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Agricoltura Simbiotica: ecco i prodotti certificati sugli scaffali di Eataly

Le eccellenze delle piccole aziende della filiera agroalimentare certificate dal Consorzio Eco-simbiotico sfruttano tecniche agronomiche non invasive per mantenere il suolo ricco di minerali e sostanze nutritive

di Guido Gabaldi
 
12 maggio 2022 | 16:04

Agricoltura Simbiotica: ecco i prodotti certificati sugli scaffali di Eataly

Le eccellenze delle piccole aziende della filiera agroalimentare certificate dal Consorzio Eco-simbiotico sfruttano tecniche agronomiche non invasive per mantenere il suolo ricco di minerali e sostanze nutritive

di Guido Gabaldi
12 maggio 2022 | 16:04
 

Di simbiosi, collaborazione tra organismi con reciproci vantaggi, a scuola abbiamo tutti sentito parlare.  Non sarà dunque una sorpresa sentirne parlare ancor oggi, e in termini innovativi, nel tempio della biodiversità italiana a tavola: Eataly in altri termini.  Lo spazio conferenze di Eataly Milano Smeraldo, in zona Garibaldi, ha così ospitato la presentazione dei primi prodotti certificati col marchio Agricoltura Simbiotica: il latte Erbalatte (Azienda Agricola La Corte), la toma (Caseificio Ceirano & Villosio), la mozzarella e primo sale (Coop Tesori bio), le confetture e composte di frutta (La Sandrina), le insalate (Azienda Agricola Gambaro), le uova (Azienda Agricola Alessandro Varesio) e l'hamburger Giotto de La Granda (Azienda Agricola Ponso e Azienda Agricola Prato). L’obiettivo è ripristinare, mantenere e migliorare la biodiversità e funzionalità microbica dei suoli.

Agricoltura Simbiotica: ecco i prodotti certificai sugli scaffali di Eataly

L’Agricoltura Simbiotica

L’Agricoltura Simbiotica rappresenta un innovativo sistema di produzione agroalimentare certificato, che sfrutta i benefici della relazione fra il microbiota del suolo - ovvero l’insieme dei microorganismi che lo popolano - e i vegetali che vi crescono. In pratica si utilizzano tecniche agronomiche non invasive che prevedono di arricchire il suolo con funghi, batteri amici e minerali zeolitici (cabasiti), per favorire la vitalità dei microrganismi del terreno. I benefici di questo modello sostenibile riguardano suolo, piante e ambiente. Il suolo risulta più sano, fertile e pulito; le piante sono più resistenti alle malattie, più capaci di assorbire le sostanze nutritive e meno bisognose di acqua e di trattamenti; l’ambiente ne beneficia perché un suolo sano è in grado di trattenere più anidride carbonica.

 

 

Simbiotica significa «applicare alla terra il concetto di vivere bene»

La conferenza stampa di presentazione è stata caratterizzata dall’ entusiasmo giovanile di Sergio Capaldo, veterinario, presidente del Consorzio zootecnico “La Granda”, padre italiano dell’Agricoltura Simbiotica e visionario a tempo pieno.  «Simbiotica -  ha dichiarato Capaldo - vuol dire applicare alla terra il principio del vivere bene insieme con reciproci vantaggi. La disciplina si propone di studiare la microbiologia del suolo per capire come favorire e migliorare lo sviluppo vegetativo. In un centimetro cubo di terra si possono trovare cento milioni di microrganismi, e questa è una ricchezza, un elemento fondamentale di biodiversità che in Italia ancora non sappiamo valorizzare come si dovrebbe.  Grande biodiversità, insomma,  per poi andare a influire, come risultato finale, sulla salute del microbiota presente nel nostro secondo cervello, che è l’intestino. Da veterinario, ho avuto la possibilità di studiare la relazione tra evoluzione-miglioramento del microbiota radicale (quello che circonda le radici delle piante) e la qualità delle carni, dopo aver proceduto ad alimentare i nostri bovini con foraggio “potenziato” dall’Agricoltura Simbiotica. I risultati qualitativi ottenuti ci hanno convinto che bisognava insistere sul livello primario, ossia sulla produzione agricola non solo del foraggio, ma anche di prodotti destinati alle nostre tavole».

Agricoltura Simbiotica: ecco i prodotti certificai sugli scaffali di Eataly

L’obiettivo: preservare i microorganismi utili

«Tanto per essere chiari e divulgativi - spiega Alessandra Salvioli, Ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Torino - possiamo esemplificare dicendo che sotto terra esiste ‘Il buono, il brutto e il cattivo". La quantità di microrganismi che va a costituire il ‘buono’ è preponderante,  e addirittura fino a qualche anno fa era ancora poco conosciuta e studiata. Gran parte di questi batteri e funghi della rizosfera (porzione di terreno che circonda le radici) entra in associazione con le piante, sulla superficie delle radici o penetrando proprio nei tessuti:  una gestione più consapevole di questo enorme capitale naturale può favorire la biodiversità delle comunità microbiche del suolo, con effetti positivi sulla resa e sulla qualità delle colture».

Agricoltura Simbiotica: ecco i prodotti certificai sugli scaffali di Eataly

L’obiettivo di Eataly valorizzare le aziende che fanno Agricoltura Simbiotica

«Sergio Capaldo e le aziende che hanno ottenuto la certificazione del Consorzio Eco-simbiotico -  conclude Nicola Farinetti, amministratore delegato di Eataly - avrebbero potuto fare questo lavoro bellissimo,  ecologico,  biosostenibile e rimanere invisibili. Proprio per questo Eataly ha deciso di puntare sui loro prodotti, assumendosi un rischio notevole: non c’è, infatti,  un precedente a livello di vendite, trattandosi di una novità assoluta. Ma noi sappiamo che l'Italia agricola del cibo è costituita da una moltitudine di piccole e medie aziende e che questa frammentazione va vissuta come una forza distintiva del nostro Paese, nonché come conseguenza della biodiversità dei nostri territori. Abbiamo perciò deciso di promuovere il modello dell’Agricoltura Simbiotica,  nella convinzione che  l’entusiasmo degli attori più piccoli della filiera possa contagiare i più grandi, e così elevare gli standard produttivi, la qualità dell’ambiente e della nostra alimentazione».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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