Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 28 aprile 2024  | aggiornato alle 05:40 | 104835 articoli pubblicati

Conte: «Riaperture anticipate? Dopo il 18». Ma non i ristoranti

Il premier apre al pressing delle Regioni per attività come palestre o parrucchieri, ma solo dopo due settimane dall'inizio della Fase 2. «Bisogna aver pazienza». Per l'Horeca nessuna prospettiva prima dell'1 giugno.

 
05 maggio 2020 | 12:51

Conte: «Riaperture anticipate? Dopo il 18». Ma non i ristoranti

Il premier apre al pressing delle Regioni per attività come palestre o parrucchieri, ma solo dopo due settimane dall'inizio della Fase 2. «Bisogna aver pazienza». Per l'Horeca nessuna prospettiva prima dell'1 giugno.

05 maggio 2020 | 12:51
 

Si corre: la Fase 2 è appena cominciata e già piovono richieste su richieste al Governo e alle istutizioni di competenza per accelerare le aperture. Piscine e palestre, parrucchieri ed estetisti, ristorazione: nessuno aspetta, la situazione economica è troppo pesante. Ma Giuseppe Conte non cede, almeno, non del tutto. In un intervista rilasciata al quotidiano online Affari Italiani, il presidente del Consiglio parla di «primi passi incoraggianti», ma aggiunge anche che «la strada è lunga».

Ipotesi riaperture anticipate? Si pensa a palestre e piscine, più difficile per parrucchieri ed estetisti, niente sui ristoranti - Conte: «Riaperture anticipate? Dopo il 18». Ma non i ristoranti

Ipotesi riaperture anticipate? Si pensa a palestre e piscine, più difficile per parrucchieri ed estetisti, niente sui ristoranti

È fiero, il premier, degli italiani: «I cittadini hanno mostrato un grande senso di responsabilità: nella loro reazione ho volto grande voglia di ripartire, ma anche consapevolezza che bisogna farlo nel rispetto delle regole. Gli spostamenti sui mezzi pubblici e il ritorno al lavoro di milioni di persone si stanno svolgendo senza eccessivi disagi».

Comportamenti corretti, lodevoli. Ma non sufficienti ad accontentare le richieste di riaperture anticipate mosse da alcune Regioni. Conte non chiude, ma chiede pazienza, come già aveva ribadito in Aula durante il consueto aggiornamento sulle misure di fronte al Parlamento. Pazienza, almeno fino al 17 maggio. «Sino ad allora saranno in vigore le misure dell'ultimo Dpcm, le Regioni ogni giorno ci forniranno i dati aggiornati e sono fiducioso che con il rispetto delle regole la curva epidemiologica potrà ulteriormente rallentare in alcuni territori».

Il premier è chiaro: prima del 18 non se ne parla. Esattamente le due settimane necessarie al Comitato tecnico-scientifico per comprendere se la curva epidemiologica si mantenga o meno "sotto controllo" - perché, se così non fosse, si tornerebbe probabilmente ad un lockdown più serrato.

Le ipotetiche concessioni di Giuseppe Conte, almeno al momento, aprono a significative speranze per alcuni settori. Come le palestre, ad esempio. Per quanto riguarda infatti le strutture sportive, infatti, il Ministro Vincenzo Spadafora ha chiesto un parere proprio al Comitato tecnico-scientifico per poter riaprire le palestre il 18 maggio (o al massimo al 25, per permettere ai gestori di organizzarsi). Anche se fosse, i titolari di queste saranno costretti ad adeguarsi a regole severissime di contenimento. Vale a dire: ingressi scaglionati, spogliatoi e aree comuni chiusi, distanza minima di due metri negli allenamenti, guanti e mascherina obbligatori per gli insegnanti, pulizie e sanificazioni costanti di locali e attrezzature, nonché delle postazioni per gli impiegati. 

Situazione simile per le piscine, la cui grande sfida sarà quella di garantire situazioni di sicurezza non tanto in acqua, ma subito fuori. Spadafora anche qui vorrebbe creare una strategia che funzioni, che garantisca ai vari nuotatori di non incontrarsi affatto usciti dalla vasca. Il problema delle piscine, tuttavia, riguarda gli spogliatoi, chiaramente impossibili da chiudere. L'idea sarebbe quella di permettere ad un nuotatore alla volta di fare la doccia: prima che il successivo entri, bisognerà sanificare lo spogliatoio... Anche per le piscine la data di riferimento è il 18 maggio.

Per parrucchieri ed estetisti la situazione invece è più complicata: anche perché secondo le tabelle Inail questo è uno dei settori a rischio medio-alto di contagio. L'intenzione del Governo è dunque di tenere come data di apertura quella del 1° giugno, ma tante Regioni spingono per anticipare i tempi (soprattutto quelle con un basso numero di contagi o la Liguria). Le regioni in questione (quelle a basso numero di contagi) sono però convinte che l'evoluzione a ribasso della curva epidemiologica darà la spinta necessaria al Governo per accettare le richieste di apertura anticipata differenziate territorialmente. «Non credo che Regioni come la nostra - spiega ad esempio Daniele Leodori, vicepresidente del Lazio - dovranno attendere il 1° giugno come da previsione iniziale del Governo».

Palestre, piscine, parrucchieri e centri estetici... Ma nessun accenno ai ristoranti e all'Horeca in generale. Per questi pare si resti ancorati alla data del 1° giugno. Nessuna previsione su un'eventuale apertura anticipata da parte del Governo, questo nonostante anche le decine di migliaia di firme raccolte dalla Fipe - Federazione italiana pubblici esercizi per una riapertura anticipata il 18 maggio (a cui si aggiunge la richiesta di contributi a fondo perduto).
Eppure quello dei ristoranti è uno dei settori più penalizzati dalla crisi economica conseguente al lockdown. Un'indagine di Confcommercio Toscana infatti ha prospettato per la regione di competenza (ma il principio vale a livello nazionale) un calo drastico del fatturato, con il rischio di chiusura definitiva per un'alta percentuale di attività.
Come ha voluto poi sottolineare Aldo Cursano, vicepresidente vicario di Fipe, gli strumenti di sicurezza da adottare alla riapertura il settore li conosce già molto bene, è pronto a garantirli, anche perché se non lo facesse perderebbe clientela e sarebbe quindi costretto a chiudere.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Mulino Caputo
Onesti Group
Giordana Talamona
Cosi Com'è
Union Camere

Mulino Caputo
Onesti Group
Giordana Talamona

Cosi Com'è
Agugiaro e Figna Le 5 Stagioni
Senna