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Italiani troppo impegnati Solo pasti veloci e fuori casa

Secondo il sociologo Claude Fischler i ritmi di vita al giorno d'oggi stanno accelerando sempre di più e lo stile di alimentazione sta progressivamente seguendo questa tendenza. Il risultato? Numerosi pasti veloci e fuori casa, in orari sempre più vari, e scarsa dedizione alla preparazione del cibo

30 novembre 2010 | 14:49
Italiani troppo impegnati Solo pasti veloci e fuori casa
Italiani troppo impegnati Solo pasti veloci e fuori casa

Italiani troppo impegnati Solo pasti veloci e fuori casa

Secondo il sociologo Claude Fischler i ritmi di vita al giorno d'oggi stanno accelerando sempre di più e lo stile di alimentazione sta progressivamente seguendo questa tendenza. Il risultato? Numerosi pasti veloci e fuori casa, in orari sempre più vari, e scarsa dedizione alla preparazione del cibo

30 novembre 2010 | 14:49
 

Italiani troppi impegnati e a risentirne di più è l'alimentazione. I ritmi di vita, infatti, stanno accelerando e lo stile di alimentazione sta progressivamente seguendo questa tendenza. Il risultato è che il tempo e la qualità dello spazio dedicato all'alimentazione nell'arco della giornata risultano oggi compressi tra gli altri impegni quotidiani degli individui che sempre più spesso si trovano costretti a sacrificare la qualità della propria alimentazione. Il risultato? Numerosi pasti veloci e fuori casa, in orari sempre più vari e scarsa dedizione alla preparazione del cibo. Tutti indicatori di un processo di destrutturazione del concetto di mediterraneità. Un vero peccato vista l'importanza della dieta mediterranea, riconosciuta in tutto il mondo, ed entrata da poco nel patrimonio dell'Unesco.

Lo studio è stato commissionato dal Barilla center for Food & Nutrition al sociologo Claude Fischler a capo del Centro Edgar Morin, che lo presenterà al secondo Forum sull'alimentazione in programma a Milano, all'università Bocconi, fino a domani, 1 dicembre.

Nonostante le spiccate qualità salutistiche, la dieta mediterranea sta perdendo valore anche quando gioca 'in casa”. In particolare, dalla ricerca emerge che ogni giorno in Italia vengono consumati circa 105 milioni di pasti, di cui il 76% in casa e il 24% fuori casa. I pranzi (53%) prevalgono sulle cene (47%) mentre il 71% dei pasti sono consumati con i familiari, il 16% con amici e colleghi e il 16% da soli. Il 67% dei 25,5 milioni di pasti consumati fuori casa è concentrato nell'occasione del pranzo, che solo nel 30% dei casi è consumato tra le ore 13 e le 14.

Osservando la ripartizione per modalità dei pasti consumati quotidianamente in Italia emergono alcune modalità non proprio 'made in Italy”: come il 'pranzo in corsa” (11%) e 'pranzo di recupero” (5%). I pranzi consumati in meno di 10 minuti rappresentano il 9% del totale dei pranzi consumati fuori casa. Inoltre, il 14% dei pasti fuori casa è consumato in piedi mentre il 15% seduti, ma non a tavola. Nel caso dei pranzi fuori casa si tratta prevalentemente di primi piatti (41%) e di secondi piatti (42%), con 1 milione di primi piatti pronti consumati fuori casa ogni giorno (in buona parte nei bar/tavola calda).



I pasti consumati dagli italiani sono prevalentemente preparati da persone diverse da chi li consuma (nel 62% dei casi se si considera il dato aggregato). La maggior parte dei pasti in casa (il 45%) è preparato in un tempo tra compreso tra 10 e 30 minuti ed è consumato in 20-30 minuti.

Se si considerano invece i pasti fuori casa i tempi di preparazione scendono, nella maggior parte dei casi, a meno di 10 minuti. Bisogna dunque intervenire subito per rilanciare un'alimentazione che ha riconoscimenti e che vanta seguaci in tutto il mondo, ma che, invece, è sempre più ignorata nei paesi d'origine. In merito l'indagine propone una riflessione su un gruppo di parole chiave: tavola, estetica, ricette, rituali, ozio, mercato, frugalità ma anche macchia mediterranea intesa come occasione di scambio e conoscenza. Per riscoprire così il gusto del mangiare ma anche dello stare insieme.


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