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Sfida al decreto Zaia in Friuli Futuragra pianta mais Ogm

Agricoltori friulani contro il decreto che vieta la semina del mais Mon810. Da qualche parte in provincia di Pordenone (non è ancora dato sapere dove) venerdì 30 ci sarà la prima semina Ogm per iniziativa di Giorgio Fidenato, presidente degli Agricoltori federati nonché segretario di Futuragra

28 aprile 2010 | 17:25
Sfida al decreto Zaia in Friuli 
Futuragra pianta mais Ogm
Sfida al decreto Zaia in Friuli 
Futuragra pianta mais Ogm

Sfida al decreto Zaia in Friuli Futuragra pianta mais Ogm

Agricoltori friulani contro il decreto che vieta la semina del mais Mon810. Da qualche parte in provincia di Pordenone (non è ancora dato sapere dove) venerdì 30 ci sarà la prima semina Ogm per iniziativa di Giorgio Fidenato, presidente degli Agricoltori federati nonché segretario di Futuragra

28 aprile 2010 | 17:25
 

PORDENONE - In Friuli Venezia Giulia la prima semina in Italia di mais Ogm. L'annuncio arriva da Pordenone, dove l'associazione Agricoltori federati si prepara alla clamorosa prova di forza contro il ministero dell'Agricoltura che fu di Luca Zaia (ora governatore del Veneto) e che ora è affidato a Giancarlo Galan, entrambi dichiaratamente contrari alle coltivazioni di organismi vegetali geneticamente modificati.



«Credo che la questione degli Ogm meriti, da parte di tutti, un supplemento di attenzione - ha sottolineato il neo ministro dell'Agricoltura -. Per questo chiedo a chi in queste ore sta meditando di risolvere la questione con azioni dimostrative di sospendere ogni iniziativa che travalichi i confini della legalità, anche perché troverà in me un interlocutore libero da pregiudizi. La mia raccomandazione parte dal principio che con il dialogo e il confronto sia più semplice trovare soluzioni a una questione che con inutili fughe in avanti si rischierebbe di compromettere».

Venerdì gli agricoltori "ribelli" semineranno alcuni campi a disposizione della loro associazione di categoria. Ad annunciarlo sono stati il presidente di Agricoltori federati nonché segretario di Futuragra, Giorgio Fidenato, e l'amministratore delegato del Movimento libertario, Leonardo Facco. La decisione - precisano - è stata presa «nonostante le polemiche strumentali conseguenti alla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato il via libera alla semina di mais Ogm, nonostante le intimidazioni avanzate da più di un'associazione e nonostante il decreto dell'ex ministro Zaia».

Il 19 gennaio scorso, infatti, il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso del vicepresidente di Futuragra, Silvano Dalla Libera, imponeva ai ministeri competenti di concludere entro 90 giorni il procedimento «di istruzione e autorizzazione alla coltivazione di mais geneticamente modificato già autorizzato a livello comunitario», cioè il Mon 810.

Il 7 aprile, i ministri della Salute, Ferruccio Fazio, e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, hanno controfirmato il decreto predisposto dall'ex ministro dell'Agricoltura e ora presidente del Veneto, Luca Zaia, con cui veniva respinta «la richiesta di messa in coltura di ibridi di mais geneticamente modificati, contenente l'evento Mon 810, formulata dall'Azienda Dalla Libera Silvano». Contro il decreto interministeriale, Silvano Dalla Libera ha annunciato ricorso. Alla coltivazione di mais Ogm in Italia si sono opposti in questi mesi, tra gli altri, la Coldiretti e Legambiente

«Sono state violate tutte le norme di diritto europeo. Da tre anni faccio richiesta al ministero delle Politiche agricole per poter seminare organismi transgenici e non mi è stata mai data una risposta. A questo punto - ha spiegato Fidenato - vale il principio del silenzio-assenso. Ci sono termini di risposta certi e molto brevi. Visto che non si può seminare a ottobre e che ho inoltrato la mia domanda il primo febbraio e nessuno mi ha risposto io semino e basta».

Addirittura è stato lo stesso Fidenato ad avvertire le forze dell'ordine «nel caso in cui dovessero crearsi dei problemi per l'ordine pubblico». Questo spiega anche il riserbo assoluto sul luogo della semina che comunque da quanto fa capire lui stesso potrebbe essere simbolico. Tanto che alla domanda se il mais sarà seminato anche altrove l'agricoltore si limita a un laconico 'no comment”.

Da parte sua Futuragra anche se non condanna 'il blitz” di Fidenato tiene a precisare che intende proseguire la sua battaglia per l'introduzione degli Ogm in Italia rigorosamente «attraverso le vie legali, sia in Italia che in sede europea». «Siamo riusciti a portare all'attenzione dell'opinione pubblica il tema degli Ogm, arrivando fino a una sentenza storica del Consiglio di Stato e informando puntualmente la Commissione europea sulle infrazioni perpetrate dall'Italia ai danni degli agricoltori», ricorda il presidente dell'associazione favorevole alle biotecnologie Duilio Campagnolo.

In attesa che si sblocchi la questione dal punto di vista legale Fidenato però passa ai fatti: «Dobbiamo capire ancora dove ma una cosa è certa: la semina ci sarà. Il decreto di Zaia è totalmente illegale, illegittimo e arbitrario - attacca il presidente dell'associazione Agricoltori federati -. E noi siamo più che convinti di essere dalla parte del giusto. Siamo stufi e stanchi del modo di agire dell'ex ministro. Se alla maggioranza degli italiani non piacciono gli Ogm vorrà dire che non li sceglieranno. Se ai politici non vanno bene faranno a meno di mangiarli ma un paese civile deve ammettere tutte le idee e le possibilità. E Zaia non ha neanche cercato di capire cosa si diceva nella sentenza del Consiglio di Stato. Si è limitato a dire che la sentenza non andava bene. E il suo decreto non è stato neppure notificato all'Unione europea. Siamo di fronte a un vero e proprio abuso di potere, un guazzabuglio che dimostra chiaramente l'illegittimità dei provvedimenti presi fin qui. Il diritto è dalla nostra parte. Sarà poi il mercato a decidere se i prodotti Ogm non piacciono. Ma è in quel caso vogliamo poter fallire».

Fidenato lascia comunque aperta la posiibilità al dialogo: «Ma solo se arriveranno nel giro di poche ore risposte concrete e non affermazioni generiche che servono soltanto a bloccare la semina. Siamo disposti a vedere cosa ha da dirci Galan. Non vogliamo certo farci prendere dalla frenesia ma siamo anche stanchi delle promesse dei politici. Tanto più che i tempi per poter seminare sono strettissimi. Non abbiamo problemi a bloccare la semina di venerdì anche se riteniamo che la nostra azione sia legittima e semmai a essere illegittime siano le leggi del governo e che questa classe politica abbia avuto un atteggiamento poco rispettoso verso le direttive europee».

A essere piantati saranno semi della Monsanto contenenti l'evento Mon810 che, ricorda Fidenato, è l'unico ad essere autorizzato in Europa. Infine l'ultima considerazione: «Pianteremo i semi ogm accanto a un terreno dove si coltiva mais non Ogm. Fra quattro mesi invitiamo tutti a vedere con i propri occhi la differenza di stato di salute che c'è fra le due piante». La sfida è dunque lanciata. Le sementi Ogm sono pronte a essere piantate nella terra: l'iniziativa verrà presentata nei dettagli in una conferenza stampa in programma giovedì. Sul tema è intervenuto l'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Violino, che avvisa i "ribelli" pordenonesi: «Non sono autorizzati a seminare pannocchie Ogm».


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