L’olio extravergine d’oliva come alimento irrinunciabile della Dieta mediterranea. Se n’è parlato il 17 novembre scorso in un convegno a Roma su alimentazione e diabete organizzato da EuroMediForm.
Agli interventi di numerosi medici specialisti, come riportato dal sito
www.piaceridellavita.com, si è aggiunto quello dello chef
Matteo Scibilia, proprietario dell'Osteria della Buona Condotta di Ornago (Mb), che si è concentrato appunto sulle proprietà della Dieta mediterranea, sottolineando in particolare il ruolo centrale dell'uso quotidiano dell'olio extravergine di oliva. Scibilia ha preparato anche un pranzo in chiave salutistica per i partecipanti al convegno. Per tutte le pietanze, lo chef ha impiegato l'olio evo biologico dell'azienda Persiani di Atri (Te). Dai lavori del convegno, dal titolo "Obiettivi e percorsi per la gestione ottimale della persona con diabete", è emerso che l'olio d'oliva rappresenta un importante alleato per la salute dell'uomo.
Le proprietà benefiche di questo alimento sono legate principalmente alla sua composizione, dato l'elevato contenuto di acido oleico e la presenza di sostanze antiossidanti quali la vitamina A, la vitamina E e composti fenologici semplici e complessi. I benefici della dieta contenente olio extravergine d'oliva sono stati evidenziati con chiarezza negli ultimi anni da studi clinici condotti su popolazioni europee e americane; le popolazioni che consumano in abbondanza olio evo presentano una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari.
Matteo Scibilia
Nei diabetici, l’olio extravergine d'oliva è efficace perché riduce i livelli di glucosio nel sangue e diminuisce la pressione arteriosa, oltre a proteggere le mucose ed evitare gli effetti dell'ipocloridria, riducendo così i rischi di ulcere gastriche e duodenali. Uno studio effettuato a Casamassima (Ba) dal gruppo di lavoro del direttore della cattedra di Geriatria e Gerontologia dell'università di Bari,
Antonio Capurso, ha dimostrato la validità di tale suggerimento alimentare: «La Dieta mediterranea è il consumo costante di olio extravergine di oliva - ha spiegato Capurso - riducono fortemente il rischio di declino cognitivo nelle persone anziane».
Lo studio ha riguardato 704 persone di età compresa fra 65 e 85 anni, valutate nelle abitudini alimentari e seguiti per 9 anni nelle loro funzioni cognitive. Alcune di loro si sono alimentati con la tipica dieta mediterranea, nella quale l'olio extravergine d'oliva rappresenta lo 85% del consumo totale di acidi grassi monoinsaturi, altre in maniera differente. «Dall'analisi - ha concluso Capurso - è emerso che gli anziani che assumevano una dieta a elevato contenuto di acidi grassi monoinsaturi, realizzavano nel tempo risultati migliori di coloro che praticavano una dieta differente».
Un’altra scoperta riguarda invece il consumo quotidiano di olio extravergine di oliva, che aiuta a prevenire e combattere i tumori intestinali. La scoperta è del gruppo di ricerca di
Antonio Moschetta dell'Università degli Studi di Bari, grazie a uno studio sostenuto dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) i cui risultati sono pubblicati sulla rivista Gastroenterology. «In studi preclinici - dice Moschetta - abbiamo potuto simulare geni alterati e stati di infiammazione intestinale, dimostrando che la somministrazione di una dieta arricchita di acido oleico è in grado di garantire notevoli benefici per la salute».
Per informazioni:
www.euromediform.it