9% senza differenze di genere evidenti. Questo comportamento è grave anche perché pone le basi per possibili consumi non moderati nel corso della vita. L'Istituto di Statistica ricorda che l'Organizzazione mondiale della Sanità raccomanda la totale astensione dell'alcol fino ai 15 anni.



Nel 2011 il 66,9% ha consumato alcol
Nel 2011 il 66,9% della popolazione di 14 anni e più ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno. Questa quota è stabile rispetto all'anno precedente e in diminuzione rispetto a 10 anni di prima (era il 72%). è quanto emerge dal report dell'Istat sull'uso e abuso di alcol in Italia, riferito al 2011, diffuso in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione dai rischi legati all'abuso di alcol che si celebrerà domani. Dal 2001 al 2011 il numero di consumatori giornalieri di bevande alcoliche decresce del 18,4%, specialmente tra le donne (-25,7%). Aumenta la quota di quanti dichiarano di bere alcolici fuori dai pasti (dal 24,9% nel 2001 al 27,7% nel 2011) e di chi ne consuma occasionalmente (dal 37,1% nel 2001 al 40,3% nel 2011). Lo scorso anno ha consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno il 65% della popolazione di 11 anni e più. Beve vino il 53,3%, birra il 46,2% e aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori il 40,6%; beve vino tutti i giorni il 23,6% e birra il 4,5%. Infine, il report dell'Istat, sottolinea che il consumo di alcol nell'anno è stato più forte al centro-nord e in particolare nord-est.


Confagricoltura: La cultura del vino a tavola per combattere i binge drinking
«Bisogna insistere sull'educazione ad un modo di bere moderato e consapevole, legato ai past». Così Confagricoltura commenta i dati del Rapporto 2011 dell'Istat su 'L'uso e l'abuso di alcol in Italia”, che evidenziano un trend inequivocabile: si beve sempre meno tutti i giorni e sempre più lontano dalla tavola. Un fenomeno che riguarda in modo particolare i più giovani.
 


«L'aumento del diffondersi dell'alcol fra i giovani – sostiene Confagricoltura - è un dato molto preoccupante e bisogna lavorare per una soluzione che tuteli i nostri ragazzi. è fondamentale, quindi, educare a un consumo consapevole e moderato e ribadire l'importanza di un modello di bere tradizionalmente legato ai pasti, come nel nostro Paese è quello del vino. Strategie di intervento generalizzate innescano meccanismi poco utili al suo perseguimento e spesso dannosi per il comparto produttivo vitivinicolo che già sta scontando una notevole diminuzione dei consumi interni».
 
Per questo Confagricoltura propone azioni mirate a combattere il fenomeno del 'binge drinking”, ovvero il consumo di diverse bevande alcoliche in un arco di tempo molto breve e fuori dai pasti, che caratterizza, come evidenzia il Rapporto dell'Istat, il modo di bere dei giovanissimi.




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