Per il bolognese Gruppo Felsineo, a quanto pare, Milano è la città ideale per presentare in anteprima la sua vocazione a valorizzare il ruolo sociale d’impresa, nonché le scelte per iniziative di sostenibilità e inclusione sociale. Nel mese di ottobre, per esempio, ha presentato Open Food Factory, un hub appena creato per promuovere una cultura alimentare sana ed equilibrata nonché sensibilizzare sull’importanza di una nutrizione bilanciata che, unita a un’adeguata attività sportiva rappresentano le condizioni essenziali per la salute e il benessere. Adesso, ha presentato un progetto che ha l’obiettivo di sostenere l'integrazione dei giovani con fragilità per favorire una società più inclusiva e sensibile alle diversità.

Gruppo Felsineo e Consorzio SiR hanno siglato un protocollo d'intesa
Gruppo Felsineo, il sapore dell'inclusione
Il luogo scelto per il secondo appuntamento è la Trattoria Solidale all’interno di Cascina Biblioteca, un angolo di Milano che merita di essere conosciuto meglio sia per la suggestione ambientale che per le iniziative di solidarietà che vi fanno capo. Come, appunto, quelle ideate da Open Food Factory che prima ha presentato un libro di ricette dal titolo evocativo “Bontà chiama bontà”, che coniuga solidarietà e gusto attraverso piatti sostenibili che raccontano la stagionalità, il rispetto per la tradizione e l’integrazione, realizzate con i ragazzi del Centro Anffas di Modiano, la realtà socio-assistenziale di Sasso Marconi, con cui il gruppo alimentare bolognese collabora dal 2020. Il volume è stato realizzato con il supporto degli studenti dell’Istituto Alberghiero Luigi Veronelli, che è punto di riferimento di un ampio territorio dell’area metropolitana di Bologna, che si sono occupati anche dei commenti nutrizionali che accompagnano ogni proposta. Si tratta di 36 ricette che esaltano tutto il sapore dell’inclusione valorizzando il corretto bilanciamento alimentare tra le proteine animali della mortadella di Felsineo e quelle vegetali degli affettati e proposte 100% plant-based di FelsineoVeg.

Salvatore Semeraro ed Emanuela Raimondo firmano il protocollo d‘intesa
Poi, per estendere il progetto di inclusione sociale a livello nazionale, il Gruppo bolognese ha siglato un protocollo d’intesa con il Consorzio SiR, fondato nel 2000 a Milano per promuovere la cooperazione sociale e favorire un welfare inclusivo e sostenibile, con particolare attenzione alle fasce più deboli. Al centro dell’accordo, orientato alla creazione di valore sociale condiviso, l’integrazione dei ragazzi con fragilità che, grazie alla sinergia tra formazione e impresa, possono accedere a concrete opportunità occupazionali nella ristorazione sociale e nel settore alimentare. La partnership prevede un'esperienza educativa attraverso masterclass e percorsi didattici pratici e innovativi in azienda. L’obiettivo è sviluppare abilità e perfezionare professionalità, contribuendo a rendere il mondo del lavoro più inclusivo. L’accordo comprende, inoltre, un focus sulle tematiche legate alla corretta nutrizione, collocandosi così all’interno dell’iniziativa Open Food Factory, l’hub di educazione alimentare di Gruppo Felsineo.
Gruppo Felsineo, una semina per far crescere
Ad approfondire ulteriormente le tematiche dell’inclusione sociale, nell’incontro organizzato a Milano, ci hanno pensato Emanuela Raimondo (amministratore delegato Gruppo Felsineo), Salvatore Semeraro (presidente del Consorzio SiR), Beatrice Beni (coordinatrice Centro Modiano), Simone Fogacci (docente dell’Istituto Veronelli) che hanno risposto alle domande dello scrittore Gabriele Mignardi che aveva il compito di coordinare il dibattito. E, così, Emanuela Raimondi ha sottolineato che «abbiamo sempre creduto nel ruolo sociale delle aziende e siamo convinti che la diversità sia una fonte di arricchimento. La pubblicazione del libro di ricette rappresenta la concretizzazione di un progetto di inclusione sociale cui teniamo particolarmente e che ci coinvolge da diversi anni. È per noi un'esperienza estremamente gratificante, che ci ha permesso di creare concrete opportunità di integrazione, attraverso la realizzazione di proposte gastronomiche sane, gustose ed equilibrate. Abbiamo quindi deciso di estendere questo progetto di inclusività a livello nazionale, siglando un protocollo d’intesa con il Consorzio SiR. L’accordo punta a incentivare la valorizzazione della diversità favorendo l'integrazione dei giovani con fragilità nel settore alimentare e della ristorazione sociale».

abriele Mignardi, Salvatore Semeraro, Emanuela Raimondi, Simone Fugacci e Beatrice Berni
Semeraro ha aggiunto che «ogni masterclass è un’occasione unica di incontro e di crescita per i ragazzi del Centro di Formazione Professionale del SiR, che possono conoscere l’azienda "in classe", apprendere e sperimentarsi, insieme ai loro docenti, a fianco di chi in azienda vive ogni giorno. La collaborazione con Gruppo Felsineo è perciò un’opportunità importante, la testimonianza che l’inclusione lavorativa passa dalla concretezza dell’incontro, dalla trasmissione diretta di competenze e dallo scambio reciproco, in cui anche chi è apparentemente più fragile ha qualcosa da dare». Mentre Beni ha detto che«la frase da cui parto sempre è quella di un padre che disse alla maestra che considerava suo figlio incapace di apprendere: “Se non impara… insegna”. Questo assioma racchiude il valore profondo del progetto di ricette solidali sviluppato con Gruppo Felsineo, dove la cucina diventa un ponte per l'inclusione e la scoperta di capacità nascoste. Lavorare con le persone con disabilità insegna ad ascoltare, a sorprendersi e a comprendere nuovi modi di relazionarsi. Questo libro valorizza le diversità e dimostra quanto queste ci possano trasmettere».
Per Fogacci «la collaborazione con Gruppo Felsineo e il Centro Modiano è stata un’esperienza concreta e formativa, che ha sensibilizzato i nostri studenti su tematiche etiche, inclusive e salutistiche. Concepito come un laboratorio di ricerca e innovazione, il nostro istituto promuove l’integrazione e la valorizzazione della diversità attraverso la buona cucina e il benessere. Grazie a partner come Gruppo Felsineo possiamo dare agli studenti strumenti utili per affrontare il mondo del lavoro con competenze di alto valore, contribuendo al contempo alla crescita della comunità. Questo progetto è un esempio di come la scuola possa integrarsi con il territorio, formando futuri professionisti consapevoli e attenti alla sostenibilità sociale». La semina è stata effettuata. Adesso è importante seguire la crescita per arrivare alla maturazione dei frutti di un progetto che stimolerà altre iniziative a sostegno di chi è fisicamente in difficoltà.