Va bene che il Giubileo si tiene ogni 25 anni, in casi straordinari anche ogni 10 o 15 anni, ma certe randellate ai turisti-visitatori-fedeli, a Roma, si potrebbero (e si dovrebbero) evitare. Due esempi su tutti in occasione del Giubileo dei giornalisti. Venerdì 24 gennaio in un ristorante di Largo di Torre Argentina: un carciofo alla romana 9,50 euro; un carciofo alla Giudia, 9,50 euro. Sì, avete letto bene, due carciofi (non proprio nel cuore della Capitale) sono costati la bellezza di 19 euro.

Giubileo: prezzi folli in alcuni bar-ristoranti di Roma
Ma non solo, con due piatti di pasta e una bottiglia (0,75 l) di acqua minerale: ticket finale di 50 euro. Va bene, voi direte, manca però il coperto. Vero, com'è vero che per coperto non hanno servito nemmeno un pacchetto di grissini o due mini-panini. Zero. Altro locale-bar, in via della Croce: un panino e un toast e due mezze minerali, 20 euro.

Lo scontrino di un locale-bar di Roma: un panino e un toast e due mezze minerali, 20 euro
Ogni commento è superfluo. Unica amara riflessione: vale la pena spennare oggi il turista, italiano-straniero che sia, per un guadagno che va a discredito dell'intera categoria, mettendo sullo stesso piano profittatori e ristoratori che fanno con onestà il loro lavoro?
Roma: tra cantieri, monopattini e la bellezza di una città in trasformazione
Fin qui la ristorazione ad oltre un mese dall'inizio del Giubileo. Ma il resto della città? Il centro di Roma, in questi ultimi tempi è cambiato, in meglio. Tutto un altro aspetto rispetto al passato, soprattutto attorno al Vaticano , via della Conciliazione e Castel Sant'Angelo. Un volto seminuovo, con la sorpresa di una città che viene costantemente pulita nelle ore mattutine e serali. E non è poco considerando che migliaia di pellegrini nei fine settimana invadono ogni via e angolo del centro storico, da Termini a piazza Argentina, dal Vittoriano (praticamente tutto visitabile e dal quale si gode una magnifica vista della città) a via del Corso, fino a piazza del Popolo e naturalmente attorno alla citta del Vaticano e piazza San Pietro.
Migliaia di turisti-visitatori, che si aggiungono ai quattro milioni di residenti, impongono un monitoraggio costante della pulizia e della sicurezza pubblica. Un aspetto che, almeno a prima vista, sembra essere attenzionato con cura grazie anche a decine di ''occhi elettronici" e alla presenza di personale in divisa. Fin qui le buone notizie, per il resto, il traffico è e rimane come sempre caotico fra lampeggianti e auto blu, Ncc, van di varia natura, e furbetti in doppia e tripla fila.

Il traffico a Roma resta un problema
I cantieri? Roma, da questo punto di vista, è e rimane - per sua fortuna o sfortuna - una Città Eterna per i lavori pubblici. Lo testimonia via dei Fori Imperiali alle prese con nuovi scavi che stanno portando alla luce antichi e sorprendenti resti praticamente in faccia al Vittoriano. Il tutto a un tiro di schioppo dal Colosseo, finalmente liberato dal traffico e dai venditori ambulanti irregolari, piaga questa dei Ponti che portano a Castel Sant'Angelo, in particolare nelle ore pomeridiane. E poi i monopattini, vero pericolo per i pedoni.
Nonostante i divieti e gli obblighi del nuovo codice della strada, sfrecciano a tutta velocità, spesso contromano. Ecco Roma, con gli argini del Tevere puliti e accessibili per molti tratti, così come andrebbe fatto per piazza di Spagna e relativa Scalinata di Trinità dei Monti, mentre rimane impossibile arginare l'assalto costante e continuo a Fontana di Trevi. D'altronde, si potrebbe non ammirarla, cosi bella e suggestiva, soprattutto di notte?