Tempo d’autunno e di tartufi. Savigno sulle colline bolognesi è borgo rinomato per il pregiato tubero. Occasione buona per partecipare ad uno degli eventi della Tartufesta, ma anche per scoprire l’Agriturismo Mastrosasso.
Una gemma nascosta, aperta da pochi mesi. Il “mastro” è
Sandro Bartolini, esperto restauratore di case in sasso (da cui il nome), ma ormai a tempo pieno vignaiolo appassionato e produttore, capace in pochi anni con le sue 30mila bottiglie di scalare le classifiche dei Colli bolognesi.
Non pago delle soddisfazioni enologiche, da pochi mesi, nel suo podere adagiato su un piccolo poggio con vista sulle vigne e relax assicurato, ha dato vita ad un agriturismo di quelli veri, con orto di proprietà, fornitori di fiducia a km zero e piatti della tradizione (ma non solo) innaffiati dalla gamma delle sue etichette che spaziano dalle fragranti bollicine metodo Classico al leggiadro Pignoletto Docg e rossi di bella beva come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.
In sala gestione accogliente e familiare con Sandro affiancato da moglie e figlia, mentre i fornelli sono affidati alla giovane e talentuosa Irina Steccanella, già fulcro dell’Osteria Vini d’Italia a Bologna.
Sandro Bartolini
Arredamento rustico e curato, con griglia a vista per un “evergreen” della brace come le succulente spuntature di maiale e, proseguendo sul filone tradizione, davvero da manuale i tortellini in brodo di gallina, le tagliatelle al ragù e una sontuosa cotoletta alla bolognese.
Fra territorio e innovazione Irina si muove sicura, con Sandro (che è anche sommelier) che suggerisce il vino più adatto, con un rapporto qualità/prezzo assolutamente onesto. A fine pasto si fa fatica a rientrare a casa perché sembra davvero di esserci già.
Per informazioni:
mastrosasso.it