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Rocco De Santis e Antonio Cuomo: il confronto genera nuove idee

Debic, brand di punta nel settore lattiero-caseario, crede fermamente nel valore del rapporto di scambio reciproco tra l’azienda e gli chef. Un fattore che diventa fonte di ispirazione, come confermano De Santis e Cuomo

 
18 maggio 2021 | 09:30

Rocco De Santis e Antonio Cuomo: il confronto genera nuove idee

Debic, brand di punta nel settore lattiero-caseario, crede fermamente nel valore del rapporto di scambio reciproco tra l’azienda e gli chef. Un fattore che diventa fonte di ispirazione, come confermano De Santis e Cuomo

18 maggio 2021 | 09:30
 

“Debic con te è in buone mani. E tu lo sei con noi”: questo recita la nuova campagna di comunicazione dell’azienda tra le più importanti nel settore lattiero-caseario, che da oltre 100 anni si impegna a fornire soluzioni di qualità agli specialisti della ristorazione. Ogni professionista può contare sulla qualità delle soluzioni Debic e utilizzarle al meglio per creare preparazioni meravigliose aggiungendo tutta la sua creatività e professionalità.

Da sempre tra gli obiettivi di Debic, oltre a offrire prodotti di qualità, c’è quello di mettere a disposizione dei professionisti tecniche, suggerimenti e, più in generale, “contenuti a valore aggiunto” in grado di ispirarli. Anche grazie a ciò si instaura un rapporto di scambio e di fiducia reciproca tra l’azienda e gli chef che ogni giorno “lavorano sul campo”. Ed è proprio questo che è successo tra Antonio Cuomo, Culinary Advisor dell’azienda, e Rocco De Santis, Executive Chef del Ristorante Santa Elisabetta, situato all’interno del prestigioso Hotel Brunelleschi di Firenze.

Rocco De Santis e Antonio Cuomo Il confronto genera nuove idee

Rocco De Santis e Antonio Cuomo


Rocco De Santis, che proprio quest’anno ha ricevuto la seconda stella Michelin, sa di poter avere un confronto continuo e costruttivo con un professionista come Antonio e apprezza il fatto che un’azienda come Debic metta a disposizione dei professionisti non solo un’elevata gamma di soluzioni ma, soprattutto, «la ricerca e lo studio portato avanti da un team di persone che ci aiuta a finalizzare i nostri obiettivi».

Intervista doppia a Rocco De Santis e Antonio Cuomo

Abbiamo fatto qualche domanda a Rocco e Antonio per conoscerli meglio e per capire cosa significhi “sentirsi in buone mani” dal punto di vista di un Executive Chef e di un Culinary Advisor.

Nome?
R: Rocco De Santis.
A: Antonio Cuomo.

Professione?
R: Executive Chef del Ristorante Santa Elisabetta di Firenze.
A: Culinary Advisor Debic.

Descrivi la tua personalità.
R: Perseverante.
A: Meticoloso e serioso.

Descriviti professionalmente.
R: Stacanovista.
A: Stacanovista, come il mio amico Rocco.

Descrivi la tua filosofia in cucina.
R: Volendo essere “2.0”, il mio hashtag in cucina è #tradizionemodernainnovazione.
A: Il giusto match tra gusto ed estetica.

Cosa invidi di più della professione del tuo collega?
R: Più che invidia ammiro il suo bagaglio culinario, che lo rende uno chef completo.
A: Invidio la sua bravura che l’ha portato a ottenere due stelle Michelin in due anni.

Cerchiamo di essere positivi. Qual è la cosa più bella (professionalmente) che ti è capitata nell’ultimo anno?
R: Sicuramente la seconda stella Michelin, inaspettata!
A: Grazie a Debic ho avuto la fortuna di collaborare con grandi Maestri Pasticceri.

Qual è la cosa più strana professionalmente che ti è capitata nell’ultimo anno?
R: La lontananza dalla cucina, dal team e da quel micromondo che solo chi ci lavora può capire.
A: È stato un anno particolarmente strano. Sono successe tante cose e ho affrontato tante sfide.

Cosa significa, nella tua professione, fare ricerca?
R: La ricerca è il punto di partenza per focalizzare e settare un’idea.
A: La ricerca è importantissima, ti aiuta a conoscere il prodotto e, di conseguenza, creare ottimi piatti.

Definisci stile e pensiero della tua cucina.
R: Il mio stile è elegante e vivace nei colori. Il mio pensiero è sempre in equilibrio tra tradizione e contemporaneità.
A: Il giusto connubio tra gusto ed estetica.

Qual è il tuo ingrediente preferito?
R: Non ho “figli prediletti”, ma sono sicuramente un campanilista e prediligo i prodotti della mia terra, la Campania.
A: Sono tantissimi, su tutti cioccolato e yuzu.

Qual è il ruolo della materia grassa in cucina?
R: La materia grassa ha sicuramente un ruolo imprescindibile perché rende tutto più appetitoso e armonioso al palato. Negli anni si è sicuramente ritagliata un ruolo fondamentale in cucina.
A: La materia grassa è importantissima. Ti aiuta in tantissimi casi, sia a livello tecnico che nelle cotture.

Se ti dico Debic cosa ti viene in mente?
R: Mi viene in mente lo slogan: “Respiriamo la panna”. Non penso solamente all’elevata gamma che Debic mette a disposizione di noi professionisti, ma soprattutto alla ricerca e allo studio portato avanti da un team di persone che ci aiuta a finalizzare i nostri obiettivi. Antonio ne è un chiaro esempio.
A: Professionalità e qualità.

Qual è il modo più innovativo o strano in cui hai utilizzato la panna o il burro?
R: Sono un tradizionalista, utilizzo burro e panna nella maniera più classica. Spesso però li contamino con aromi e spezie. Sicuramente, con l’arrivo delle nuove tecnologie in cucina, mi piace immaginare lo scenario che si può aprire per un nuovo utilizzo di questi prodotti.
A: Per una maionese ho sostituito l’olio con la panna.

Cosa significa per te sentirsi in buone mani?
R: Essere guidato e consigliato nella scelta dei prodotti da un professionista come Antonio è un supporto fondamentale in cucina.
A: Sentirsi in buone mani, secondo me, significa avere qualità, un prodotto costante e, perché no, anche semplice da utilizzare.

Qual è il tuo desiderio o prossimo progetto lavorativo?
R: Concentrarmi per migliorare l’offerta gastronomica del Santa Elisabetta e del Brunelleschi Hotel e regalare nuove gioie ai nostri clienti.
A: Una cena a quattro mani con Rocco!

Se non avessi fatto il tuo lavoro cosa avresti fatto nella vita?
R: La musica è la mia passione, forse avrei fatto il dj.
A: Credo l’architetto o l’interior designer.

Fai un complimento al tuo collega.
R: Antonio è un professionista come pochi!
A: Complimenti Rocco, due stelle Michelin!

Le biografie degli chef

Rocco De Santis
L’amore per il cibo è presente già nel Rocco bambino che osservava la madre in cucina, alle prese con gli ingredienti tradizionali di un territorio ricco come la Campania. Un grande passione, quella per la cucina, che cresce insieme a lui fino a diventare, passo dopo passo, una professione. Un percorso lungo e appassionato segnato da incontri importanti, primo fra tutti quello con Gennaro Esposito, a cui si aggiungono chef del calibro di Pino Lavarra, Georges Blanc, Andrea Apre, Luca Mazzola e Pierfranco Ferrara. Ottiene la prima stella Michelin al Ristorante Gourmet Il Vistamare nel Parco Nazionale del Circeo. Oggi è Executive Chef del Santa Elisabetta al Brunelleschi Hotel di Firenze, dove ha già ottenuto due stelle Michelin.

Antonio Cuomo
Sa sperimentare rispettando le caratteristiche dei prodotti. Quarant’anni, campano di nascita, lombardo d’adozione e appartenente al prestigioso circuito di Top Italian Chef, Antonio inizia la sua carriera giovanissimo e, dopo gli studi, avvia un percorso fatto di numerose esperienze prestigiose che lo portano nelle cucine di diversi hotel. Ha diretto la cucina del Relais San Lorenzo, 5 stelle orobico, ed è stato chef dell’Hostaria Ducale di Genova.

Rocco De Santis e Antonio Cuomo Il confronto genera nuove idee
Triglia in crosta di pane di Rocco De Santis


RICETTE


Per informazioni: www.debic.com


© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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