Ai blocchi di partenza il Bocuse d'Or (Concours mondial de la cuisine, gara mondiale di cucina), il campionato mondiale di cucina per cuochi a cadenza biennale che si tiene a Lione e nominato così in onore dello chef Paul Bocuse che lo ideò oltre trent'anni fa. L'evento si terrà dal 23 al 27 gennaio prossimo all'Hotel Sirha e rappresenta una delle più prestigiose gare di cucina al mondo. Inoltre, sarà anche l'occasione per scoprire le ultime tendenze e le novità nel mondo della ristorazione. L'Italia, finora, non è mai riuscita a primeggiare nella competizione, ma quest'anno i suoi rappresentanti sono agguerriti e molto preparati, decisi a conquistare il podio. Il cuoco che gareggerà per i colori italiani sarà Marcelino Gomez, coadiuvato da Benjamin Sorensen (souschef) e Viridiana Franco (commis), all'interno della squadra guidata dal coach Alessandro Bergamo e con il coordinamento di Lorenzo Alessio.

Il Team Italia insieme a Enrico Crippa
Bocuse d'Or, la presentazione del Team Italia da Zorzi
Il team è stato presentato in una speciale occasione organizzata all'interno dello showroom di Zorzi, azienda veronese che tratta attrezzature per il settore del food & beverage e che rientra anche fra gli sponsor della partecipazione italiana. L'importanza della gara e della relativa partecipazione italiana è stata sottolineata da più parti dai numerosi e prestigiosi ospiti presenti all'evento. Fra tutti, Enrico Crippa, chef tristellato del ristorante Piazza Duomo di Alba (Cn), presidente dell'Accademia Bocuse d'Or Italia, nata nel 2017 per segnare l'inizio di un nuovo approccio a quello che è il più importante e meritevole concorso per chef professionisti al mondo.

Il Gruppo Zorzi, che nel suo showroom ha accolto la presentazione del Team Italia
«Noi gareggiamo per l'Italia - sottolinea Crippa - e crediamo molto in questo progetto, che mi trovo ora a gestire dopo l'amico Giancarlo Perbellini, che lo ha iniziato. Il Bocuse d'Or rappresenta davvero le Olimpiadi della cucina e quindi tutti noi siamo coesi e uniti per far vincere l'Italia, la sua cucina e il nostro modo di concepirla.» Lo chef continua poi sottolineando quanto il team italiano sia in realtà molto cosmopolita: Marcelino Gomez è argentino, il suo souschef è danese e il commis è italiano, inoltre le preparazioni sono studiate tutte in chiave internazionale. «L'Italia non è più solo il paese della pizza e degli spaghetti, seppure riconosciuti come delle creazioni ormai iconiche - commenta Crippa - e quindi nelle 5 ore e 30 minuti a disposizione di ogni squadra, si potrà esprimere tutta la nostra essenza incrociando tradizione e innovazione nelle preparazioni presentate sui vassoi, fra i quali quest'anno torna anche quello di pesce».

Giancarlo Perbellini ed Enrico Crippa
All'incontro di presentazione a Verona, non poteva mancare Giancarlo Perbellini, tristellato chef di casa e past president dell'Accademia Bocuse d'Or, intervenuto per ricordare quanto sia importante la ricerca di nuove risorse, sia economiche sia professionali per mantenere alto il livello di una squadra di cucina che deve confrontarsi con avversari e giudici di altissimo livello. Ad augurare il meglio al team italiano anche Rocco Pozzulo, presidente della Federcuochi e il presidente dei Cuochi veronesi, Mida Muzzolon, in rappresentanza del territorio dove il Team Italia si è allineato fino alla finale di Lione. Ospite graditissimo Gianluca Tomasi, presidente Nazionale italiana cuochi che ha riportato la recente vittoria nella competizione di Singapore.

Rocco Pozzulo ed Enrico Crippa
Il percorso fino alla finale è stato costellato di incontri ed eventi atti a ricreare il più possibile l'atmosfera e le tempistiche della competizione. In questi giorni, ad esempio, la squadra è già in Francia realizzando addirittura una box per mettere a punto al meglio la propria gara. Da sottolineare, inoltre, che il budget per partecipare a questa competizione risulta avere un valore importante, anche perché i cuochi per due anni si dedicano solo a questo, passando viva via tutte le selezioni (italiana ed europea).
Infine, Marcelino Gomez ha omaggiato il pubblico presente offrendo un proprio piatto, realizzato per l'occasione: “Cremoso di funghi porcini con ragù di radici” nel quale i porcini sono stati serviti come una spuma sulla quale sono appoggiati cubetti di sedano rapa, patata e topinambur saltati velocemente in padella. Tocco finale, una fetta di porcino intero come guarnizione.