I pasticci del Governo continuano. E non parliamo questa volta di scelte politiche, di gestione della pandemia, di crisi, di vaccini o di altre questioni sulle quali le figuracce sono state tante (troppe) ma sulle quali va dato atto che prendere decisioni non è sempre facile. A questo giro urge puntare (anzi, tornare) su una questione molto più semplice, nel senso di poco opinabile, quella della comunicazione che oggi ha clamorosamente toppato sulla riapertura dei musei in zona gialla. Chiariamo subito: i musei sono aperti nei giorni feriali. Stop.
Già con il primo lockdown però ci eravamo ritrovati a dover fare i conti con Decreti scritti (forse anche giustamente) in termini tecnici, politici e burocratesi sui quali noi poveri cittadini comuni non potevamo avere voce in capitolo. Peccato però che in quegli stessi decreti ci fossero scritte le regole - del tutto nuove - per poter vivere le nostre giornate.
Musei nelle zone gialle aperti sì o no? Confusione nelle faq del governo
Le Faq, più complicate dei decretiCi si è appellati dunque alle spiegazioni di chi le regole le aveva scritte
con quel termine Faq entrato prepotentemente nel nostro dizionario quotidiano posto a rappresentare la risposta a tutte le domande più frequenti dei
cittadini. Ma anche in quel caso l'ufficio comunicazione di
Palazzo Chigi aveva mostrato lacune profonde, che lo diventavano sempre di più ad ogni tentativo di spiegazioni ulteriori.
Vi ricordate dei congiunti?Arci nota la questione dei congiunti sulla quale era stata fatta una confusione tragicomica con il decreto che aveva concesso agli italiani di mettere il naso fuori casa quel famoso 4 maggio. Si era parlato inizialmente di
famigliari stretti, poi anche di famigliari meno stretti, quindi di partner, poi di fidanzati e infine di
amici, come a dire: liberi tutti.
E le seconde case? Chi ci ha capito qualcosa?Abbonandone altri meno "glamour" l'altro inghippo comunicativo è stato molto recente e ha
riguardato le seconde case. A Natale era concesso raggiungerle anche fuori
Regione, poi col decreto post festività sembrava essere bloccata questa deroga. Ma col passare dei giorni si è capito che le maniche erano più larghe fino ad arrivare alla
risposta definitiva: si può andare sempre, anche fuori regione. Ma, attenzione: nelle seconde case possono andare solo i familiari
conviventi, non possono esserci altri nuclei familiari, né parenti o amici. Scrivono su questo punto i tecnici di Palazzo Chigi: «Naturalmente la casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con l’avente titolo e vi si può recare unicamente tale
nucleo. La sussistenza di tutti i requisiti indicati potrà essere comprovata con copia del titolo di godimento avente data certa o eventualmente anche con autocertificazione. La veridicità delle
autocertificazioni sarà oggetto di controlli successivi e la falsità di quanto dichiarato costituisce reato». Ci si capisce qualcosa? Mica tanto.
E ora, i museiMa ora, la più bella (anzi, brutta). L'ultimo
Dpcm ha concesso ai
musei delle zone gialle di riaprire nei giorni feriali per la gioia dei direttori, degli appassionati e, perchè no, anche di ristoratori e mondo del
turismo. Un segnale di ripartenza insomma. Ma nelle Faq pubblicate il 20 gennaio improvvisamente è comparsa questa domanda con relativa risposta, nell'apposita sezione dedicata alle zone gialle: Cosa è previsto per i
musei e per gli altri luoghi di cultura? Il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi di cultura (di cui all'articolo 101 dei Codici dei beni culturali e del paesaggio) è sospeso.
Lo screenshot della pagina ufficiale prima della modifica
Ma come? Un tranello nel quale tutta la
stampa italiana è caduta riportando il passaggio e il problema non è certo dare contro a colleghi, ma pensare a quei cittadini che magari hanno letto l'
articolo in cui se ne parlava e hanno evitato di far visita al proprio museo preferito dopo tante settimane di chiusura. La comunicazione di Palazzo Chigi, tuttavia, deve essersi accorta dello
strafalcione e ha tolto dalle Faq la risposta ai musei. Un rimedio che, come spesso accade, non fa altro che peggiorare la
situazione. Perchè la risposta non è più comparsa lasciando i cittadini spiazzati. Quale sarà la
verità?
Ma alla fine decide il buonsensoPer i più superficiali un problema, per chi vuole approfondire invece basta rifarsi al testo del Dpcm dove è espressamente detto che i musei in zona gialla sono riaperti nei giorni feriali e fa fede questo passaggio. La
macchia, un'altra, resta però e si aggiunge a tutte le altre sopra citate alle quali non possiamo non aggiungere i ritardi
apocalittici nella comunicazione dei nuovi Dpcm che, ormai, arrivano praticamente a notte fonda e a ridosso delle scadenze precedenti. Se non altro hanno deciso di toglierci qualche volta dall'impiccio di attendere la comparsata del premier Giuseppe Conte in
conferenza stampa, che poi spesso rimanda all'interpretazione delle Faq.
Insomma, alla fine di tutto spesso non resta che appellarsi alle forze dell'ordine perchè poi, si sa, i
controlli diretti li fanno loro e loro decideranno le nostre sorti. Ma alzi la mano chi, alla domanda "Posso fare...?" non si è ancora sentito rispondere dagli agenti stessi: «Dipende dal
buonsenso di chi effettua il controllo». Ma allora ditelo: siamo su scherzi a parte?