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Nel nuovo Dpcm ancora le tre fasce Cala l'Rt: tutta Italia sarebbe gialla

Lombardia, Piemonte e Calabria ufficialmente arancio. Sicilia e Liguria gialle. I numeri del contagio: 28.352 nuovi casi, +827 morti. Il governo pensa a misure ad hoc per il Natale. Zero concessioni ai ristoratori. Meno contagi in 24 ore a fronte di un po’ meno test. Siamo comunque lontani dal record di 40.902 positivi del 13 novembre (al 16%).

 
27 novembre 2020 | 12:42

Nel nuovo Dpcm ancora le tre fasce Cala l'Rt: tutta Italia sarebbe gialla

Lombardia, Piemonte e Calabria ufficialmente arancio. Sicilia e Liguria gialle. I numeri del contagio: 28.352 nuovi casi, +827 morti. Il governo pensa a misure ad hoc per il Natale. Zero concessioni ai ristoratori. Meno contagi in 24 ore a fronte di un po’ meno test. Siamo comunque lontani dal record di 40.902 positivi del 13 novembre (al 16%).

27 novembre 2020 | 12:42
 

La scadenza del Dpcm, il 3 dicembre, si avvicina. E tra toto-colori, tregue di Natale, ristori e richieste delle Regioni c'è una gran fibrillazione intorno al governo. Al netto di tutti gli interessi politici ed economici, il nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri confermerà le tre fasce: gialla, arancione e rossa.



Dati sull'Rt dal 16 al 22 novembre: tutta Italia potenzialmente gialla
La buona notizia è che oggi, stando ai dati della settimana tra il 16 e il 22 novembre, tutta Italia sabbe potenzialmente gialla, come confermato dalla cabina di regia.

In ogni regione l’indice di diffusione del contagio Rt (quante persone mediamente infetta un positivo, che dà l'idea di una crescita lineare o esponenziale del virus) è abbastanza basso per non richiedere l'inserimento in una zona arancione, che scatta quando quel dato è tra 1,25 e 1,5 o, in una rossa, con Rt sopra 1,5. C’è in realtà un solo caso, quello della tormentata Calabria, nel quale i dati sono considerati dai tecnici “non valutabili”.

Nel dettaglio, l’Rt nazionale è 1,03 (1,08 quello calcolato su due settimane). Quelli locali:

  • Abruzzo 1,06
  • Basilicata 1,21
  • Calabria 0,92
  • Campania 1
  • Emilia-Romagna 1,07
  • Friuli 1,09
  • Lazio 0,88
  • Liguria 0,76
  • Lombardia 1,17
  • Marche 0,93
  • Molise 1,17
  • Piemonte 0,89
  • Provincia di Bolzano 1
  • Provincia Trento 0,81
  • Puglia 0,99
  • Sardegna 0,71
  • Sicilia 1,04
  • Toscana 1,2
  • Umbria 0,74
  • Val d’Aosta 0,99
L'altro fattore che si osserva è il rischio, frutto della sintesi dei 21 parametri. In 10 Regioni è ancora alto, nelle altre è moderato, seppur in alcuni casi a rischio di peggioramento.

Lombardia, Piemonte e Calabria diventano ufficialmente arancioni
Detto che l'intero Paese sarebbe virtualmente giallo, poi ci sono le decisioni ufficiali prese dal ministero della Salute. Anche perché non si possono fare "doppi salti" da un colore all'altro (cioè dal rosso direttamente al giallo).

Innanzittuto la Lombardia è diventata arancione, come annunciato dal presidente Attilio Fontana: «Grazie ai sacrifici dei lombardi, apprezzati i dati epidemiologici, ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali. A breve la decisone del governo», ha scritto su Twitter. Stesso colore guadagnato da Piemonte e Calabria, dove il prefetto Guido Longo è stato nominato nuovo commissario.

Sicilia e Liguria si tingono invece di giallo.

Il Veneto riapre il sabato le medie e grandi strutture di vendita
In Veneto invece il presidente Luca Zaia ha annunciato che con un'ordinanza che sarà valida fino al 4 dicembre è stata decisa la riapertura al sabato delle «medie e grandi strutture di vendita, sopra i 250 metri quadri».

Il governatore ha spiegato: «Presento un'ordinanza con la quale diciamo, visto che abbiamo introdotto, unici in Italia, il principio di un cliente ogni 20 metri quadri, che il sabato aprono tutti. In maniera tale che resta chiuso tutto la domenica, tranne i supermercati».

I numeri del contagio: 28.352 nuovi casi, +827 morti
In Italia i dati sui nuovi positivi segnano un +28.352, +1,9% rispetto al giorno prima (ieri erano +29.003), mentre i decessi odierni sono +827, +1,6% (ieri erano +822), per un totale di 53.677 vittime.

I tamponi sono stati 222.803, cioè 9.908 in meno rispetto a ieri quando erano stati 232.711. Mentre il tasso di positività è al 12,7%; ieri era del 12,5%.

In sostanza meno contagi in 24 ore rispetto al giorno prima, a fronte di un po’ meno test. Siamo comunque lontani dai dati del record (40.902 positivi il 13 novembre con tasso di positività al 16%), ma i nuovi positivi sono sempre sopra quota 20 mila per il sesto giorno di fila.



Nel nuovo Dpcm ancora le tre fasceDivieti su ristoranti e spostamenti
Niente concessioni a Natale per bar e ristoranti

Vacanze sulla neve: chiesta la chiusura delle frontiere
Sul tavolo del governo c'è poi il tema delle vacanze sulla neve: i presidenti delle Regioni hanno chiesto al governo in videoconferenza di valutare la chiusura delle frontiere in caso di divieto di riapertura degli impianti da sci. L'obiettivo dei governatori sarebbe evitare così la concorrenza degli Stati europei che invece dovessero dare il via libera.

Messa e coprifuoco: a Natale tutti a casa entro le 22
Mentre il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia ha parlato di coprifuoco e tradizioni: «Seguire la messa, e lo dico da cattolico, due ore prima o far nascere Gesù bambino due ore prima non è eresia. Eresia è non accorgersi dei malati, delle difficoltà dei medici, della gente che soffre».

La sottosegretaria al ministero della Salute, Sandra Zampa, ha confermato che il coprifuoco a Natale resterà alle 22.

Ristori: allo studio un bonus con Cig e non solo
In tema di ristori, invece, è allo studio un bonus di Natale. Che dovrebbe riguardare aiuti ai settori più colpiti. Tra le misure previste: cassa integrazione per le festività, rinvio delle scadenze fiscali, proroga ulteriore del blocco dei licenziamenti.

Bar e ristoranti: ancora chiusi, ok solo lo shopping
Il Dpcm di Natale è in fase di studio e restano alcuni punti da definire. Come quello degli orari di apertura delle attività commerciali per lo shopping dei regali e di quelle di ristorazione. Ma per bar e ristoranti non dovrebbero esserci grandi concessioni.

Spostamenti tra Regioni: i divieti restano rigorosi
L'altro tema è quello degli spostamenti tra regioni per raggiungere i parenti: l'orientamento prevalente del governo sarebbe rigoroso, con il divieto totale, a prescindere dalle colorazioni, eventualmente con qualche deroga.

Venerdì 27 novembre tornano a riunirsi i capi delegazione di maggioranza, e dovrebbero esserci anche il Comitato tecnico scientifico e l'Istituto superiore di sanità. A giorni, forse prima, saranno riconvocate le Regioni.

Rimangono gli automatismi legati al monitoraggio del virus
Il nuovo Dpcm sulle misure anti contagio dovrebbe dunque confermare l'impianto del decreto attuale. In particolare restano gli automatismi, legati al monitoraggio, che prevedono il passaggio progressivo da zona gialla ad arancione o rossa o viceversa.

Ma è ancora aperta nel governo la discussione sulle misure per il Natale - che dovrebbero confluire con le altre in un unico Dpcm - e non si sarebbe discusso, nel vertice a Palazzo Chigi di giovedì 26 novembre, neanche del tema scuola. È tempo di nuove valutazioni, dopo il confronto con Cts e Iss, anche alla luce dei dati dell'ultimo monitoraggio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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