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Formazione e accoglienza a tavola: Fipe e Progetto Itaca uniti per l’inclusione

Un percorso curato dal cuoco e responsabile scientifico di Italia a Tavola, Matteo Scibilia, per offrire nuove opportunità di crescita e integrazione a chi vive fragilità legate alla salute mentale

 
27 ottobre 2025 | 15:59

Formazione e accoglienza a tavola: Fipe e Progetto Itaca uniti per l’inclusione

Un percorso curato dal cuoco e responsabile scientifico di Italia a Tavola, Matteo Scibilia, per offrire nuove opportunità di crescita e integrazione a chi vive fragilità legate alla salute mentale

27 ottobre 2025 | 15:59
 

Unire formazione e inclusioneÈ questo l’obiettivo de “La mente e il cuore con il cibo”, l’iniziativa promossa dalla Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) insieme a Progetto Itaca, la fondazione che da anni si occupa di salute mentale e sostegno alle famiglie. Un percorso pensato per restituire al cibo il suo valore più profondo: quello di strumento di relazione, crescita e consapevolezza.

Formazione e accoglienza a tavola: Fipe e Progetto Itaca uniti per l’inclusione

Cibo, formazione e inclusione: il nuovo progetto di Fipe e Progetto Itaca

Un percorso tra formazione e inclusione

Il progetto, curato dal cuoco e responsabile scientifico di Italia a Tavola Matteo Scibilia, prenderà il via il 18 novembre nella sede di Progetto Itaca Milano. Per oltre un mese, i partecipanti saranno accompagnati in un percorso che alterna lezioni teoriche e pratiche, con un approccio che unisce competenze tecniche e attenzione alla dimensione umana del lavoro in sala e in cucina. Non si parlerà soltanto di piatti, ma di tutto ciò che dà senso alla ristorazione: il gesto, il servizio, la capacità di accogliereIl piano didattico abbraccia l’intera esperienza dell’ospitalità. Si parte dal marketing della ristorazione e dalla gestione della sala, passando per la mise en place, l’accoglienza, la gestione della comanda, fino al servizio vero e proprio, con un focus anche su gusto e sicurezza alimentare.

Formazione e accoglienza a tavola: Fipe e Progetto Itaca uniti per l’inclusione

Matteo Scibilia, cuoco e responsabile scientifico di Italia a Tavola

Tutto ruota attorno a un’idea chiara: formare persone in grado di stare in un contesto professionale, ma anche di costruire relazioni. La chiusura del percorso, prevista per dicembre, sarà segnata da un pranzo simulato, occasione in cui gli allievi potranno mettere in pratica quanto appreso e ricevere un attestato rilasciato dalla Fipe. «Con questa iniziativa - dichiara il presidente della Federazione, Lino Stoppani - vogliamo ribadire che la ristorazione non è soltanto tecnica o economia, ma è anche relazione, accoglienza, attenzione e condivisione. Il cibo è uno straordinario veicolo di inclusione e di coesione sociale, e il nostro impegno, insieme a Progetto Itaca, è quello di offrire percorsi che valorizzino le persone e le aiutino a sviluppare fiducia e competenze. È un modo concreto per unire formazione e responsabilità sociale, due dimensioni che oggi devono camminare insieme per costruire un futuro più sostenibile e umano».

Quando la ristorazione incontra la responsabilità sociale

Non è la prima volta che la Fipe si muove in questa direzione. Infatti, la Federazione da anni porta avanti progetti che intrecciano formazione e sensibilità sociale, nella convinzione che la ristorazione non sia solo un settore economico, ma anche uno spazio di partecipazione. Iniziative come questa danno concretezza a un principio spesso evocato ma raramente praticato: usare la forza di un comparto vitale come quello dell’Horeca per costruire coesione, abbattere pregiudizi e offrire nuove occasioni di crescita e inserimento lavorativo. Dall’altra parte, Progetto Itaca porta in dote oltre venticinque anni di esperienza nel campo della salute mentale. La fondazione lavora su più fronti - dalla prevenzione alla formazione, dalla sensibilizzazione al sostegno diretto - per promuovere una cultura di attenzione e rispetto verso chi vive situazioni di fragilità. L’incontro con la Fipe nasce proprio da questa visione comune: unire le competenze di chi vive la ristorazione come luogo di relazioni e di comunità con l’impegno di chi ogni giorno combatte contro lo stigma.

«“La mente e il cuore con il cibo” non è solo un’iniziativa di formazione, ma un progetto pensato per offrire nuove possibilità di crescita, inserimento lavorativo e soprattutto, inclusione, così da rafforzare la coesione sociale e combattere i pregiudizi che troppo spesso sono associati alla salute mentale - spiega Alessandro Dubini, presidente di Progetto Itaca Milano. La collaborazione con Fipe-Confcommercio è un esempio virtuoso di come realtà diverse possano unire competenze e sensibilità per generare un cambiamento positivo e concreto che nasce dalla valorizzazione delle persone, andando oltre le barriere e aprendo la strada a una società più accogliente e solidale, tracciando la rotta per un futuro in cui nessuno resti più indietro». L’iniziativa, in fondo, parla del valore del cibo come linguaggio universale. Un linguaggio che accoglie, che crea ponti e che permette di ritrovare fiducia in sé stessi e negli altri.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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