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Spiagge sicure grazie ai protocolli. Ma nel weekend rischio assembramenti

Gli stabilimenti balneari devono rispettare le stesse regole del 2020 e dunque non stanno avendo problemi. Ma l'affluenza è poco omogenea: poca gente in settimana, pienone nel weekend

di Federico Biffignandi
 
20 luglio 2021 | 15:43

Spiagge sicure grazie ai protocolli. Ma nel weekend rischio assembramenti

Gli stabilimenti balneari devono rispettare le stesse regole del 2020 e dunque non stanno avendo problemi. Ma l'affluenza è poco omogenea: poca gente in settimana, pienone nel weekend

di Federico Biffignandi
20 luglio 2021 | 15:43
 

Voglia di mare, protocolli rodati, stranieri che iniziano a tornare. Così l’estate degli stabilimenti balneari italiani è stata fino ad ora positiva sia dal punto di vista dell’affluenza che delle sanzioni, fino ad ora assenti almeno stando ad un primo bilancio generale del Sib - Sindacato italiano balneari. C’è però una tendenza che non fa bene all’economia di settore e nemmeno alla lotta ai contagi: durante la settimana l’affluenza tra lettini ed ombrelloni è bassa mentre nel weekend si impenna; l’ipotesi più probabile è che gli italiani hanno sempre meno potere di spesa e al posto delle classiche due settimane di ferie si concedono qualche weekend qua e là.

Estate 2021 ancora in compagnia del Covid

Estate 2021 ancora in compagnia del Covid

 

La spiaggia, un luogo sicuro

Una cosa però è certa: la spiaggia attrezzata è un luogo sicuro e su questo fanno affidamento sia i gestori che i turisti. Va ricordato che il protocollo di sicurezza adottato per questa stagione è lo stesso di quello adottato per il 2020:

  • Divieto dell'uso delle piscine negli stabilimenti;
  • Distanza minima tra le fila degli ombrelloni pari a cinque metri, mentre quella fra un ombrellone e l'altro della stessa fila sarà di quattro metri e mezzo. È opportuno privilegiare l’assegnazione dello stesso ombrellone ai medesimi occupanti che soggiornano per più giorni;
  • Igienizzazione delle superfici prima dell’assegnazione della stessa attrezzatura a un altro utente, anche nel corso della stessa giornata;
  • Per i lettini o le sdraio non posizionate sotto gli ombrelloni, quindi non facenti capo allo stesso nucleo di vacanzieri, si dovrà invece mantenere una distanza di almeno due metri;
  • Per la fruizione delle cabine, va evitato un uso promiscuo, fatta eccezioni per i membri del medesimo gruppo famigliare o che condividono la medesima unità abitativa;
  • Per un migliore accesso agli stabilimenti è suggerita la prenotazione obbligatoria, anche per fasce orarie;
  • In tema si servizi, si ricorda di favorire i pagamenti cashless e digitali.

 

 

La soddisfazione del sindacato

«Per il Covid è difficile se non impossibile diffondersi in un contesto come la spiaggia - ha spiegato Antonio Capacchione, presidente del Sib - e a dirlo è la scienza e gli studi che sono stati fatti, non noi che potremmo essere di parte. Detto questo i protocolli continuano ad essere rispettati e sia dal punto di vista dei gestori che dei clienti non ci sono particolari problemi perché il sistema è rodato dopo l’esperimento dell’anno scorso. Qualche problema in più lo hanno le località in cui le spiagge sono poco profonde, ma in quel caso di parla di problemi di affluenza, non di gestione. A livello di controlli ed infrazioni rilevate non abbiamo notizie di gravi casi, c’è stato qualcosa per qualche iniziativa che non rispettava tutti i protocolli, ma è tutto sotto controllo a differenza dello scorso anno quando invece qualche problematica di quel tipo emerse».

Antonio Capacchione

Antonio Capacchione

 

E a livello di movimento turistico, cosa sta succedendo? «Stiamo notando ottima affluenza nel fine settimana - risponde lo stesso Capacchione - con una presenza di stranieri in crescita rispetto all’anno scorso. C’è però un fenomeno lampante e nazionale, quello per cui si registrano i “pienoni” solo nel fine settimana mentre da lunedì e venerdì c’è molta più calma. Noi cerchiamo di fare in modo che la distribuzione sia più omogena applicando tariffe differente, ma non basta. Prevediamo però un agosto da sold out».

 

In Liguria meno posti a disposizione

La conferma di tutto questo arriva dalle singole esperienze lungo le coste italiane. La Liguria è l’emblema di un’affluenza che cala per gli spazi ridotti: «C’è un calo del 30% dovuto alle norme Covid - spiega il presidente regionale della Sib e vicepresidente vicario nazionale, Enrico Schiappapietra - e al fatto che i turisti a causa della pandemia hanno fatto scelte diverse. Meno affluenza significa però che il lavoro dei gestori migliora in qualità e questo viene apprezzato dai turisti. L’aspetto positivo è che gli italiani sono tornati con un sentiment molto positivo grazie alle vaccinazioni e che stanno tornando anche gli stranieri, americani compresi che l’anno scorso non si erano visti. Per quanto riguarda le due riviere c’è omogeneità, ha fatto più fatica in avvio il Ponente ma perché da quelle parti il turismo è improntato sulle ferie vere e proprie e il periodo inizia più avanti di giugno».

Positivo anche il riscontro sul rispetto del protocollo: «L’anno scorso - prosegue il presidente - era tutto una novità mentre quest’anno siamo partiti già avviati tra mascherine, sanificazioni, distanze ed è un orgoglio che l’anno scorso su 1.250 stabilimenti aperti in regione non si sia registrato nemmeno un cluster. Ciò non toglie che la sicurezza sia al primo posto e che si lavori sempre con la massima attenzione».

 

In Romagna difficile tenere a bada i giovanissimi

Possibilità decisamente diverse in Romagna dove gli spazi non mancano. Qui però c’è il problema di gestire la voglia dei giovani di divertirsi nonostante le strette regole in vigore. «Il sistema di gestione degli stabilimenti è rodato e nel 90% dei casi tutto fila lascio - spiega il presidente Sib locale, Simone Battistoni - mentre qualche problema si registra nei bagni frequentati dai giovani. Le difficoltà dei gestori sono tante perché è difficile arginare l’esuberanza dei giovani i quali, inoltre, hanno anche appreso dai media che sono soggetti a minor rischio di contrarre il Covid in forma grave. Noi però continuiamo a lavorare con serietà, facendo anche più di quello che sarebbe necessario per garantire massima sicurezza».

 

 

Oltre ai giovani, c’è un problema molto complicato, quello dei bambini: «Riuscire a far tenere il distanziamento tra i bambini - spiega Battistoni - è praticamente impossibile. Ma da parte dei genitori ci vuole buon senso, non mancano gli strumenti per limitare ancor di più i danni, come i dispenser di disinfettanti disposti nei vari stabilimenti».

Il boom dei weekend non manca nemmeno sulla Riviera: «Siamo partiti fortissimo a giugno - chiude il presidente - ora stiamo vivendo un luglio molto tranquillo con picchi solo tra sabato e domenica. Il problema, credo, è di tipo economico: le famiglie non hanno più le stesse possibilità e gli imprenditori cercano di chiudere le loro attività il meno possibile per recuperare dalle perdite autunnali ed invernali».


 

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