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La cucina italiana piange Claudio Prandi, il più grande cuoco lecchese (il re del Griso)

È scomparso a 74 anni. Aveva ottenuito 2 stelle Michelin al Griso di Malgrate e una al ristorante Lear a Briosco. Era stato uno degli chef più importanti in Italia negli anni 90. L'importanza dfi Francia e Giappone nella sua cucina

 
20 ottobre 2024 | 20:26

La cucina italiana piange Claudio Prandi, il più grande cuoco lecchese (il re del Griso)

È scomparso a 74 anni. Aveva ottenuito 2 stelle Michelin al Griso di Malgrate e una al ristorante Lear a Briosco. Era stato uno degli chef più importanti in Italia negli anni 90. L'importanza dfi Francia e Giappone nella sua cucina

20 ottobre 2024 | 20:26
 

È mancato a 74 anni, Claudio Prandi, uno dei più noti cuochi del territorio lecchese e il primo a guadagnare una stella in provincia nel ’74, e doppiandola nell’88, facendo del Griso di Malgrate un ristorante di riferimento per tutta la Lombardia al pari di locali come quelli di Gualtiero Marchesi, Ezio Santin o Nilde Feolde. In pensione dal 2008 faceva il consulente di molti ristoranti, ma negli ultimi tempi una grave malattia lo aveva colpito.

La cucina italiana piange Claudio Prandi, il più grande cuoco lecchese (il re del Griso)

Claudio Prandi

Claudio Prandi era nato ad Arco in provincia di Trento nel 1950. Dopo alcuni lavori all’estero, a 18 anni era arrivato all’Hotel Griso e dopo 4 anni ne era già diventato il responsabile della cucina sostenuto in pieno dal patron Bruno Gobbi.  quel lavoro di cambiamento ed innovazione che fu alla base di tutti i loro grandi successi. Arrivarono poi i tempi delle stelle Michelin e il Griso, in anni in cui la quantità contava ancora, fece una prima rivoluzione eliminando la pasta dai primi piatti.

Francia e Giappone sono stati Paesi in cui ha affinato la sua cucina. All’inizio degli anni Novanta, Prandi ed il suo staff andarono a fare cucina italiana in quel di Nagoya nell’isola di Honsu. Era un ristorante di quaranta posti che per quindici giorni diventò il Griso con gli occhi a mandorla.

«Noi non saremo mai in grado di offrire un sushi come quello che i cuochi giapponesi propongono, - dichiarò al ritorno in un’intervista - ma da loro ho imparato molto, così come io, nel mio piccolo, qualcosa ho insegnato. Oggi, in un momento in cui le cotture veloci si sono generalizzate, la cucina giapponese ci può insegnare molto».

Finita l’esperienza del Griso, all’inizio degli anni duemila, Claudio Prandi lavorò al Ristorante Lear a Briosco conquistando in un solo anno un’altra stella.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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