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Il mondo del vino cerca l’unità Inizia l’attività la Consulta nazionale

Agivi, Ais, Aspi, Associazione nazionale le Donne del Vino, Conaf, Fisar, Fivi, Movimento Turismo del Vino, Onav, Sive, Slow Food Italia e Vinarius affronteranno insieme i problemi del settore a 360°. Obiettivo: diventare un punto di riferimento per istituzioni e consumatori. Vito Intini (Onav) sarà il coordinatore

14 ottobre 2015 | 18:37
Il mondo del vino cerca l’unità 
Inizia l’attività la Consulta nazionale
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Inizia l’attività la Consulta nazionale

Il mondo del vino cerca l’unità Inizia l’attività la Consulta nazionale

Agivi, Ais, Aspi, Associazione nazionale le Donne del Vino, Conaf, Fisar, Fivi, Movimento Turismo del Vino, Onav, Sive, Slow Food Italia e Vinarius affronteranno insieme i problemi del settore a 360°. Obiettivo: diventare un punto di riferimento per istituzioni e consumatori. Vito Intini (Onav) sarà il coordinatore

14 ottobre 2015 | 18:37
 

Per ora siamo solo alla fase di avvio, ma sulla carta la neonata Consulta nazionale del vino italiano (Convi), che verrà ufficialmente presentata lunedì prossimo in Expo, è una novità importante. Per la prima volta, superando rivalità e concorrenze di decenni, le maggiori associazioni che si occupano di cultura e promozione del vino, hanno deciso di avviare dei progetti in comune per rilanciare i valori e la cultura enologica del nostro Paese. Una scelta fatta inizialmente dalle maggiori realtà del mondo dei sommelier a cui va dato atto di avere abbattuto storiche barriere.



Agivi, Ais, Aspi, Associazione nazionale le Donne del Vino, Conaf, Fisar, Fivi, Movimento Turismo del Vino, Onav, Sive, Slow Food Italia e Vinarius, dopo alcuni mesi di confronti e verifiche, a partire di fatto dall’ultimo Vinitaly, hanno deciso di costituire questa Consulta per affrontare concretamente i problemi del settore a 360°. L’obiettivo dichiarato, come ricorda il neo coordinatore, Vito Intini (nella foto), presidente di Onav e attivo ed entusiasta cofondatore di questa della Consulta, è «diventare un punto di riferimento, sia per le istituzioni con cui si interfaccerà, sia per il consumatore nel promuovere la conoscenza del mondo enologico e l’educazione al consumo. Già sono pronti dei progetti per dare nuovo respiro al comparto e valorizzare la cultura del vino italiano, così strettamente legata al territorio e alla tradizione gastronomica del nostro paese». Ad affiancare Intini come vicecoordinatori ci sono Rosanna Zari (Conaf) e Luigi Fenoglio (Fivi).

Vito IntiniE su queste basi c’è una sostanziale volontà di aggregare altre istituzioni ed associazioni attorno ad un programma che è stato inizialmente voluto dal mondo della sommellerie, che nei fatti ha raccolto l’invito che da tempo Italia a Tavola rivolgeva a tutte le diverse sigle per superare divisioni ormai superate e francamente senza prospettive. La Consulta del vino italiano in questa prospettiva costituisce il primo esempio di un’aggregazione di associazioni della filiera che non rappresenterà interessi di specifiche categorie o sindacati di categoria. Per la prima volta ci sarà un punto di vista unico del mondo del vino. Certo ad eccezione della Fivi mancano oggi le associazioni dei produttori (se possibile ancora più divise fra loro dei sommelier), ma la novità è talmente di peso che non potranno restare fuori da questo progetto di unità d’azione.

Il desiderio di aggregare così tante associazioni, alcune delle quali hanno determinato il successo del vino italiano, ricorda ancora Intino, «nasce dal comune desiderio di vedere rappresentati obiettivi alti, che vadano al di là delle diatribe puramente materiali, concretizzando un orizzonte di medio e lungo termine argomento cui molti attuali protagonisti sembrano sempre meno interessati. L’elemento che ci ha convinto è la ricerca della rivalutazione dell’elemento conoscitivo, culturale e formativo nell’ambito vitivinicolo e la valorizzazione di quel patrimonio unico ed imprescindibile dato dal nostro territorio, dai nostro prodotti agroalimentari, dalla rilevanza che tutto il mondo riconosce alla dieta mediterranea».

L’ambizione della Consulta è quindi quello di divenire, per il consumatore e per le istituzioni, un punto di riferimento e di collaborazione. Per muoversi in questa direzione i diversi soci fondatori si propongono d approfondire la conoscenza del mondo enologico ed al contempo di essere attivi sul fondamentale tema dell’educazione al consumo consapevole, specialmente nei confronti delle giovani generazioni.

Oltre alla cultura del bere consapevole, ed allo stimolo alle istituzioni, il lavoro della Consulta si concentrerà sulla proposta che sta sviluppando con il ministero dell’Istruzione di un progetto pilota di appropriata istruzione sulla vite, sul vino, sul territorio agricolo del nostro Paese, sulla sua storia, sullo stile di alimentazione mediterraneo, in cui è fondamentale l’abbinamento cibo-vino, sulla storia della gastronomia già nel percorso scolastico di ogni ordine e grado come avviene in altri paesi dell’unione europea.

«Di primaria importanza - conclude Intini - è, infatti, l’avvicinamento del consumatore al mondo enoico ed ai suoi valori perché solo attraverso la “conoscenza” si potrà dare nuovo spirito al comparto valorizzando quella tipicità ed unicità del prodotto vino, così strettamente legata al territorio ed al gusto italiano».



Le associazioni costituenti a oggi sono dodici:

  • AGIVI - Associazione giovani imprenditori vinicoli nasce nel 1989 e rappresenta più di 130 aziende gestite da under 40 per più di 14.000 ha. Obiettivo è la formazione, la diffusione della cultura del vino, il fare sistema per amplificare la voce e la conoscenza del vino italiano.
  • AIS - Associazione Italiana Sommeliers fondata il 7 Luglio 1965 riconosciuta giuridicamente dallo stato il 6 Aprile 1973 Scopo primario qualificare la figura e la professione del Sommelier ,valorizzare la cultura del vino dei prodotti alimentari e tipi della gastronomia. Sezioni e Corsi in tutte le provincie italiane e sedi estere.
  • ASPI - Associazione della Sommellerie Professionale Italiana Si propone come punto di riferimento della Sommellerie professionale italiana con obiettivo di offrire opportunità di crescita e affermazione ai Sommelier professionisti. Dal 2007 riconosciuta dall’Asi Association de la Sommellerie Internationale con sede a Reims. Presente con Corsi ed attivita formativa sul territorio nazionale.
  • ASSOCIAZIONE NAZIONALE LE DONNE DEL VINO - L’associazione nazionale le Donne del vino è costituita da produttrici, ristoratrici, enotecare, sommelier, giornaliste impegnate professionalmente nel mondo del Vino. Nasce nel 1988 e conta oggi più di 650 iscritte. Obiettivo la valorizzazione della professionalità, della formazione, della cultura delle donne operanti nel settore.
  • CONAF - Consiglio dell’Ordine nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali. Gestisce l’albo unico nazionale promuove la formazione dei soci ed ha importanti collegamenti internazionali.
  • FISAR - Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori costituita a Pisa nel 1972 riconoscimento giuridico del 9 Maggio 2001. Scopo principale è diffondere e valorizzare la cultura enologica attraverso la promozione di attività di qualificazione professionale della figura del Sommelier nell’ambito della gastronomica tradizionale e del turismo enogastronomico. Sezioni e Corsi in tutte le provincie italiane.
  • FIVI - Nasce il 17 Luglio 2008 grazie all’iniziativa di vitivinicoltori italiani incoraggiati da colleghi francesi, i Vigneron indépendent , riunuti da molti anni nel Cevi Confèdèration europèenne des vignerons indèpendent. Obiettivo dare voce ai viticoltori artigiani per trasmettere istanze a livello nazionale ed europeo..FIVI ha ottenuto l’accreditamento presso il Ministero delle politiche agricole in qualità di interlocutore presso tutti i tavoli della concertazione relativi alla filiera vino.
  • MOVIMENTO DEL TURISMO DEL VINO - Nasce nel 1993. Annovera, tra i propri soci, circa 1000 tra le più prestigiose cantine italiane selezionate in base alla qualità dell’accoglienza in cantina. Con il suo impegno costante mira ad accrescere il settore enoturistico nazionale, che rappresenta una risorsa economica fondamentale per lo sviluppo dei territori ed un efficace strumento per la tutela dell’ambiente.
  • SLOW FOOD - Movimento culturale internazionale che opera senza scopo di lucro. Nato a Brà nel 1986 nasce per tutelare le biodiversità, i diritti dei popoli alla sovranità alimentare, battendosi contro l’omologazione dei sapori, l’agricoltura massiva, e la manipolazione genetica .Diffusione territoriale in tutta italia ed all’estero.
  • SIVE - Società Italiana di Viticultura ed Enologia. Nata nel 1995 ad Alba, è aperta a tutte le persone fisiche (tecnici, ricercatori, produttori) e giuridiche (cantine, aziende fornitrici, etc.) interessate allo sviluppo del settore vitivinicolo in Italia. Tra le finalità della SIVE: proporre occasioni di formazione ed aggiornamento professionale (seminari, corsi, congressi); svolgere un ruolo di interfaccia tra il mondo della produzione del vino e quello della ricerca; promuovere la ricerca scientifica in campo vitivinicolo ed il consumo del vino di qualità.
  • ONAV - Organizzazione nazionale Assaggiatori di Vino sorta ad Asti nel 1951 senza fine di lucro. È stata la prima istituzione formativa e culturale del mondo enoico italiano. Riconoscimento giuridico 8 Luglio 1981 Suo scopo istituzionale è rendere disponibile un corpo di Assaggiatori tecnici preparati ed esaminati atti al giudizio del vino. Svolge funzione di approfondimento degustativo post universitario. Circa 9.500 iscritti. Sezioni ed attività in tutte le provincie italiane con sedi estere.
  • VINARIUS - È l’associazione delle Enoteche italiane è nata nel 1981 e conta oggi più di 110 membri. Valorizza il ruolo dell’enotecaro in quanto professionista specializzato nei consigli sul vino. Promuove la conoscenza del prodotto enoico ed il suo consumo consapevole. In collaborazione con i primari consorzi di tutela italiani svolge attività di formazione per i suoi associati ed i loro collaboratori.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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19/10/2015 10:46:14
1) Date importanza anche a chi promuove il vino all'estero
Molto intressante il progetto di dare un unificazione alle varie associazioni dedicate al vino Italiano. Mi permetto anche un suggerimento, date importanza anche a chi promuove il prodotto vino all'estero. Ai piccoli importatori, di zone remote, che da anni promuovono il prodotto vino Italiano all'estero e lo fanno con grande professione combattendo diariamente contro compagnie prive di etica che del prodotto Italia solo vedono il trend e il puro interesse economico delle grandi corporazioni. Aiutatici a recensire chi all'estero propone il prodotto italiano, vino e ristorazione, in pieno rispetto delle nostre grandi tradizioni. Proteggendo la qualita del Vero Made in Italy. Cordiali Saluti
Lorella Scandaletti
Ristoratrice/ importatore vini
CBR nv


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