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Giovani e talentuosi: i migliori enotecari d'Italia premiati a Roma

I quattro vincitori del concorso “Miglior enotecario d'Italia” incarnano una figura moderna: esperto, empatico, capace di avvicinare i giovani al vino con un approccio coinvolgente e personalizzato

di Mariella Morosi
12 novembre 2024 | 15:39

Giovani e talentuosi: i migliori enotecari d'Italia premiati a Roma

I quattro vincitori del concorso “Miglior enotecario d'Italia” incarnano una figura moderna: esperto, empatico, capace di avvicinare i giovani al vino con un approccio coinvolgente e personalizzato

di Mariella Morosi
12 novembre 2024 | 15:39

Sono tutti sotto i quarant'anni i vincitori della terza edizione del concorso "Miglior enotecario professionista d'Italia", organizzato da Aepi (Associazione enotecari professionisti italiani) e conclusosi a Roma a Palazzo Valentini. I nuovi campioni dell'enologia sono Silvia Angelozzi per la categoria “Enoteche con mescita,” Daniele Liurni, che si aggiudica il doppio premio per “Enoteche con asporto” e per la “Migliore Enoteca di Roma Città Metropolitana,” Daniele Leopardi, riconosciuto come il miglior enotecario italiano all'estero a Parigi, e Mattia Manganaro, premiato come "Miglior enotecario U30". Tutti, come hanno dimostrato durante la selezione, hanno mostrato preparazione, sensibilità, doti comunicative e manageriali, preparazione tecnica e capacità di capire le tendenze del futuro.

Gli aspetti e il rilievo della professione nel mondo del vino nell'attuale scenario e, in prospettiva, tra sfide e opportunità, sono stati al centro del dibattito. Affrontatate in vari interventi le tematiche attuali come le nuove tendenze di consumo,  che dimostrano lo scarso interesse al vino proprio da parte dei giovani, la produzione alcool-free, i vini naturali, l'equilibrio tra la produzione e il consumo,  sempre più limitato ma rivolto alla qualità secondo gli indicatori, e il ruolo dell'enoturismo.

Gli obiettivi del concorso "Miglior enotecario professionista d'Italia"

Come ha detto il presidente di Aepi Filippo Gastaldi, classe 1983, già “Miglior sommelier della Lombardia” con una laurea in enologia e un'altra in Economia internazionale, i soci sono per un terzo under 40 e quasi tutte le nuove adesioni sono giovani. Il concorso vuole far crescere l'associazione promuovendo l'adesione di nuovi iscritti, oltre che diffondere la cultura del vino. Il suo consumo oggi va oltre il piacere d gustare un buon calice, ci si avvicina con un  approccio nuovo, perchè si vuole sapere come è stato fatto, se è stato rispettato il suo ambiente e l'etica del lavoro. Gli enotecari devono anche trasmettere passione ma anche rispetto per ogni cliente, che non deve essere visto come un numero, ma come una persona con proprie esigenze, possibilità e gusti.

L'obiettivo della competizione - come ha sottolineato Gastaldi - è proprio quello di potenziare le competenze degli enotecari in una professione che va oltre la semplice funzione di vendere vino ma che richiede figure competenti e multifunzionali che diventano la connessione tra i produttori, anche i più piccoli, e i consumatori finali, valorizzando l'eccellenza nel settore. Importante conoscere le lingue, saper ascoltare, consigliare, e soprattutto conoscere il viaggio del vino, dal suo territorio al processo di vinificazione. Spesso l'enotecario organizza corsi di avvicinamento al vinodegustazioni e consulenze in stretto rapporto con cantine e ristorazione, è presente nei social media e partecipa a giurie di concorsi enologici.

«È un piacere ospitare Aepi e la finale del Concorso nazionale, momento culminante di un percorso che punta a valorizzare una professione di alto profilo - ha detto Alessia Pieretti, consigliera di Città metropolitana di Roma Capitale. L'enogastronomia, dalla produzione al consumo, è un asset importante attraverso cui passa la valorizzazione economica e turistica, ricca di tipicità territoriali da scoprire e sostenere in ciascuno dei 120 comuni che compongono l'area». L'appuntamento si è concluso con l'assegnazione del titolo di Ambasciatore Aepi a Carlo Hausmann.

Chi è l'enotecario professionista?

L'enotecario si sta affermando come una figura complessa e multifunzionale, non limitata alla semplice vendita di vino. Oltre a consigliare sulla scelta di acquisto di vini, organizza corsi di avvicinamento al vino, gestisce degustazioni private e offre consulenze personalizzate per la gestione di cantine. Inoltre, l'enotecario è in grado di stimare il valore di bottiglie pregiate, operando in un mercato monitorato dall'indice LivEx che evidenzia la solidità del settore anche in tempi di crisi. Non da ultimo, è un comunicatore attivo, collaborando con riviste, influenzando i social media e partecipando a giurie di concorsi enologici, contribuendo così a diffondere la cultura del vino.

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