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Un orto, un ragazzo nigeriano e una trattoria sul mare. Le belle storie di solidarietà oltre la pandemia

Roberta Mancini della Trattoria Trentasette di Porto Sant'Elpidio affida l'orto del padre scomparso a maggio a un giovane nigeriano rimasto disoccupato. Un gesto di amicizia e di amore per la terra.

di Carla Latini
 
03 febbraio 2021 | 09:31

Un orto, un ragazzo nigeriano e una trattoria sul mare. Le belle storie di solidarietà oltre la pandemia

Roberta Mancini della Trattoria Trentasette di Porto Sant'Elpidio affida l'orto del padre scomparso a maggio a un giovane nigeriano rimasto disoccupato. Un gesto di amicizia e di amore per la terra.

di Carla Latini
03 febbraio 2021 | 09:31
 

Questa storia comincia con la scomparsa, lo scorso maggio 2020, del padre di Roberta Mancini, la cuoca della Trattoria Trentasette a Porto Sant'Elpidio (Fm). Un bellissimo ristorante sulla spiaggia che guarda il mare occhi negli occhi.

Stefano Alessandrini, il marito di Roberta cura la sala, l’accoglienza e la carta dei vini. Giuliano, così si chiamava il papà di Roberta, come tanti anziani nei piccoli centri, curava un orto che era la sua passione e il suo spasso. Lo aiutava, nei ritagli di tempo dei fine settimana, un ragazzo nigeriano, Ventus, con un lavoro stabile in una industria della zona.

Il raccolto dell'orto della Trattoria Trentasette  - Un orto, una trattoria e un ragazzo Le storie di solidarietà oltre il Covid

Il raccolto dell'orto della Trattoria Trentasette 

Una storia di amore e solidarietà
Questa pandemia ha fatto vittime in ogni settore e Ventus è stato licenziato. Stefano lo assume subito, per l’estate, come tutto fare e lavapiatti. Nei giorni di riposo il giovane nigeriano ritorna alle sue abitudini nell’orto di Giuliano dove, nel frattempo, la stagione ha contribuito a produrre pomodori, zucchine, melanzane, peperoni. A Roberta e Stefano viene allora l’idea di sentire l’amico Roberto Cerquotti, patron della società agricola P’orto Franco a Porto Sant’Elpidio e gli offrono i 5mila metri di papà Giuliano da coltivare. Ma Cerquotti ne pensa una migliore. Accoglie Ventus nei suoi corsi di formazione curati dalla Regione Marche e lo avvia ad un futuro di contadino professionista fra potature, semine, piantine e nuovi raccolti.

Nei piatti i sapori della terra
In questo lungo periodo di zone rosse, arancioni e gialle, dopo le soddisfazioni dell’estate ecco quelle dell’inverno con broccoli, cavolfiori, finocchi, lattughe, verze e carciofi delle varietà locali. Stefano e Roberta sanno che attingeranno verdure e ortaggi dall’orto di Giuliano curato da Ventus. E sanno anche che, con tutte le dovute regolamentazioni, sarà un nuovo orizzonte lavorativo per Ventus che, grazie agli amici italiani, potrà, speriamo presto, farsi raggiungere dalla moglie e dal suo bambino di soli due anni. Questa storia continua e continuerà e fa onore a questa parte del territorio marchigiano e ai suoi attori.

Sognando già l’estate in cucina e non solo
Nel frattempo, da lunedì 1° febbraio, la Trattoria Trentasette è aperta a pranzo, tutti i giorni, e garantisce un asporto che non si è mai fermato. Roberta per la stagione calda immagina già condimenti con pomodorini di tutti i colori mentre Martina e Ludovica, le “figlie della Trattoria” imparano anche loro a prendere affettuosa confidenza con la terra del nonno.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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