Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 25 maggio 2024  | aggiornato alle 16:58 | 105406 articoli pubblicati

Roero
Salomon FoodWorld
Roero

Ristoranti, gelaterie e caffetterie: nei prossimi 4 mesi la vera ripresa

Secondo uno studio condotto da Global Strategy per Confimprese, fra giugno e settembre la ristorazione crescerà del +19% rispetto allo stesso periodo del 2020. Tutto grazie a dehors, delivery e digitalizzazione. Mentre per quanto riguarda le nuove aperture tirano sempre i centri città e gli shopping center

di Nicola Grolla
 
22 giugno 2021 | 13:23

Ristoranti, gelaterie e caffetterie: nei prossimi 4 mesi la vera ripresa

Secondo uno studio condotto da Global Strategy per Confimprese, fra giugno e settembre la ristorazione crescerà del +19% rispetto allo stesso periodo del 2020. Tutto grazie a dehors, delivery e digitalizzazione. Mentre per quanto riguarda le nuove aperture tirano sempre i centri città e gli shopping center

di Nicola Grolla
22 giugno 2021 | 13:23
 

Nel prossimo futuro post-Covid, la ristorazione cambia pelle. A ribadirlo è la ricerca svolta da Global Strategy per Confimprese sui 4 mesi che attendono ristoranti, bar, osterie, tavole calde, agriturismi e via dicendo: +19% di crescita rispetto allo stesso periodo del 2020. Il tutto grazie all'ampliamento degli spazi esterni, l'inserimento di delivery e take away fra i servizi disponibili e un ampio ricorso alla digitalizzazione.

Secondo lo studio Global Strategy per Confimprese, la ristorazione crescerà del +19% nei prossimi quattro mesi Ristoranti, gelaterie e caffetterie:nei prossimi 4 mesi la vera ripresa

Secondo lo studio Global Strategy per Confimprese, la ristorazione crescerà del +19% nei prossimi quattro mesi


Analizzate le prospettive di ripresa per ristorazione (servita e non), caffetterie e gelaterie

Il report è stato elaborato tenendo conto di quattro canali specifici: ristorazione servita (23% del campione), ristorazione non servita (42%), caffetterie (23%), gelaterie (12%) con oltre 5 milioni di fatturato. Qui, dopo un 2020 che ha fatto segnare una contrazione del -67,8% rispetto al periodo pre-Covid, i consumi stanno risalendo la china e intercettando non solo la ripresa economica ma anche la voglia degli italiani di recuperare il tempo perduto. Insomma, pranzi, cene e aperitivi ritornano a riprendersi la scena dal fuori casa facilitati dall'allentamento delle restrizioni nei locali pubblici (a cui si aggiunge la cancellazione del coprifuoco del 21 giugno e il prossimo abbandono della mascherina all'aperto in zona bianca dal 28 giugno). Non è un caso, quindi, che gli stessi operatori della ristorazione prevedano una forte ripresa economica tra giugno e settembre con un incremento del +19% sullo stesso periodo 2020. Le maggiori occasioni di consumo si registrano tra pranzo e cena (50%), seguono colazione (31%) e aperitivo (27%).

Gli interventi per la ripartenza a breve termine Ristoranti, gelaterie e caffetterie: nei prossimi 4 mesi la vera ripresa
Gli interventi per la ripartenza a breve termine


Per sostenere la ripresa serve l'intervento del Governo per regole più chiare e meno burocrazia

«Gli indicatori economici, compresa Bankitalia, stimano un Pil dell’Italia in forte crescita nel 2021, tra il 4,9 e il 5%. È una boccata d’ossigeno che si riflette anche sulla ripresa dei consumi e intercetta la voglia di ritorno alla normalità degli italiani. I player stimano una ripresa nei prossimi mesi, ma a patto che il Governo faccia chiarezza sui differenti risvolti normativi. Il 50% del campione chiede stabilità delle regole, il 30% invoca procedure per la gestione delle riaperture e degli spazi al chiuso e costi agevolati per il dehor, che ha permesso a tanti esercizi commerciali di riaprire in sicurezza e ritornare a generare battute di cassa. Ciò significa che le aspettative di fatturato sono fortemente legate ai possibili risvolti normativi e a una semplificazione degli aspetti burocratici, eterna spina nel fianco del retail», ha spiegato Mario Maiocchi, direttore Centro studi retail Confimprese.

Si riparte dalle best practice del lockdown: delivery, asporto, dehors e digitale

Per rispettare le attese, però, i player della ristorazione non dovranno abbandonare le best practice che hanno permesso loro di sopravvivere durante i mesi più duri della pandemia. In testa alla classifica c'è l'ampliamento degli spazi esterni, privilegiato dal 70% del campione (che sale al 100% se si considerano le aziende con fatturati tra i 50 e i 100 milioni di euro). Seguono delivery e take away su cui continua a puntare il 54% degli intervistati e l'accelerazione dei servizi digitali (come prenotazioni, menu, ordini e pagamenti), essenziale per il 42% del cluster. Chiudono la classifica, la diversificazione dell'offerta (38%), l'inaugurazione di nuovi format (15%), l'ampliamento delle fasce orario e una revisione del rapporto qualità/prezzo (8%). 

Opzioni strategiche per la ripresa a breve termine per canale di attività Ristoranti, gelaterie e caffetterie: nei prossimi 4 mesi la vera ripresa
Opzioni strategiche per la ripresa a breve termine per canale di attività



In particolare, per quanto riguarda il delivery e il take away, dopo oltre un anno di boom e altrettante tensione fra piattaforme e food retail, solo il 29% del campione analizzato pensa che ci sia ulteriore margine di crescita. Mentre per il 20% questo canale è un rischio che erode marginalità e solo l'8% vede nel commercio digitale uno strumento "ruba-clienti" al retail fisico. Guardando allo stesso tema da un punto di vista di format, solo la ristorazione non servita continuerà a puntare forte su asporto e consegna a domicilio (73% degli intervistati di questa categoria). Per ristorazione servita e caffetteria sarà l'allestimento o l'ampliamento dei dehors a fare la differeza (così da recuperare maggiori sedute a fronte delle regole sul distanziamento fra i tavoli) mentre le gelaterie opteranno per una maggiore diversificazione dell'offerta. Preferenze da cui emerge un importante trend: per la ripartenza, il food retail punta sull'esperienza piuttosto che sul rapporto qualità/prezzo. 

Nuove aprture? Meglio se nei centri città e nei centri commerciali

Con la ripresa dei consumi, i prossimi quattro mesi saranno anche l'occasione per rivedere o ampliare il proprio network di negozi fisici. E su questo non c’è alcun dubbio che i canali privilegiati per aprire nuovi punti vendita siano sempre le high street e i centri commerciali, questi ultimi particolarmente colpiti da 6 mesi di chiusura nei festivi e prefestivi (novembre 2020-aprile 2021). Il 100% di caffetterie e gelaterie conta di aprire nuovi punti vendita nei centri città, il 90% della ristorazione servita aprirà nelle food street di quartiere, il 55% della ristorazione servita nei centri città. Quanto ai centri commerciali, la categoria maggiormente interessata è quella delle gelaterie (75%), seguita dalla ristorazione non servita (64%) e dalle caffetterie (33%). Unica eccezione la ristorazione servita, che aprirà il 50% dei locali nei retail park.



 

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Cosi Com'è
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Molino Grassi
Electrolux

Cosi Com'è
Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena
Molino Grassi

Electrolux
Valverde
Italmill