Sette nuovi ingressi, un nuovo volume e una cerimonia che ha unito tradizione e attualità. L’Associazione Le Soste, fondata 44 anni fa da Gualtiero Marchesi, ha presentato a Milano, nella Sala Buzzati del Corriere della Sera, la nuova edizione del «Libro Le Soste 2026».
Davide Oldani, presidente de Le Soste
Un libro d’arte per raccontare le storie della ristorazione italiana
L’opera, pubblicata da Gribaudo Feltrinelli, racconta le storie delle insegne e delle persone che animano il panorama gastronomico italiano. La copertina, firmata quest’anno dall’artista Velasco Vitali, interpreta la storica freccia di Emilio Tadini, simbolo dell’associazione e metafora del viaggio.
Il volume si presenta come una “opera d’arte tascabile”, pensata per durare nel tempo e valorizzare le visioni dei cuochi associati. La prefazione è di Giuliano Sangiorgi, cantautore e fondatore dei Negramaro, che riflette sul significato profondo della «sosta». «La sosta non è solo una pausa, ma un atto di consapevolezza, un tempo dedicato al pensiero e al gusto», scrive Sangiorgi nel testo introduttivo. Il libro sarà disponibile nei ristoranti de Le Soste, nelle librerie e - grazie a una partnership con Mercedes-Benz, che ne ha acquistate 42mila copie - sarà omaggiato da gennaio ai nuovi acquirenti delle vetture della casa automobilistica.
Sette nuovi soci e tre nuove regioni rappresentate
La cerimonia è stata anche l’occasione per accogliere sette nuovi ristoranti associati, portando a 106 il numero totale delle insegne. Con questi ingressi, l’associazione amplia la propria presenza in Valle d’Aosta, Calabria e Molise.
I nuovi membri sono:
- «Dattilo» (Strongoli, Crotone) - Caterina Ceraudo
- «Hyle» (San Giovanni in Fiore, Cosenza)
- «Il Ristorante Alain Ducasse Roma» (Roma) - Alain Ducasse e Iacopo Iualè
- «Il Vecchio Ristoro» (Aosta) - Filippo Oggioni
- «IYO» (Milano) - Claudio Liu
- «Locanda Mammì» (Agnone, Isernia) - Stefania Di Pasquo
- «Qafiz» (San Cristina d’Aspromonte, Reggio Calabria)
Sul palco, il presidente Davide Oldani e il vicepresidente Antonio Santini hanno sottolineato l’importanza del progetto.
«Le Soste è un punto d’incontro tra cucine diverse, unite dal rispetto per la qualità e dall’impegno per l’ospitalità italiana», hanno dichiarato.